Concetti Chiave
- L'Impressionismo ha introdotto un nuovo valore sociale nell'arte, focalizzandosi sugli aspetti immediati della realtà prima trascurati.
- L'avvento della fotografia ha spinto gli artisti a riconsiderare il ruolo dell'arte nella rappresentazione fedele della realtà.
- Gli impressionisti si sono concentrati sullo studio del colore e sulla rappresentazione della mutevolezza del tempo e della luce.
- I soggetti preferiti dagli impressionisti includevano paesaggi e fenomeni atmosferici, evidenziando la natura cangiante della luce.
- Claude Monet è famoso per le sue serie di ninfee, dipinte en plein air, che esemplificano lo stile arioso e poco definito dell'Impressionismo.
Indice
Evoluzione della rappresentazione artistica
Procedendo nella storia, la rappresentazione fedele della realtà ha creato non tanto un’illusione del reale quanto invece una rappresentazione del mondo sociale come nel realismo di Gustave Courbet, e poi “un’impressione” di realtà come nel movimento artistico dell’Impressionismo, conferendo all’immagine un valore sociale nuovo, che contempla la realtà nei suoi aspetti più immediati e fino a quel momento ritenuti meno importanti.
Impatto della fotografia sull'arte
Con l’avvento della fotografia, attorno gli anni ‘20 del XIX sec., gli artisti iniziarono a mettere in questione il ruolo dell’arte nel dover rappresentare fedelmente la realtà, laddove il nuovo medium prometteva di restituire l’immagine del mondo fedelmente e in tempi ristrettissimi, benché ancora in bianco e nero.
L'approccio degli impressionisti
Gli impressionisti capirono che il realismo non era più il terreno di battaglia dell’arte; era diventato invece centrale lo studio del colore, una qualità che la fotografia ancora non possedeva, così come quell’impressione di mutevolezza del tempo e della luce. Per questo motivo i soggetti privilegiati dagli impressionisti comprendevano spessi paesaggi e scorci con corsi d’acqua e fenomeni atmosferici, testimoni della natura cangiante della luce e del colore, che gli artisti registravano sulla tela con pennellate veloci e poco definite, creando immagini ariose, talvolta al limite della riconoscibilità pur partendo da soggetti reali, dipinti direttamente all’aperto, come le famose serie di ninfee dipinte da Claude Monet (1840 – 1926) nel suo giardino di Giverny.