Fabrizio Del Dongo
Genius
6 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • La Pop-art, nata negli anni '60 negli Stati Uniti, si è diffusa in Europa, influenzando movimenti come il Nouveau Réalisme e l'arte povera.
  • In Francia, César, noto per le sue Compressioni, utilizza rottami metallici per criticare la società dei consumi e i suoi rifiuti.
  • In Italia, Mimmo Rotella adotta il décollage per evocare memorie e sentimenti attraverso manifesti strappati, mentre Enrico Baj crea opere ironiche con materiali vari.
  • Michelangelo Pistoletto esplora l'integrazione delle arti visive con opere come la Venere degli stracci, che demistificano la bellezza ideale.
  • Piero Manzoni mette in discussione l'arte tradizionale con opere provocatorie come Merda d'artista, trasformando oggetti comuni in arte.

Indice

  1. Origini e diffusione della pop-art
  2. César e la critica alla società dei consumi
  3. Mimmo Rotella e il décollage
  4. Enrico Baj e l'ironia storica
  5. Michelangelo Pistoletto e l'unità delle arti visive
  6. Piero Manzoni e la provocazione artistica
  7. Christo Javacheff e l'arte dell'impacchettamento

Origini e diffusione della pop-art

La Pop-art nacque negli Stati Uniti negli anni ’60 del XX secolo, ebbe una grande diffusione anche in Europa, si trasformò in varie tendenze che sconfinarono nell’”arte povera” e nel “concettualismo”. Derivato dalla Po-art fu anche il Nouveau Réalisme francese e la tendenza pittorica di alcuni artisti italiani. Fra i primi possiamo ricordare César e fra i secondi Mimmo Rotella, Enrico Baj e Michelangelo Pistoletto. Invece, fra gli italiani, occupa un posto a parte Piero Manzoni.

César e la critica alla società dei consumi

Fra le opere di César, il cui vero nome era Cesare Baldaccini, originario di Marsiglia, possiamo citare Compressione, come la realizzazione più significativa. La sua caratteristica è di creare assemblaggi con rottami metallici e in questo caso la scultura è ottenuto comprimendo una carrozzeria di automobile, come quando portiamo un’auto alla rottamazione Questo atto di compressione (trasformare un veicolo in una scultura, quindi in un oggetto che non ha più una funzione) ha l’obiettivo di mettere in discussione una parte della realtà della società così come i beni di consumo, che producono rifiuti. César, attraverso le sue sculture, vuole interrogarci sul nostro mondo. Il contesto storico-economico dell'uscita delle sue opere negli anni '60 ci consente di affermare che esse sono impegnate contro la società dei consumi in forte espansione e devastante sul nostro pianeta.

Mimmo Rotella e il décollage

Invece, Mimmo Rotella, ricorre alla tecnica del décollage: utilizza manifesti strappati, al di sotto dei quali si vedono dei frammenti di manifesti precedenti. In questo modo, egli rende concreto il passaggio cronologico dall’uno all’altro, evidenziando tutto ciò che esiste di triste e di patetico che esiste quando nella nostra memoria riaffiorano elementi o ricordi invecchiati o dimenticati.

Enrico Baj e l'ironia storica

L’opera più significativa di Enrico Baj è Marie Touchet, dame de Belleville. In questa opera, il fondale è costituito da una decorazione tradizionale, con motivo ripetuti in serie, simili a quelli che sui vedono nella carta da parati. Sovrapposte, abbiamo delle figure ironiche, come delle marionette per la cui realizzazione, egli ricorre all’assemblaggio di materiale vario. Marie Touchet era l’amante di Carlo IX, per cui l’intento ironico è evidente.

Michelangelo Pistoletto e l'unità delle arti visive

Per Michelangelo Pistoletto, come del resto per molti artisti a lui contemporanei, non esiste più alcuna distinzione fra pittura, fotografia, scultura poiché tutte sono arti visive e pertanto costituiscono un tutto unico. L’opera che dimostra tale concetto è la Venere degli stracci, realizzata utilizzando del poliuretano rigido. Ad una Venere classica, unisce un mucchio di stracci di vari colori con l’obiettivo di riportare la bellezza ideale alla sua vera realtà e quindi demistificandola. Egli intendeva interpretare concetti contrapposti, accostando oggetti ormai fuori uso. Infatti, inizialmente anche la statua di Venere è un calco in cemento di poco valore, come quelle fabbricate per ornare i giardini.

Piero Manzoni e la provocazione artistica

All’interno della Pop-art, Piero Manzoni occupa un posto a parte. Come per Duchamp egli sostiene che “tutto è arte” e che “nulla è arte”. Questo significa che il prodotto di una certa validità estetica non esiste poiché ogni oggetto, preso a sé e accompagnato dalla firma di un artista, diventa automaticamente un’opera d’arte. Si tratta di una forma estrema ironica di distruzione dell’arte tradizionale, sostenuta assai spesso dall’apprezzamento dei critici o dalla semplice approvazione del pubblico. Coerente con questa idea, nel giro di pochi arriva a presentare realizzazioni assurde ed inimmaginabili. Firma autentiche uova sode, le impronte dei propri pollici o addirittura delle persone vive. Nel 1961 realizza Merda d’artista. Si tratta di 90 scatolette metalliche simili a quelle che si trovano in commercio e contenenti cibo. L’etichetta è numerata e riporta le istruzioni in varie lingue compreso la descrizione del contenuto, del peso netto e del procedimento seguito. Fu un caso limite di provocazione che suscitò un grande scandalo: la critica reagì in modo feroce alla provocazione dell’artista che venne definito un “caccautore”.

Christo Javacheff e l'arte dell'impacchettamento

Il bulgaro, Christo Javacheff Gabrovoi impacchetta oggetti piccoli o grandi, opere d’arte, edifici più o meno vasti. I significati sono vari: satira per il cliente, cioè la banalizzazione del monumento sacro e inviolabile oppure nuova forma che nasce dall’involucro, suggerita dal contenuto. Per l’artista bulgaro, oggi l’arte è legata all'informazione, alla propaganda, alla pubblicità, al packaging e alla presentazione, che è proprio il suo lavoro di impacchettamento.

Domande da interrogazione

  1. Quando è nata la Pop-art?
  2. La Pop-art è nata negli anni '60 del XX secolo.

  3. Quali sono alcune tendenze che derivano dalla Pop-art?
  4. Alcune tendenze che derivano dalla Pop-art sono l'arte povera e il concettualismo.

  5. Quali sono alcuni artisti italiani legati alla Pop-art?
  6. Alcuni artisti italiani legati alla Pop-art sono Mimmo Rotella, Enrico Baj e Michelangelo Pistoletto.

  7. Quali sono alcune tecniche utilizzate dagli artisti della Pop-art?
  8. Alcune tecniche utilizzate dagli artisti della Pop-art sono l'assemblaggio, il décollage e l'impacchettamento.

  9. Qual è l'opera più significativa di Piero Manzoni?
  10. L'opera più significativa di Piero Manzoni è "Merda d'artista", che consiste in scatolette metalliche contenenti cibo.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community