Concetti Chiave
- Monet's "Femmes au jardin" is an early example of plein air painting, marking a shift towards Impressionism before the term was coined.
- The painting depicts three women and a gardener, all modeled by Monet's partner, showcasing different outfits and seasonal atmospheres.
- Monet's focus was on capturing light and shadow, with less emphasis on detailed facial features, creating a vibrant play of brightness.
- The painting was initially rejected by the Academy for its unfinished appearance and unconventional use of complementary colors.
- Impressionist techniques aimed to capture natural light and moments, contrasting with the idealized nature of academic painting.
Indice
Il primo quadro di Monet
Il primo quadro di Monet dipinto in “plein air” e del periodo 1866-1867, ha come tema “Femmes au jardin” (= Donne in giardino). Con questo quadro, il pittore è già impressionista, anche se tale termine compare soltanto nel 1872 con l’opera “Impression soleil levant”.
Tecnica e composizione
Il dipinto rappresenta tre donne in un giardino, insieme ad un giardiniere, seminascosto da un mazzo di fiori. Si tratta di una scena della vita corrente; tuttavia per tutto il lavoro l’unica modella è la compagna dell’artista, e poi moglie, il cui ritratto viene declinato in tre modi diversi, con tre abiti diversi e anche per l’uomo Il pittore non cerca di realizzare un ritratto di gruppo all’aria aperta, ma di rappresentare un’atmosfera primaverile o estiva. Per questo motivo, la luce del sole inonda la scena. La tecnica compositiva consiste nel posizionare dei personaggi dagli abiti molto chiari in un viale di sabbia bianca su di uno sfondo di vegetazione. Il cielo in parte coperto da nuvole appare molto in alto alto tra il fogliame, anche se la luce proviene da destra come ci indica l’ombra proiettata sul piccolo viale. Questo lavoro sull’ombra e sulla luce è l’unico obiettivo di Manet. La funzione dei personaggi è di animare la composizione e di captare la luce abbagliante perfettamente resa allo spettatore attraverso i vestiti bianchi su cui si disegnano delle ombre. I visi non interessano Monet: infatti essi sono ridotti a dei semplici abbozzi perché dipinti in modo schematico e sommario. Inoltre le figure mostrano una certa rigidezza e sembra proprio che il pittore non sia riuscito a trasformare la posa dei modelli in un gesto spontaneo-.
Reazione dell'Accademia
Da segnalare che nel 1866 la scelta dell’artista non piacque alla giuria dell’Accademia che considerò il dipinto non finito e quindi percepito come un atto di provocazione dato che l’artista aveva adoperato una tecnica nuova. Infatti, la tecnica utilizzata da Manet e da tutti gli impressionisti si opponeva a quella tradizionale che una giuria di esperti notò subito. La tecnica classica consisteva nel passare sulla tela un fondo bianco o scuro per poi far apparire, successivamente, la composizione tramite strati successivi. Per questo motivo si rendevano necessarie diverse sedute in laboratorio per sovrapporre i diversi strati. La giuria dell’Accademia si attendeva di vedere un dipinto eseguito con tale tecnica. Invece gli impressionisti ricorrono alla giustapposizione di colori complementari (esempio: blu, arancio, rosso e verde) per produrre il massimo contrasto e accentuare la luminosità dell’insieme. Tale tecnica era fortemente sconsigliata dalle regole accademiche per i colori non dovevano aggredire l’osservatore, ma restare discreti. Nel dipinto di Manet, questo non succede perché i fiori rossi sono associati al fogliame verde.
Differenze con la pittura accademica
In via generale, gli impressionisti dipingono sul motivo scelto per poter cogliere rapidamente un effetto prodotto in natura in cui la luce del sole costituisce l’elemento visivo essenziale. Lo studio può essere continuato al chiuso, nel laboratorio dell’artista, ma è sempre necessario conservare l’impressione iniziale. Contrariamente alla pittura accademica che cerca sempre di idealizzare la natura, l’Impressionismo la vuole rispettare e trasmettere una percezione naturale colta in un momento preciso della giornata. Poca importa che le pennellate siano visibili e che certe forme restino incompiute purché l’impressione colta in quel momento possa essere riportata sulla tela. Per capire tutto ciò nel 1867, occorreva una cultura e una sensibilità artistica superiore alla media; invece l’obiettivo perseguito dagli Impressionisti sfuggiva alla maggior parte degli osservatori e dei critici d’arte. Soltanto Emile Zola costituirà un’eccezione confessando la sua ammirazione per il dipinto di Manet, “Femmes au jardin”. L’opera, una tela su olio, ha una dimensione che fino ad allora era riservata ai quadri con tema storico ed è esposta al Musée d’Orsay di Parigi.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale del quadro "Femmes au jardin" di Claude Monet?
- Come Monet ha rappresentato la luce e l'ombra nel dipinto?
- Perché la giuria dell'Accademia non apprezzò il dipinto nel 1866?
- Qual è la differenza tra la tecnica impressionista e quella classica?
- Qual era l'obiettivo degli impressionisti rispetto alla pittura accademica?
Il tema principale del quadro è una scena di vita quotidiana che rappresenta tre donne in un giardino insieme a un giardiniere, con un focus sull'atmosfera primaverile o estiva e l'uso della luce solare.
Monet ha utilizzato la luce del sole per inondare la scena, posizionando personaggi con abiti chiari su un viale di sabbia bianca, creando ombre sui vestiti bianchi per catturare la luce abbagliante.
La giuria considerò il dipinto non finito e provocatorio perché Monet utilizzò una tecnica nuova, opposta a quella tradizionale, che non seguiva le regole accademiche.
La tecnica impressionista si basa sulla giustapposizione di colori complementari per accentuare la luminosità, mentre la tecnica classica utilizza strati successivi su un fondo bianco o scuro.
Gli impressionisti miravano a rispettare e trasmettere una percezione naturale colta in un momento preciso, a differenza della pittura accademica che idealizzava la natura.