Concetti Chiave
- La Porta dell'Inferno è un'opera monumentale di Rodin, ispirata a Dante e Michelangelo, pensata come ingresso al museo di Arti Decorative di Parigi ma mai completata.
- Rodin, autodidatta, trovò ispirazione nell'Italia, visitando città come Firenze e Roma, e utilizzando temi del Rinascimento e dell'Antichità.
- Il Pensatore di Rodin, inizialmente parte della Porta dell'Inferno, è diventato un simbolo universale del pensiero e del destino umano.
- La scultura in marmo e bronzo era un'attività costosa e complessa, spesso sostenuta da istituzioni pubbliche o committenti privati facoltosi.
- Rodin utilizzava tecniche innovative che includevano accostamenti tra parti finite e incompiute, sfidando le convenzioni artistiche dell'epoca.
Indice
La porta dell'inferno di Rodin
Questa monumentale scultura è una porta di bronzo che raffigura idealmente la Porta dell’Inferno, una realizzazione imponente e dalla complessa decorazione, che vuole riecheggiare sia la poesia di Dante Alighieri, sia la scultura di Michelangelo. Fu l’impresa più complessa e tormentata dello scultore francese Auguste Rodin (1840-1917).
Commissionata dallo Stato francese come porta d’ingresso per il nuovo museo di Arti Decorative di Parigi, non fu mai ultimata. Le versioni esistenti della porta sono il frutto di un assemblaggio successivo alla morte dello scultore.L'ispirazione di Rodin
Il soggetto fu scelto da Rodin perché molto interessato al tema dell’Inferno e accanito lettore di Dante e del suo capolavoro, La Divina Commedia. Egli immaginò i corpi nudi dei dannati mentre volteggiavano liberi e vitali nello spazio, un po’ come fece Michelangelo nel dipingere il Giudizio Universale (vedi p.152). La Porta divenne per Rodin una sorta di laboratorio dove dispose innumerevoli figure scolpite, ciascuna pensata per trasmettere le sensazioni e le emozioni che attraversano la vita di un uomo. Auguste Rodin fu uno scultore autodidatta: decisivo per la sua formazione fu soprattutto il viaggio in Italia del 1875 dove rimase affascinato dalle città di Firenze e di Roma, che rivisitò numerose volte. Le sue fonti di ispirazione furono tutte italiane: Dante, filo conduttore della Porta dell’Inferno, il Rinascimento e Michelangelo, il Barocco e, infine, l’Antichità.
Stile e innovazione di Rodin
Rodin ricorse spesso a un linguaggio insolito, poco convenzionale, che disorientò il pubblico e la critica. A volte, in una stessa opera, accostò parti completamente finite ad altre volutamente incompiute, oppure lasciò vedere i segni delle dita o degli attrezzi di lavoro impressi nella materia. Nel Pensatore , tra le più celebri sculture di Rodin, riprese un’immagine già pensata in scala ridotta per la Porta dell’Inferno. La figura diventò un elemento autonomo, simbolo della forza del pensiero. Il pensatore, inizialmente immaginato come ritratto di Dante, si trasformò nella rappresentazione universale dell’artista o del genio che riflette sul destino dell’uomo.
Le sfide della scultura
Scolpire un blocco di marmo o fondere in bronzo una grande scultura era un’attività artistica estremamente costosa, sia per le materie prime richieste, sia per le attrezzature e gli aiuti necessari alla realizzazione. I vincoli di uno scultore erano dunque molto forti e pochi artisti si spingevano a produrre un’opera di questo genere senza la certezza di un acquirente. Le maggiori occasioni di lavoro erano garantite dalle pubbliche istituzioni, con la richiesta di grandi monumenti celebrativi, o dalla ricca borghesia, che ordinava soprattutto sculture cimiteriali. In entrambi i casi si esigeva dall’artista di non accademici. Esemplare in tal senso il Monumento equestre a Garibaldi(1859-1933). L’artista rese omaggio all’eroe del Risorgimento con una visione dinamica, ma ancora tradizionale, immaginando il generale lanciato al galoppo verso la vittoria. Il condottiero cavalca senza briglie e staffe, con il poncio svolazzante e la capigliatura rigonfia per effetto del vento.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza della Porta dell'Inferno di Rodin?
- Quali furono le principali fonti di ispirazione per Rodin nella creazione della Porta dell'Inferno?
- Come si inserisce "Il pensatore" nel contesto della Porta dell'Inferno?
- Quali erano le sfide economiche e pratiche per gli scultori come Rodin nel lavorare con marmo e bronzo?
- In che modo Rodin si distinse nel suo approccio artistico rispetto ai canoni accademici?
La Porta dell'Inferno è un capolavoro monumentale di Auguste Rodin, ispirato alla Divina Commedia di Dante e alle opere di Michelangelo, che rappresenta un'opera complessa e tormentata mai completata durante la vita dello scultore.
Rodin fu ispirato da Dante, il Rinascimento, Michelangelo, il Barocco e l'Antichità, influenze che assorbì durante i suoi viaggi in Italia, in particolare a Firenze e Roma.
"Il pensatore" fu inizialmente concepito come parte della Porta dell'Inferno, ma divenne un'opera autonoma, simbolo della forza del pensiero e rappresentazione universale del genio che riflette sul destino umano.
Scolpire in marmo o fondere in bronzo era costoso a causa delle materie prime e delle attrezzature necessarie, e gli scultori spesso dipendevano da commissioni pubbliche o private per realizzare tali opere.
Rodin utilizzò un linguaggio artistico insolito e poco convenzionale, accostando parti finite a parti incompiute e lasciando visibili i segni del lavoro, disorientando così il pubblico e la critica.