Concetti Chiave
- Il Monumento a Balzac di Rodin fu commissionato nel 1891 dalla Società dei letterati, con Émile Zola come presidente.
- Rodin cercò di rappresentare Balzac in modo autentico, studiandone opere, lettere e ritratti, e visitando i suoi luoghi.
- La scultura raffigura Balzac avvolto in una veste da camera, con una testa monumentale che esprime il suo genio.
- Il modello in gesso fu inizialmente rifiutato perché considerato incompleto, ritardando la realizzazione del monumento.
- Nel 1939, una versione in bronzo fu finalmente collocata a Parigi, dove si trova ancora oggi.
La commissione del monumento
Il Monumento a Balzac fu commissionato ad Auguste Rodin nel 1891 dalla Società dei letterati, di cui era presidente Émile Zola. Desideroso di realizzare un’immagine vera e non idealizzata del grande romanziere francese, l’artista iniziò a leggerne i testi e le lettere, visitò i luoghi in cui aveva vissuto e studiò attentamente i ritratti esistenti. Alla fine raffigurò Balzac in piedi e completamente avvolto in una veste da camera: le maniche vuote ricadono lungo i fianchi e accentuano la massiccia verticalità della figura, le braccia si distinguono appena e la mano destra tiene uniti i lembi della veste perché non scivoli.
La scultura e la sua critica
Dalla scultura si erge una testa monumentale, sospesa, come se galleggiasse, all’apice del corpo ricoperto dalla vestaglia.
I capelli scarmigliati e i lineamenti contratti rendono perfettamente lo spirito severo e insonne del genio creatore. Attraverso la semplificazione dei volumi, che accentra l’attenzione sul volto, Rodin riuscì a esprimere la statura intellettuale e morale dello scrittore. Il modello in gesso non piacque ai committenti perché nell’insieme dava l’impressione di una statua non finita: la realizzazione del monumento fu pertanto affidata a un altro artista e solo nel 1939 un esemplare in bronzo del Balzac di Rodin fu collocato all’incrocio tra il Boulevard Raspail e il Boulevard Montparnasse a Parigi, dove ancora oggi si trova.