Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Giverny, in Normandia, è celebre per essere stata immortalata nei dipinti di Monet, che vi creò un giardino d'acqua con ninfee e un ponte giapponese.
  • "Lo stagno delle ninfe, armonia verde" è un'opera significativa dell'Impressionismo, esposta al Musée d'Orsay di Parigi, con diverse versioni realizzate da Monet.
  • Il giardino di Giverny è un esempio di stile giapponese con piante esotiche e un ponte di legno, che riflette l'influenza del giapponismo sull'arte di Monet.
  • Il ponte giapponese nei dipinti di Monet rappresenta un punto di svolta artistico, con una prospettiva che oscilla tra superficie e profondità, abbandonando progressivamente le rive.
  • In Giappone, uno stagno chiamato "Stagno di Monet" ricorda le celebri ninfee di Monet, evidenziando l'ispirazione reciproca tra natura e arte.

Indice

  1. Giverny e il giardino di Monet
  2. Il ponte giapponese e le ninfee
  3. L'arte di Monet e il suo stile
  4. L'evoluzione artistica di Monet
  5. L'influenza di Monet nel mondo
  6. Le varianti delle ninfee di Monet

Giverny e il giardino di Monet

Giverny è una piccola cittadina di pochi abitanti, situata in Normandia. Bagnata dalla Senna, essa è conosciuta in tutto il mondo per essere stata immortalata dalle tele di Monet. Infatti, Monet vi possedeva una casa e nel 1893, vicino, acquisto un appezzamento di terreno che trasformò in giardino. Veramente la casa aveva già un giardino, ma ora voleva creare un giardino in cui l’acqua avesse un ruolo predominante, sia per godere dei riflessi della luce che per avere un tema particolare da dipingere. Ampliò lo stagno esistente, riempiendolo di nuove ninfee ibride esotiche, e costruì un ponte a schiena d'asino a un'estremità, ispirato agli esempi visti nelle incisioni giapponesi. Il giardino d'acqua divenne l'ossessione principale della carriera successiva di Monet e il soggetto di circa 250 dipinti.

Claude Monet dipinse “Lo stagno delle ninfe, armonia verde" nel 1899 e costituisce una delle opere più significative dell’Impressionismo e una fra le più note. Le sue dimensioni sono 89,5 x 100 ed è attualmente esposta al Musée d'Orsay di Parigi. Del dipinto esistono numerose versioni. Il titolo è una sinestesia perché la parola "armonia" e la parola "verde" appartengono a due diverse sfere sensoriali: musica (= udito) e colore (= vista).

Il ponte giapponese e le ninfee

Il giardino di Giverny fu pensato in puro stile giapponese, un gusto molto in vogo al tempo di Monet. In esso individuiamo molte piante esotiche, degli alberi e un terreno umido e ricco di acquitrini, una condizione necessaria per la crescita delle ninfee. Le due rive dello stagno sono collegate con un ponte di legno, anch’esso di ispirazione nipponica. Testimonianze storico ci informano che fu lo stesso artista a costruire tale punte, secondo una moda imperante del tempo.

Il colore predominante è il verde: con tutte le sue sfumature comunica allo spettatore una sensazione di grande serenità. Il laghetto delle ninfee che occupa la parte centrale è circondato da varie specie vegetali, fra cui alcune fiorite che sono rappresentate tramite macchie di colore: si tratta di tropeoli, gladioli, salici, iris.

L'arte di Monet e il suo stile

Il ponte si estende per tutta la larghezza della tela, ma è tagliato ai bordi in modo che sembri galleggiare disancorato sopra l'acqua poiché la sua forma riflessa in un arco scuro nella parte inferiore dell'immagine. Lo sguardo è vicino alla superficie dell'acqua, dove le ninfee galleggiano e incontrano, in lontananza, il fitto fogliame della riva lontana. I salici piangenti si riflettono nello stagno e ciuffi di iris fiancheggiano le rive. La prospettiva sembra cambiare in modo che sia difficile trovare un unico punto focale; è come se stessimo guardando il ponte ma dal basso, posizionati sulle ninfee. L'immagine, come l'acqua stessa, sembra oscillare tra superficie e profondità. I riflessi verticali fanno da contrappunto ai ciuffi orizzontali delle ninfee. Colori diversi, applicati con pennellate spesse, sono posizionati uno accanto all'altro. Questo modo di dipingere ha più in comune con le prime opere impressioniste di Monet che con i suoi più recenti dipinti mattutini sulla Senna, dove aveva usato tratti più morbidi e misti per trasmettere effetti atmosferici sfocati.

L'evoluzione artistica di Monet

Monet dipinse tre vedute del ponte giapponese nel 1895, poco dopo la sua costruzione, ma non vi ritornò fino al 1899. Lo stagno era allora ricoperto di vegetazione e circondato da piante, ma a giudicare dalle fotografie contemporanee, non è mai stato così selvaggio come lo dipinse Monet. Nel dicembre 1900, espose 12 dipinti alla Galleria Durand-Ruel di Parigi, tutti caratterizzati da vedute del ponte giapponese.

La serie di ponti giapponesi segna un punto di svolta nell'arte di Monet. D'ora in poi, i suoi soggetti sono dipinti da un punto di vista sempre più ristretto, trasmettendo il significato di un mondo chiuso. Nei dipinti successivi, rinuncerà completamente alle rive e al ponte per concentrarsi esclusivamente sull'acqua, sui riflessi e sulle ninfee. Il punto culminante dei dipinti di ninfee di Monet saranno le Grandi Decorazioni, 22 tele alte oltre due metri e lunghe complessivamente più di 90 metri, che completò pochi mesi prima della sua morte e donò allo stato francese. Questi sono ora in mostra permanente in due sale ovali del Musée de l'Orangerie, a Parigi-

L'influenza di Monet nel mondo

Dipinti famosi spesso ispirano architetti, designer di arredamento e altre figure professionali, così come la natura stessa a volte sembra ispirarsi alle opere del passato e questa affermazione è confermata in Giappone, vicino alla città di Seki (prefetture di Gifu), dove si trova uno stagno soprannominato "Stagno di Monet". Si tratta di uno stagno molto limpido alimentato dai torrenti di montagna presenti in questa zona che ospita diverse varietà di gigli colorati e ninfee. L'immagine che molti turisti si trovano davanti a loro è paradisiaca, perché sembra un luogo incantato ispirato alle ninfee di Monet.

Questo piccolo lago fa parte del Santuario Nemichi, uno dei tanti santuari shintoisti sparsi in tutto il Giappone; È composto da edifici in legno dedicati alla santificazione delle molte divinità dell'antica religione giapponese.

Le varianti delle ninfee di Monet

Esistono circa 250 dipinti di Monet dedicati alle ninfee.

"Lo stagno delle ninfee, armonia verte” non è un'immagine unica, perché Claude Monet ha creato diverse varianti, concentrandosi ogni volta su una certa tonalità di colore che domina la tela. un gran numero di opere appartenenti a questa serie è conservato nei più importanti musei del mondo: Metropolitan Museum of Art di New York, Museum of Fine Arts di Boston, National Gallery di Londra, Musée de l'Orangerie di Parigi, Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, ecc...

Domande da interrogazione

  1. Dove si trova Giverny?
  2. Giverny si trova in Normandia.

  3. Qual è il soggetto principale dei dipinti di Monet a Giverny?
  4. Il soggetto principale dei dipinti di Monet a Giverny è il giardino d'acqua con le ninfee.

  5. Qual è il colore predominante nel dipinto "Lo stagno delle ninfe, armonia verde"?
  6. Il colore predominante nel dipinto "Lo stagno delle ninfe, armonia verde" è il verde.

  7. Quante versioni del dipinto "Lo stagno delle ninfe, armonia verde" ha realizzato Monet?
  8. Monet ha realizzato diverse versioni del dipinto "Lo stagno delle ninfe, armonia verde".

  9. Dove sono esposte alcune opere della serie delle ninfee di Monet?
  10. Alcune opere della serie delle ninfee di Monet sono esposte al Musée de l'Orangerie di Parigi, al Metropolitan Museum of Art di New York, al Museum of Fine Arts di Boston, alla National Gallery di Londra, alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, ecc...

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