Storia e trasformazione del Louvre: da fortezza a museo iconico

Origini e simbolismo del Louvre

La costruzione del Louvre avvenne tra il 1190 e l'inizio del 1200, quando il re Philippe-Auguste decise di fortificare Parigi prima di partire per le crociate e il Louvre divenne il luogo dove vegliava sul tesoro del re. Quando Filippo Augusto partì per le crociate, il Louvre divenne un simbolo della resistenza e della grandezza duratura del re di Francia.

Evoluzione e trasformazione del Louvre

Filippo Augusto non utilizzò il Louvre come residenza reale; fu costruito cinquant'anni dopo Carlo V, sotto il quale il complesso fu ristrutturato e arricchito, tra l'altro, con una "biblioteca" che Carlo V riempì di volumi e opere d'arte. Si può dire che in questo periodo il Louvre comincia a diventare un "museo".

Per tutto il Medioevo, tuttavia, il Louvre esprime la vocazione per cui è stato scelto: incarnare l'autorità del Re di Francia.

Il Louvre come museo del popolo

Sotto Enrico IV, il Louvre divenne sempre più un luogo di potere, esprimendo forza, potenza, continuità. Sotto Luigi XIV, il Louvre perde un po' di popolarità, perché il Re Sole nel 1678 si trasferisce alla corte di Versailles. Fu la Rivoluzione Francese a decidere il suo destino: il Louvre sarebbe stato d'ora in poi il museo del popolo. Nel 1981 è stato lanciato il progetto del Grand Louvre per aumentare lo spazio espositivo ampliando il seminterrato del museo. Questo progetto è caratterizzato dalla piramide trasparente creata dall'architetto Leoh Ming Pei. La piramide è l'ingresso principale al Louvre. La maggior parte delle sue ricche collezioni sono esposte: antichità egizie, orientali, greche, romane ed etrusche; dipinti come la Gioconda, sculture come la Venere di Milo e disegni.