Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Nicolas Poussin's painting "Il giudizio di Salomone" is an oil on canvas measuring 101 x 150 cm, housed at the Louvre, and considered by the artist as his best work, completed in 1649.
  • The artwork depicts the biblical episode where King Solomon, known for his wisdom, resolves a dispute between two women claiming to be the mother of a living child by proposing to divide the baby, revealing the true mother through her compassion.
  • King Solomon is the central figure, symbolizing justice, and his posture creates a triangular composition, emphasizing his role as a fair judge who ultimately spares the child's life.
  • The painting captures the emotional reactions of the surrounding figures, arranged symmetrically, witnessing the dramatic moment with expressions of horror, admiration, and protection.
  • The color palette is warm, with ochre and yellow tones dominating, while specific colors like red, blue, and green highlight the moral contrast between the characters, enhancing the narrative's emotional depth.

Indice

  1. Descrizione del dipinto
  2. Composizione e simmetria
  3. Dettagli drammatici
  4. Reazioni dei personaggi
  5. Gesti e decisioni
  6. Caratterizzazione delle madri
  7. Luce e influenza classica

Descrizione del dipinto

Si tratta di un olio su tela 101 x 150 cm conservato al Museo del Louvre. Poussin considerava questo dipinto il migliore fra le sue realizzazioni. Fu dipinto nel 1649 e acquisito da Luigi XIV nel 1685.
A proposito di Salomone, re d'Israele intorno al 950 a.C., la tradizione insiste sulla sua saggezza.

Nella Bibbia, (Il Libro dei Re capitolo 3) è riportato il seguente episodio: due donne sono venute davanti a lui, per chiedere giustizia.

Ognuna di loro ha un figlio della stessa età, ma uno è morto accidentalmente soffocato, mentre dormiva. Ciascuno afferma che il figlio vivente è suo. Inizialmente, il re decide che il bambino conteso sia diviso in due. A questo punto, una delle due donne chiede che l’orribile decisione non sia messa in atto perché vuole che il bambino viva, dimostrando così di essere la vera madre.

Composizione e simmetria

La parte centrale del dipinto è occupata da Salomone che, seduto su un alto piedistallo, decorato da un bassorilievo, domina completamente la scena. È immobile: si muovono solo gli occhi e le dita. Le due colonne che la incorniciano e le linee prospettiche della pavimentazione accentuano questa centralità.

La fronte del giovane re è l'apice di un triangolo iniziato dalle sue due braccia tese e di cui le due donne costituiscono la base. Questa simmetria ricorda la bilancia, simbolo di giustizia. In qualità di giudice, Salomone valuta i pro e i contro e sembra incarnare il simbolo stesso della giustizia, ovvero la bilancia. Il dito del re puntato verso il bambino dà l'ordine di ucciderlo, mentre il dito alzato sospende questa orribile decisione.

Dettagli drammatici

Le teste dei personaggi sono allineate lungo la sezione aurea superiore del dipinto, a destra o a sinistra.

Come spesso accade con Poussin, diversi momenti della storia sono rappresentati contemporaneamente.

Salomone ha appena pronunciato il suo primo giudizio, l'indice della sua mano destra indica il soldato e sembra dire:

"Dividi il bambino in due e consegna una metà ad una donna et una metà all’altra”

Il soldato, la cui testa supera quella degli altri personaggi, afferra il fanciullo per un piede; questa posizione capovolta rafforza l'effetto drammatico; estrae la spada e inizia la rotazione dell’arma che gli permetterà di colpire. Dietro c'è uno dei Satrapi che si meraviglia dell'atto del Re, e si nota un eunuco, che, con una mano fuori dal mantello, mostra un volto triste e confuso; poi due donne: una che si volta dall'altra parte e alza la mano inorridita, l'altra che si inchina e piange.

Reazioni dei personaggi

L'emozione coglie tutti i personaggi che assistono alla scena; infatti, i due personaggi alle estremità del dipinto, terrorizzati, si allontanano e preferiscono volgere lo sguardo altrove. Come in un'antica tragedia, le comparse distribuite in perfetta simmetria accompagnano l'evento con le loro reazioni. Alcuni sono inorriditi all'idea di condividere il bambino, come il soldato all'estrema sinistra che sembra fare eco alla donna all'estrema destra raffigurata in una posa simile. A destra, un uomo di profilo guarda Salomone con ammirazione; a sinistra un anziano ci guarda con serietà e sembra chiamarci a testimoniare.

La donna a destra sembra esclamare: "Non sarà né mio né tuo, dividilo in due!" Il suo movimento è più rapido e violento: la mano puntata all'estremità del suo braccio è come un'altra arma puntata sul bambino. Questa proiezione della donna in avanti è rafforzata dal suo spostamento a sinistra rispetto agli assi della composizione. Da notare anche il parallelismo tra l'inclinazione della donna, con il suo atteggiamento aggressivo, e l'inclinazione della spada del soldato. La falsa madre porta in braccio il figlio morto e chiede che il bambino vivo sia diviso in due, e con un gesto feroce e ignobile pretende la sua parte. Allargando le braccia in un gesto protettivo, la vera madre (a sinistra) implora il re di non uccidere il bambino e di lasciarlo vivere. Questo ampio gesto che avvolge il bambino, lo isola dalla spada nera e ricorda le ali spiegate delle divinità protettrici dell'antico Egitto. La mano sinistra ha le dita divaricate per fermare il boia; la destra con le dita più vicine designa l'altra madre a pregare che il bambino le sia dato vivo. Inginocchiata e braccia tese, esclama, e afferra, e ritarda il braccio alzato di colui che ha già brandito la spada e tiene per un piede il bambino che sta per colpire.

Gesti e decisioni

Con il gesto della mano sinistra, Salomone interrompe il suo ordine precedente: Allora il re parlò e disse: "Date al primo il bambino vivo, non ucciderlo. Lei è la madre".

La figura con il mantello arancione (probabilmente un consigliere del re) sembra elogiare la nuova decisione.
Il pittore si preoccupa soprattutto di rappresentare le passioni umane: rabbia, pietà, ammirazione, paura... Questa era una grande preoccupazione nel XVII secolo, e non solo tra gli artisti: Cartesio ne fece infatti oggetto di un'opera, il Trattato delle Passioni, pubblicato nel 1650.

Il tono generale dei colori è caldo: dominano le sfumature ocra e gialle.

• Rosso-arancio: il più chiaro è quello del mantello di Salomone. Questo rosso è ripreso, spezzato nel mantello del soldato a sinistra poi lo stemma dello scudo appoggiato al trono e l'abito della madre a destra. Lo sfondo dietro Salomon è nello stesso tono molto scuro. Le colonne grigio bluastre formano un bel contrasto, tonificando il mantello di Salomone.

• Blu oltremare (lapislazzuli) particolarmente saturo nel mantello della donna che gira a destra. Un piccolo promemoria oscurato a sinistra del trono. Blu che richiama quello più luminoso della donna a sinistra poi ripreso in maniera più contenuta nella casacca del soldato a sinistra e di un personaggio a destra

• Verde: Le sfumature di verde molto scure sono riservate ai personaggi "negativi", il soldato insensibile che sguaina la spada e la madre accusatrice a destra. La carnagione verdastra del bambino morto e in misura minore quella della madre aggressiva.

• I gialli e le ocra. Sui gialli risaltano i toni ocra delle pareti e delle piastrelle, molto luminosi per la madre protettiva, e più saturi per la tunica del personaggio a destra. Questa saturazione è accentuata per dare l'oro del trono e della base delle colonne, per finire in ocra marrone sul marmo delle pareti e della pavimentazione.

Caratterizzazione delle madri

Le due madri sono dipinte in modo tale da identificare facilmente il buono e il cattivo. Il loro viso e il loro corpo esprimono chi sono. Si può notare la carnagione verdastra e cadavere della madre che tiene in braccio il bambino morto così come il rosso e il verde piuttosto spenti dei suoi vestiti. L'altra madre è vestita con colori più accesi, il giallo e il blu spesso associati a Poussin, che riflettono la sua innocenza.

Luce e influenza classica

La luce è laterale proveniente dalla parte anteriore sinistra. La parte posteriore della donna implorante è illuminata in modo molto luminoso insieme alla camicia di Salomone e al turbante della donna all'estrema destra.

Per le sue qualità di ordine, equilibrio e chiarezza, l'opera fa infatti parte dell'arte classica, così ben rappresentata prima di lui da Raffaello. Nel secolo successivo, il pittore neoclassico Jacques Louis David dichiarò a proposito di Il giuramento degli Orazi (1785): “È a Corneille che devo il mio tema, ma è a Poussin che devo la mia pittura”.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza del dipinto "Il giudizio di Salomone" di Nicolas Poussin?
  2. Nicolas Poussin considerava "Il giudizio di Salomone" il suo miglior dipinto. Realizzato nel 1649 e acquisito da Luigi XIV nel 1685, è conservato al Museo del Louvre.

  3. Qual è l'episodio biblico rappresentato nel dipinto?
  4. Il dipinto rappresenta l'episodio biblico in cui Re Salomone, noto per la sua saggezza, decide di dividere un bambino conteso tra due madri, rivelando così la vera madre che preferisce salvare la vita del bambino.

  5. Come viene rappresentato Re Salomone nel dipinto?
  6. Re Salomone è raffigurato al centro del dipinto, seduto su un piedistallo decorato, con un atteggiamento immobile ma con occhi e dita in movimento, simbolizzando la giustizia e la bilancia.

  7. Quali emozioni sono espresse dai personaggi che assistono alla scena?
  8. I personaggi esprimono emozioni di rabbia, pietà, ammirazione e paura, con reazioni simmetriche che accompagnano l'evento, come in un'antica tragedia.

  9. Qual è l'analisi dei colori utilizzati nel dipinto?
  10. Il dipinto utilizza toni caldi, con sfumature di ocra e giallo, rosso-arancio per Salomone, blu oltremare per la madre protettiva, e verde scuro per i personaggi negativi, creando contrasti che riflettono le emozioni e i ruoli dei personaggi.

Domande e risposte