Concetti Chiave
- Narrare tramite l'arte si riferisce alla rappresentazione di eventi e storie attraverso immagini, un metodo usato sin dalle origini dell'umanità.
- Duccio di Buoninsegna rappresenta la narrazione sequenziale attraverso episodi della vita di Cristo, tipico del Medioevo europeo.
- Giacomo Balla utilizza la sequenza temporale nell'arte laica del XX secolo per rappresentare la vita quotidiana, come in "La giornata dell'operaio".
- Umberto Boccioni esplora la simultaneità delle azioni nel quadro futurista "La strada entra nella casa".
- Paul Cézanne introduce la molteplicità dei punti di vista, rappresentando oggetti da diverse posizioni per creare un effetto unico.
Appunto di storia dell’arte come tema “Narrare tramite l’arte”, una breve introduzione sul significato di “narrare” e le opere degli artisti più rappresentativi.
“Narrare” significa rappresentare di avvenimenti e situazioni reali o immaginari in una sequenza temporale. Lo sviluppo delle cose narrate presuppone di necessità un “prima”, un “mentre”, un “dopo”.
La narrazione non si realizza solo attraverso la parola, ma anche, e con grande efficacia, attraverso l’immagine.
Il passato dell’Umanità ci ha trasmesso messaggi tramite le immagini prima che con le parole.
E, attraverso il tempo, quadri, affreschi, mosaici, rilievi ci raccontano la storia della società umana: storia di potere, di fede, di bellezza.
Indice
- Duccio di Buoninsegna e la narrazione sacra
- Giacomo Balla e la vita quotidiana
- Umberto Boccioni e la simultaneità
- Francesco Hayez e il romanticismo
- Edward Hopper e il mito dell'automobile
- Paul Cézanne e la molteplicità dei punti di vista
- Caspar David Friedrich e la grandezza della natura
- John Everett Millais e il contrasto tra luce e buio
- Salvador Dalí e la memoria artistica
Duccio di Buoninsegna e la narrazione sacra
Duccio di Buoninsegna “Maestà del Duomo di Siena”: La narrazione attraverso episodi successivi è vistosamente presente in tutto il Medioevo europeo, applicata in larghissima maggioranza alla storia sacra. I cicli narrativi più ripetuti sono quelli della vita di Cristo, ma sono anche frequenti, su muro o su tavola, le storie dei santi e le vicende tratte dall’Antico Testamento.
Le tre scene rappresentano episodi della Passione. Nella prima si vede l’ingresso di Cristo in Gerusalemme. Il racconto continua a destra in alto con la scena della lavanda dei piedi e prosegue in basso con l’Ultima Cena.
Giacomo Balla e la vita quotidiana
Giacomo Balla “La giornata dell’operaio”: La divisione in sequenza, è uno dei modi di esprimere in pittura la successione nel tempo, si trova anche applicata nell’arte del secolo XX. Il tema non è più religioso, ma laico, legato alla rappresentazione della vita quotidiana. Il quadro è diviso in tre scene separate da cornici. La successione cronologica parte in alto a sinistra, si sposta verso il basso e si conclude nel riquadro più grande a destra. Il senso del tempo è dato dalla diversa resa della luce. In alto a sinistra il cielo suggerisce un’immagine di prima mattina: è il momento dell’inizio del lavoro. In basso la luce intensa, calda è quella del mezzogiorno: è il momento della pausa per il pranzo e del breve riposo. A destra la giornata è giunta al crepuscolo, si accende la luce del lampione: è il momento della fine del lavoro e del ritorno a casa.
Umberto Boccioni e la simultaneità
Umberto Boccioni “La strada entra nella casa”: Nel quartiere, nella strada, nella casa si svolgono molte vicende che, secondo il modo di fare e di vedere tradizionale, avrebbero dovuto essere rappresentare separate nello spazio e distinte nel tempo. È un esemplare quadro futurista che cerca di rendere la simultaneità delle azioni.
Francesco Hayez e il romanticismo
Francesco Hayez “Il bacio”: Il momento culminante di ogni storia d’amore: la conclusione di un corteggiamento, l’inizio di un rapporto. Tutte le storie d’amore hanno questo momento fatale che è particolarmente solenne nell’immaginario romantico.
Il quadro di Hayez ne è una memorabile rappresentazione.
Edward Hopper e il mito dell'automobile
Edward Hopper “Pompa di benzina”: Il distributore di benzina sulla strada che si perde dietro la curva verso le infinite possibilità del viaggio.
Questa immagine, anche se vecchia di più di mezzo secolo, si presenta come l’emblema di uno dei più grandi miti contemporanei: l’automobile. La strada non è più quella del viandante, ma quella dell’automobile.
Paul Cézanne e la molteplicità dei punti di vista
Paul Cézanne “Il vaso blu”: La ricerca pittorica di Cézanne apre la strada a svariati aspetti della pittura contemporanea. In questo caso si affaccia la questione della molteplicità dei punti di vista. Il piatto che si trova dietro al vaso dà l’impressione di essere rotto in due pezzi. L’impressione non è dovuta a incapacità tecnica né a trascuratezza: le due metà del piatto sono viste da due diverse posizioni. Il punto di vista è duplice.
Caspar David Friedrich e la grandezza della natura
Caspar David Friedrich “Monaco in riva al mare”: Il punto di vista è posto in un luogo alto e lontano in modo da creare un forte contrasto tra la piccolezza dell’uomo e la grandezza della Natura, che è la vera protagonista del quadro.
La visione è analoga a quella che, in letteratura, può avere una narratore onnisciente.
John Everett Millais e il contrasto tra luce e buio
John Everett Millais “La ragazza cieca”: La giovane si trova in mezzo a un luminoso paesaggio con l’arcobaleno. Tutto è immerso nella luce e nel colore. Il colore si posa su di lei sotto forma di farfalla. Il contrasto tra luce e oscurità, tra colore e buio è ottenuto per mezzo di un elemento sottinteso. La luce e il colore appartengono al punto di vista dell’osservatore del quadro, il buio è evocato perché lo spettatore sa che la ragazza è cieca. Il buio è in lei.
Salvador Dalí e la memoria artistica
Salvador Dalí “Figura a una finestra”: Il ricordo di una figura di un quadro può ritornare, anche assai trasformato, in un altro quadro così come un verso di una poesia o la scena di una narrazione possono ritornare, trasformati, in un altro testo.
La figura femminile affacciata alla finestra del quadro di Friedrich ha lasciato una traccia nella memoria di Salvador Dalí.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato di "narrare" nell'arte?
- Come viene rappresentata la narrazione nell'arte medievale?
- In che modo Giacomo Balla rappresenta la successione temporale nel suo quadro "La giornata dell’operaio"?
- Qual è l'approccio di Umberto Boccioni alla narrazione simultanea?
- Come viene utilizzato il punto di vista nell'opera "Monaco in riva al mare" di Caspar David Friedrich?
"Narrare" nell'arte significa rappresentare avvenimenti e situazioni reali o immaginari in una sequenza temporale, utilizzando immagini per trasmettere messaggi attraverso il tempo.
Nell'arte medievale, la narrazione è spesso rappresentata attraverso episodi successivi, prevalentemente legati alla storia sacra, come la vita di Cristo e le storie dei santi, visibili in opere come la "Maestà del Duomo di Siena" di Duccio di Buoninsegna.
Giacomo Balla rappresenta la successione temporale nel suo quadro "La giornata dell’operaio" attraverso una divisione in sequenze, con scene separate da cornici che mostrano diversi momenti della giornata lavorativa, evidenziati dalla variazione della luce.
Umberto Boccioni, nel suo quadro futurista "La strada entra nella casa", cerca di rendere la simultaneità delle azioni, rappresentando molte vicende che si svolgono contemporaneamente nello spazio e nel tempo.
Nell'opera "Monaco in riva al mare" di Caspar David Friedrich, il punto di vista è posto in un luogo alto e lontano, creando un forte contrasto tra la piccolezza dell'uomo e la grandezza della Natura, simile alla visione di un narratore onnisciente in letteratura.