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Concetti Chiave

  • Il Neoclassicismo, emerso tra il XVIII e XIX secolo, si ispira agli ideali di bellezza dell'arte antica, rifiutando gli eccessi del Barocco e Rococò, influenzato anche dai nuovi sviluppi archeologici.
  • Antonio Canova è riconosciuto come il principale scultore neoclassico, famoso per la sua ricerca di proporzioni perfette e la realizzazione di sculture in marmo di Carrara con un effetto di incarnato unico.
  • Il Romanticismo, in contrasto con il Neoclassicismo, privilegia l'espressione dei sentimenti e delle emozioni individuali, con un interesse particolare per il sublime e l'identità nazionale.
  • L'Impressionismo, sviluppatosi in Francia alla fine dell'800, è caratterizzato dall'uso di colori puri, dalla cattura dell'attimo e dall'assenza di linee di contorno, segnando una rivoluzione nella pittura tradizionale.
  • Il Postimpressionismo, nato come evoluzione dell'Impressionismo, si focalizza sulla solidità delle immagini e sulla libertà del colore, influenzando le avanguardie artistiche del XX secolo.

Indice

  1. Origini e sviluppo del neoclassicismo
  2. Wincklemann e l'arte classica
  3. Canova e la scultura neoclassica
  4. Ingres e l'estetica accademica
  5. Goya e l'arte preimpressionista
  6. Architettura neoclassica e Francesco Milizia
  7. Romanticismo e identità nazionale
  8. Turner e il sublime romantico
  9. Delacroix e l'impeto creativo
  10. Hayez e il dipinto storico
  11. Realismo e rappresentazione del vero
  12. Impressionismo e la luce naturale
  13. Manet e l'approccio diretto
  14. Monet e la luce naturale
  15. Renoir e la gioia di vivere
  16. Post-impressionismo e solidità dell'immagine
  17. Cezanne e la verità essenziale
  18. Van Gogh e l'espressione interiore
  19. Toulouse-Lautrec e la vita notturna

Origini e sviluppo del neoclassicismo

Il Neoclassicismo fu una corrente artistica ( movimento artistico) della seconda metà del Settecento e della prima metà dell’Ottocento che viene definito come una naturale conseguenza del pensiero illuminista sull’arte. Questo nuovo movimento , che rifiutava gli eccessi del Barocco e del Rococò adottati dai monarchi, era una ripresa dello stile e degli ideali di bellezza dell’arte antica. La passione per l'Antico mai spentasi dopo il Rinascimento diffuse la moda di avere copie di importanti sculture classiche ( come il Doriforo e l’ Apollo del Belvedere) e di farsi ritrarre insieme a queste importanti opere antiche. I recenti sviluppi dell’archeologia avevano aperto al pubblico importanti siti archeologici ( come quello di Pompei ), ciò permise agli artisti di compiere dei grand tour , ovvero dei viaggi di studio verso i siti archeologici europei per ispirarsi alle opere classiche viste dal vivo, la cui metà principale era l’ Italia culla della civiltà romana e della magna Grecia.

Wincklemann e l'arte classica

Massimo teorico di questo nuovo movimento fu il tedesco Wincklemann , grande appassionato di archeologia, che analizzò la storia dell’arte antica non solo da un punto di vista cronologico, ma anche da un punto di vista qualitativo, sebbene vide solo copie elleniche. Le sue opere come Pensieri sull’imitazione dell’arte greca nella scultura e nella pittura contribuirono a diffondere le idee del Neoclassicismo che vedeva nelle opere classiche la massima espressione dell’arte . Secondo Wincklemann , infatti, bisognava imitare l’arte classica ,cioè l’ artista doveva ricercare la proporzione e la simmetria a discapito dell’emozione. Gli artisti quindi prediligevano non il momento dell’azione ( poiché troppo carico di emozioni), ma quello precedente o il successivo. I pittori , visto che vi erano rimaste poche tracce di affreschi classici, si ispirarono a Raffaello che secondo loro aveva interpretato per primo gli ideali classici rendendo però i loro dipinti vuoti e retorici.

Canova e la scultura neoclassica

Nato nel Veneto da uno scalpellino, fece l’ apprendistato a Venezia dove aprì uno studio e successivamente si trasferì a Roma. Divenne ben presto il massimo esponente in campo scultoreo del movimento Neoclassico divenendo ben presto popolare tra i Papi e i monarchi europei che sovente gli commissionarono delle opere( uno tra i pochi artisti italiani ad avere una risonanza internazionale). Svolse occasionalmente anche ruolo di ambasciatore presso il Congresso di Vienna per farsi restituire le opere rubate da Napoleone, ma ,nonostante la sua grande fama , mantenne un atteggiamento semplice e distaccato.

Canova era anche pittore , ma non eccellendo in questo campo viene ricordato come scultore.

Canova compì molti disegni ( bozze ) di nudo maschile e femminile sia per prendere confidenza con i modelli usati, sia per ricercare una proporzione perfetta, sia per costruire una casistica più ampia possibile di atteggiamenti, posizioni ed espressioni che poi avrebbe usato come base per le sue sculture. Eseguiti principalmente con carboncino e matita lumeggiati a biacca , rivelano un ‘ attenzione maniacale per la muscolatura ,che veniva sfumata per esaltarne la profondità e il volume, e per le proporzioni delle parti con il tutto. La ricerca di una bellezza ideale ed eterna traspare anche dal modo di rappresentare i nudi femminili che appaiono quasi senza peso in contrapposizione con i fisici scultorei dell’accademia di nudo.

Come Michelangelo anche Canova sceglie personalmente il suo marmo : quello di Carrara perché era il più adatto a rendere meglio la flessibilità e la morbidezza della carne e lo scultore accentuava ciò ricoprendo molte delle sue sculture con uno speciale miscuglio a base di cera rosata che dava l’ effetto dell’incarnato.

Nella propria bottega affidava agli assistenti le parti più tecniche assicurandosi per sé la parte creativa : abbozzava un modello in cera e gli assistenti dal calco di questo modello sbozzavano il marmo.

La caratteristica più importante del Canova è l’incessante grado di finitura delle sculture che venivano levigate fino ad ottenere un marmo traslucido e totalmente liscio. Attenzione particolare va anche agli effetti d’ ombra che egli realizza.

Ingres e l'estetica accademica

Di origini francesi , dopo aver vinto l’ ambitissimo Prix de Rome ottiene la borsa di studio per l’ Accademia di Francia a Roma . Lungo il suo periodo in Italia si rende conto della propria inferiorità rispetto agli artisti italiani e prendendo l’ ispirazione da loro. Rientrato in Francia si schiera dalla parte giacobina e divenendo promotore degli ideali rivoluzionari. Pittore molto apprezzato viene nominato da Napoleone primo artista di corte.

Disegno

Raramente i disegni di David sono realizzati con tecniche grafiche elaborate o per mezzo di colori seducenti. Essi sono molto austeri per sottolineare il soggetto principale , ovvero l’ eroe , e i suoi ideali ( solitamente il sacrificio della patria) che devono essere trasmessi allo spettatore.

Di origini francesi, dopo aver vinto il Prix de Rome divenne un famoso direttore dell’accademia di Francia famoso per l’ accuratezza , che rasentava la perfezione, presente nei suoi dipinti. Fervente conservatore si oppone alla rivoluzione francese. La sua fama diminuì quando ormai la corrente Neoclassica stava per affrontare il Realismo di Courbet e il Romanticismo di Delacroix.

Per Ingres il disegno era la struttura portante del quadro, i famosi ¾, dedicandosi quindi all’ideale estetico cioè ricercare una bellezza eterna. Ricerca quindi l’ eleganza e la perfezione rimanendo attaccato alla tecnica accademica rendendo i suoi quadri vuoti e retorici.

Goya e l'arte preimpressionista

Di origini spagnole, prende lezioni private di arte e in seguito si trasferisce a Roma per completare i suoi studi. Al ritorno in patria acquisisce notevole fama divenendo il pittore di corte. La sua fama decadde quando fu costretto a ad abbandonare la Spagna e trasferirsi in Francia

Fu particolarmente famoso per i suoi dipinti e le sue incisioni. Lo stile di Goya non appartiene a nessuna corrente del tempo ,e quindi non possiamo definirlo né romantico né Neoclassico ( sebbene abbia avuto una educazione di tipo accademico), si avvicina però al pensiero illuminista per alcune sue incisioni di tema puramente illuminista ( il sonno della ragione genera mostri), ma ha una pittura che possiamo definire preimpressionista: Questo stile unico fu particolarmente apprezzato per l’ immediatezza del linguaggio espressivo e per l’originale scelta dei temi.

Architettura neoclassica e Francesco Milizia

L’architettura neoclassica rifiuta gli eccessi del Barocco e del Rococò eliminando i fronzoli ( decorazioni eccessive) e la smaniosa scenografia. Il massimo teorico di questa architettura fu il pugliese Francesco Milizia che riteneva la funzione il fondamento ed espressione delle costruzione. Modello di riferimento furono quindi le costruzioni greche semplici , ma subordinate alla funzione. Durante questo periodo quindi le costruzioni si ispirarono ai templi greci.

Romanticismo

Romanticismo e identità nazionale

Un movimento della fine del settecento e della prima metà dell’Ottocento di tipo artistico, letterario e filosofico in aperta contrapposizione con il neoclassicismo e illuminismo. Con la restaurazione e ,quindi, con la conseguente divisione in diversi stati delimitati da netti confini andavano per decadere i principi di universalità e di cosmopolitismo tipici dell’illuminismo e andavano a rafforzarsi l'idea di Nazione , ovvero la consapevolezza della propria identità nazionale, che avrebbe rafforzato le correnti nazionalistiche ( orgoglio della propria identità). Il romanticismo non accetta il periodo classico come esempio da imitare poiché era un periodo troppo lontano, accettando così il Medioevo come età di riferimento per le opere. Per i romantici l'espressione artistica non era una ricerca della bellezza ideale , ma un modo di rappresentare i sentimenti e le emozioni dell’autore. Rifiutando i dipinti vuoti e retorici neoclassici, si impegnano a raffigurare e a trasmettere le emozioni prendendo come riferimento Michelangelo. Un’ emozione particolare al centro di molte opere romantiche fu il sublime ; una sensazione di smarrimento che si ha contemplando l’ immensità della natura e della nostra inferiorità rispetto ad essa. Il sublime viene accompagnato dal protagonista del pensiero romantico ovvero il genio , colui che riesce a percepire le emozioni e tramite le tecniche grafiche trasmetterlo agli spettatori perdonandogli atteggiamenti particolari o auto-distruttivi tipici della loro sregolatezza( come ad esempio il suicidio di Thomas Chatterton).

Turner e il sublime romantico

Nasce a Londra e compì numerosi viaggi soprattutto nell’Europa continentale divenne molto famoso.

Disegno

Fra i pittori romantici inglesi Turner è colui che rappresentava in modo efficacie il sublime. Un occhio inesperto potrebbe giudicare scadente la qualità pittorica di Turner rispetto ad altri artisti, ma la verità è che Turner sebbene avesse una grande abilità nel disegnare ( come testimoniano i vari appunti) scelse questa particolare tecnica stilistica per rappresentare meglio la grandezza della Natura e in particolare della luce.

Figlio di un avvocato di origini francesi non vince il Prix de Rome, ma riesce lo stesso a trasferirsi a Roma, dove impara i principi dell’arte neoclassica.

Disegno:

Riprende le proporzioni e l’ accuratezza del neoclassicismo , come testimoniano le varie accademie di nudo, adattandole però a situazioni romantiche inserendo emozioni e sentimenti.

Delacroix e l'impeto creativo

Di origini francesi si staccò ben presto dall’accademismo preferendo l’ impeto creativo, il rinnovamento e temi medievali. Le sue idee innovative furono riprese dagli impressionisti che guarderanno con ammirazione le opere di questo artista.

Il disegno di Delacroix è immediato e fortemente espressivo. Egli per primo ebbe intuizioni , che verranno riprese dagli impressionisti, sulla giustapposizione di colori. Significativo è infatti il modo in cui rappresenta le gocce d’ acqua nella barca di Dante, che vendono realizzate con la giustapposizione di diverse macchie di colore ben definite, capendo come il nostro occhio tenda a mischiare egli stesso i colori e a creare effetti ottici unici.

Hayez e il dipinto storico

Nato a Venezia vinse il Prix de Rome , trasferendosi nella capitale entrando in contatto con i dipinti di Raffaello e l'accademismo.

Disegno

Il disegno di Hayez è molto accademico, ma cerca di rendere le emozioni e sceglie temi storici divenendo maestro del dipinto storico interpretando lo stato d’ animo nazionale, infatti aderisce alle idee rivoluzionarie.

Realismo e rappresentazione del vero

Movimento dei primi anni e della seconda metà dell'Ottocento, il realismo si identifica come la risposta alla prepotente richiesta del vero e del quotidiano e come metodo scientifico il cui scopo è la rappresentazione della realtà senza darne sfumature soggettive. Le sanguinosi battaglie le cruente soppressioni dei moti rivoluzionari impediscono all’artista di rifugiarsi nella sua fantasia e nella ricerca di una bellezza ideale che appare un’ utopia.

Capostipite del realismo francese e autodidatta è caratterizzato dal costante rifiuto di ogni tipo di influenza specialmente quella accademica fondando una “non scuola” in cui gli allievi venivano educati , in modo paradossale, a rifiutare ogni influenza esterna cercando nell’individualità il modo per rappresentare la realtà.

Disegno

Segno e proporzioni impeccabili degne dei pittori neoclassici, ma scegli scene di genere.

Movimento nato nel Caffè Michelangelo di Firenze , spesso frequentato da giovani artisti perseguitati per le loro idee politiche. Teorico del gruppo fu Diego Martelli che enunciò il principio del movimento :“ la macchia in opposizione alla forma “ . Infatti, per ricreare la realtà bisognava non utilizzare la linea di contorno, poiché nessuna figura la ha, è la macchia che dà volume , peso ai corpi e con le sue giustapposizioni a definire i contorni delle figure.

Impressionismo e la luce naturale

Questo nuovo movimento nasce in Francia alla fine dell'800, un periodo in cui venne conosciuta come la ville lumiere per la diffusione di lampioni a gas. La nascita della Terza repubblica aveva favorito l’ ascesa della borghesia e preparato il terreno per la venuta di nuove idee.

L’ impressionismo nasce come un movimento non omogeneo di artisti incontrati al Cafe Guerbois, meta di molti intellettuali. Erano di fatto alcuni giovani che volevano svincolarsi dalla pittura tradizionale e che si riconoscevano in alcuni principi fondamentali:

Uso di colori puri giustapposti e rifiuto del nero, che difatti è un non colore.

Le ombre non erano nere, ma dipendevano dal colore dell’oggetto e dello sfondo su cui è a contatto. Il colore locale era quindi una mescolanza dei due.

Bisogna cogliere l’ attimo fuggente, quindi le pennellate non erano studiate, ma immediate tramite trattini o virgolette.

Dipinti en plen air, cioè all’aria aperta alternando scene di ambienti contadini ai boulevard affollati (lunghi viali parigini) e scene di vita cittadina.

La linea di contorno era assente in quanto nella realtà non c’era.

Scatto fotografico, quindi alcune figure potevano essere tagliate a metà.

Ispirazione delle stampe giapponesi che erano fortemente bidimensionali, mancavano di prospettiva e in cui era assente il chiaroscuro.

La prima mostra impressionista fu organizzata nello studio fotografico di Felix Nadar nel 1874. Il critico Luis Leroy commentando negativamente il dipinto di Monet diede nome al movimento.

Manet e l'approccio diretto

Il padre cerca di avviarlo alla carriera di magistrato, ma egli si appassionerà invece all’arte studiando presso il pittore accademico Thomas Couture ricevendo le basi per la pittura. Egli però ben presto svilupperà una forte insofferenza per lo stile accademico. Tra gli artisti contemporanei ammira Delacroix e gli chiede il permesso di copiare la Barca di Dante.

Stile

Nei suoi quadri manca una vera e propria prospettiva. Ha un approccio diretto con l’ Impressionismo. In alcune opere esegue dei nudi raffigurando donne non idealizzate e ciò provoca scandalo (Olympia e Colazione sull’ erba)

Monet e la luce naturale

Viene attratto già giovanissimo alla pittura e grazie a una ricca zia si trasferisce a Parigi per frequentare una scuola d’arte. Nonostante ciò non frequenterà mai lezioni regolari, ma rimarrà affascinato dai nuovi ambienti artistici entrando in contatto con Manet.

Stile

Monet sarà sempre affascinato dalla luce naturale e infatti riproduce molti quadri con lo stesso soggetto in tempi diversi catturando così i diversi aspetti che assume con le diverse tonalità di luce. Per catturare queste piccole differenze adotta una pittura veloce con rapidi tocchi di colore. Infatti come tutti gli Impressionisti avrà un tratto non curato e molto veloce. La più famosa delle sue opere è certamente “ Impressione, sole nascente” che verrà criticato e darà il nome all’intero movimento.

Proviene da una ricca famiglia che asseconda il suo desiderio di dipingere.

Stile

Il primo punto di riferimento è Ingres per la sua purezza nel disegno e in seguito si avvicinerà a Delacroix e agli Impressionisti. A differenza loro, però, darà grande importanza al disegno e alla pittura in atelier. Infatti secondo lui l’ impressione di un istante è articolata e complessa, piena di significati che una pittura così immediata può coglierne solo gli aspetti più superficiali.

Renoir e la gioia di vivere

Famiglia con una situazione economica modeste.

Stile

Per Renoir la pittura è gioia di vita e quindi di solito raffigura momenti lieti e felici come gli incontri pomeridiani nei luoghi più famosi di Parigi: Le Grenouillere e il moulin de la galette. Il tratto di Renoir pur non essendo preciso come quello di Degas acquista un tratto apprezzabile. Utilizza spesso tratti che si fanno più lunghi e radi che intrecciandosi danno un effetto di vibrazione del dipinto. Tende ad usare molto lo sfumato e si concentra soprattutto alla presenza umana.

Post-impressionismo e solidità dell'immagine

Insieme di orientamenti artistici che si svilupparono in Francia nell'ultimo ventennio dell’Ottocento fondamentali per lo sviluppo delle avanguardie. Alla base c’era l’indagazione impressionista della natura. Alcune caratteristiche comuni furono: il rifiuto della sola impressione visiva, la tendenza a cercare la solidità dell'immagine e la libertà del colore. Molti post-impressionisti furono prima di tutto impressionisti.

Cezanne e la verità essenziale

Benestante si trasferisce a Parigi per dedicarsi alla pittura

Cezanne dipinge en plen air e ricerca la massima luminosità dei colori utilizzando tocchi di colore. Egli tuttavia cerca quella verità essenziale delle cose che l’ impressione visiva non può dare.

Il suo disegno è deciso e realizzato con linee che si sovrappongono per delimitare i contorni delle figure, mentre utilizza un rapido tratteggio per indicare le zone in ombra. A volte ( La casa dell’ impiccato ) utilizza colori ad olio poco diluiti ottenendo così delle pennellate scabre. In alcuni quadri ( i giocatori di carte) grazie a delle pezzature di diverso colore riesce a dare volume alle forme modellate partendo dai solidi elementari. Inoltre ne La montagna di Sainte-Victirie ricerca una profondità non data dalla prospettiva geometrica, ma dal colore. La natura per Cezanne deve essere indagata, analizzata sezionata e infine ricomposta ed è quest’ultima caratteristica che sarà fondamentale per la nascita del Cubismo.

Rimane affascinato dalle teorie cromatiche del chimico Chevreul che decide di applicare questa scoperta nelle sue opere in maniera molto diversa da quello che avevano fatto gli impressionisti.

Stile

Usa una tecnica divisionista, cioè utilizzando piccoli puntini per disegnare i suoi quadri accostando colori puri con la punta del pennello. In questo modo così i punti di colore erano divisi e accostando puntini di colore complementare si otteneva la massima luminosità. Inoltre grazie alla fusione operata dalla retina i colori venivano uniti senza l’ ausilio del pittore.

Paul Gauguin

Viaggiò molto per mare come marinaio e visitò molti luoghi esotici come Tahiti.

Più che i colori complementari Gauguin usa principalmente i colori primari. Egli apprende la tecnica del cloisonnisme che consiste nel contornare le figure con un marcato segno nero oggetti e personaggi riempiendo infine lo spazio con il colore, ciò contribuisce a mettere in risalto ciò che viene dipinto. Questo unito al colore uniforme, senza sfumature rende il dipinto piatto recuperando così la bidimensionalità.

Le figure spesso sono disegnate tramite tratti essenziali. Grande novità introdotta da Gauguin è il colore che si svincola dalla realtà. Il pittore è finalmente libero dalle convenzione può raffigurare ciò che immagina.

Van Gogh e l'espressione interiore

Pittore olandese affetto da problemi psichici che lo porteranno al suicidio. Uomo solitario e dai fori sentimenti.

Stile

La scelta del soggetto dipende dal sentire interiore dell’artista. Ne I mangiatori di patate usa colori terrosi quasi monocromi. Raffigurando così efficacemente lo stile di vita dei contadini. Secondo l’ artista il dipinto doveva riflettere un criterio di bellezza aderente al soggetto , quindi la pittura deve esprimere con violenza il tema trattato anche deformando la realtà. Anche in questo caso come per Gauguin il pittore è libero dalle convenzioni. Negli autoritratti e per molti altri dipinti usa uno stile impressionista accostando tocchi di colore rapidi, che in Van Gogh sono linguette di colore di media grandezza che si dispongono in diverse angolazioni. Sfrutta anche in questo caso i colori complementari.

In Notte stellata i colori sono molto diluiti e a tra i tocchi di colore traspare la tela che dà l’ effetto di palpitazione alle stelle. Invece nei cipressi usa colori molto densi tanto che il colore sembra modellato anziché steso.

Toulouse-Lautrec e la vita notturna

Il conte trascorre un infanzia serena, ma in seguito le sue condizioni di salute peggiorarono in seguito a dei traumi che impediscono al suo scheletro di svilupparsi in modo armonico.

Raffigura spesso scene di vita notturna a cui egli stesso partecipava. Il taglio che dà ai dipinti è quello fotografico di Degas. I colori usati sono pochi e dipinge per giustapposizione o anche per sovrapposizione. Di solito traspare il colore della tela entrando a far parte essa stessa al dipinto. I suoi dipinti però non brillano, ma tendono all'opacità. Il segno è nitido e nervoso. Benché i suoi dipinti sembrino immediati, in realtà egli dedicava molta cura al disegno e ai colori. Nei suoi quadri traspare una certa quiete e non dà alcuna connotazione ai suoi personaggi.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le caratteristiche principali del Neoclassicismo?
  2. Il Neoclassicismo è un movimento artistico della seconda metà del Settecento e della prima metà dell’Ottocento, influenzato dal pensiero illuminista. Rifiuta gli eccessi del Barocco e del Rococò, riprendendo lo stile e gli ideali di bellezza dell’arte antica. Gli artisti si ispiravano a opere classiche e cercavano proporzione e simmetria, evitando l'emozione.

  3. Chi era Antonio Canova e quale era il suo contributo al Neoclassicismo?
  4. Antonio Canova, nato nel Veneto, è stato il massimo esponente della scultura neoclassica. Era noto per la sua attenzione ai dettagli e alla proporzione, e per l'uso del marmo di Carrara. Le sue opere erano caratterizzate da una finitura levigata e un effetto di incarnato ottenuto con un miscuglio a base di cera rosata.

  5. Come si differenzia il Romanticismo dal Neoclassicismo?
  6. Il Romanticismo, in contrapposizione al Neoclassicismo, non cerca la bellezza ideale ma rappresenta i sentimenti e le emozioni dell’autore. Rifiuta i dipinti vuoti e retorici neoclassici, concentrandosi sull'espressione artistica delle emozioni e del sublime, una sensazione di smarrimento di fronte alla natura.

  7. Quali sono le innovazioni introdotte dall'Impressionismo?
  8. L'Impressionismo, nato in Francia alla fine dell'Ottocento, si caratterizza per l'uso di colori puri giustapposti, il rifiuto del nero, e la rappresentazione dell'attimo fuggente con pennellate immediate. Gli impressionisti dipingevano en plein air, catturando la luce naturale e le scene di vita quotidiana senza contorni definiti.

  9. In che modo il Postimpressionismo si distingue dall'Impressionismo?
  10. Il Postimpressionismo si sviluppa in Francia nell'ultimo ventennio dell’Ottocento, rifiutando la sola impressione visiva e cercando la solidità dell'immagine e la libertà del colore. Gli artisti post-impressionisti, come Cézanne e Van Gogh, esplorano la struttura e il colore in modi che preparano il terreno per le avanguardie del Novecento.

Domande e risposte