Concetti Chiave
- Il Museo dei Monumenti Francesi fu creato a Parigi durante la Rivoluzione Francese, ma fu smantellato dopo il Congresso di Vienna.
- Alexander Lenoir, promotore del museo, cercò di preservare le sculture storiche dai danni della rivoluzione, sostenendo il loro valore storico.
- Le sculture erano esposte con criteri moderni, organizzate cronologicamente per periodi storici come medievale e rinascimentale.
- Il museo fu chiuso con la Restaurazione poiché l'idea di una lettura museale contrastava con la loro funzione religiosa originaria.
- Un tentativo di ricostruire un museo simile fu fatto nel Trocaderò per l'Esposizione Universale del 1896, basato su copie e calchi in gesso.
Indice
La nascita del museo
Durante il periodo della rivoluzione francese, quindi a cavallo tra il settecento e l’ottocento, sorge a Parigi il Museo dei Monumenti Francesi, oggi completamente cancellato ma ci sono una serie di stampe e incisioni realizzate nel 1816 poco prima che venisse smantellato dopo il Congresso di Vienna. Aveva la sua sede in un grande complesso di edifici attorno ad un chiostro, con la chiesa e una serie di strutture accessorie con anche il convento degli Agostiniani che venne soppresso e come quasi tutti i conventi riceve una destinazione pubblica, in questo caso divenne museo della scultura, dei monumenti. Venne voluto fortemente da Alexander Lenoir che pur essendo fautore della rivoluzione, durante le fasi più calde della rivoluzione i rivoltosi attaccarono simboli del potere reale e tra gli obiettivi anche le chiese come simbolo di casta privilegiata, in particolare l’abbazia di Saint Denis dove erano sepolti sovrani di Francia, tanto che vennero scoperchiate e distrutte ma anche per l’idea di trovare corredi importanti e ricchi sepolti con loro.
L'opposizione di Lenoir
Lenoir si oppose a questa distruzione sostenendo che quelle sculture fossero documenti storici che consentivano di riscostruire aspetti passati come il costume o le tecniche di scultura, invece dovevano per lui essere prelevati dal contesto d’origine e trasportati in un museo.
Oggi si può comunque visitare in quanto trasformato nella sede dell’Accademia delle Belle Arti di Parigi: nucleo centrale è comunque chiesa, poi si sviluppano altri spazi dove si svolge la vita degli studenti, è interessante però perché ha conservato l’aspetto dell’edificio.
Il criterio moderno di esposizione
Le statue richiamate da Lenoir si trovano sistemate con un criterio moderno che è quello cronologico, le sale che le ospitano individuano infatti periodi storici [ad esempio la sala medievale oppure la sala rinascimentale] venne poi smontato perché con la Restaurazione dava fastidio questa idea sculture nate con una finalità religiosa e funebre e collocate nelle chiese avessero trovato un altro criterio di lettura, ovvero quello museale che ne valorizzava altri aspetti di tipo storico [chi fossero i personaggi, cosa indossare, con quale tecnica]. L’idea che si potessero leggere in modo così diverso faceva sorgere molti problemi e quindi le statue vennero riportate nelle chiese per tornare alla loro funzione originale.
Tentativi di ricostruzione
Si cercherà poi alla fine dell’ottocento di ricostruire un museo delle sculture e dei monumenti nel Trocaderò costruito per l’esposizione universale del 1896 basato sulle copie e calchi in gesso di sculture francesi famose ma ancora oggi non c’è un vero e proprio museo della scultura.
Domande da interrogazione
- Qual era l'importanza del Museo dei Monumenti Francesi durante la rivoluzione francese?
- Qual era la visione di Alexander Lenoir riguardo alle sculture?
- Perché il Museo dei Monumenti Francesi venne smantellato dopo il Congresso di Vienna?
- Esiste oggi un museo della scultura in Francia?
Il Museo dei Monumenti Francesi, voluto da Alexander Lenoir, era importante perché preservava sculture e monumenti come documenti storici, opponendosi alla loro distruzione durante la rivoluzione.
Lenoir credeva che le sculture fossero documenti storici che dovevano essere conservati in un museo per ricostruire aspetti del passato, piuttosto che essere distrutti.
Il museo venne smantellato perché la Restaurazione non accettava che sculture con finalità religiose e funebri fossero esposte in un contesto museale, preferendo che tornassero alla loro funzione originale nelle chiese.
Non esiste un vero e proprio museo della scultura in Francia, anche se alla fine dell'Ottocento si tentò di ricostruirne uno nel Trocaderò con copie e calchi in gesso di sculture famose.