Rosabianca 88
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Concetti Chiave

  • L'astrattismo è un movimento artistico che rompe con la realtà, non rappresentando oggetti fisici riconoscibili.
  • Nel XX secolo, l'astrattismo si è contrapposto al figurativismo e al realismo, con un percorso di affermazione complesso.
  • La definizione di arte astratta è in continua evoluzione, con critici come Alfred Barr che l'hanno usata per classificare vari movimenti artistici.
  • Il cubismo, pur decostruendo la forma, non ha raggiunto il completo astrattismo, con Picasso che ha resistito alla pura astrazione.
  • Alcuni artisti delle avanguardie hanno scelto di distaccarsi dalla figurazione, esplorando nuovi modi di concepire l'immagine.

Moma

Con “astrattismo” invece intendiamo quella serie di esperienze e movimenti che ha rotto totalmente ogni legame con la realtà: è una forma d’arte non rappresentativa e non mostra quindi alcun oggetto fisico riconoscibile in quanto tale. Lungo il corso del ventesimo secolo l’astrattismo inteso come assenza totale dell’immagine è diventato l’opposto del figurativismo e di ogni forma di realismo.

Il percorso di affermazione di questo concetto è stato tortuoso, e gli artisti che hanno lavorato con l’astrazione non sempre hanno superato totalmente l’immagine. Possiamo classificare come “figurazione” tutti quei lavori con una minima presenza di figura residua, come in alcune tele di Joan Miró (1893 –1983), o nei primi lavori del pittore americano Mark Rothko (1903 – 1970).

La definizione di arte astratta, come tutti i termini e le classificazioni utilizzate nel campo dell’arte, non è sempre stata così netta ed è in costante ridefinizione: alcuni critici e storici come l’americano Alfred Barr, che fu il primo curatore del Moma di New York, incaricato di impostare quel modello di classificazione del “moderno” che il museo voleva esprimere, impiegò il termine “Astrattismo” come una categoria più ampia che comprendeva svariati esiti delle ricerche artistiche delle avanguardie, tra cui il cubismo, che seppure aveva decostruito radicalmente la forma nei suoi due periodi sperimentali, dell’analitico e del sintetico, non raggiunse un compiuto astrattismo. Pablo Picasso, padre del cubismo, anzi si oppose a tale definizione e quando capì che il suo lavoro stava sfiorando la pura astrazione, cambiò totalmente stile espressivo tornando ad una più riconoscibile figurazione. Picasso dichiarò più volte infatti che per lui la vera sfida, la vera battaglia, era ancora da ricercarsi all’interno del visibile, del reale, con il quale il pittore doveva continuamente confrontarsi. Non tutti gli artisti delle avanguardie però condividevano con Picasso la necessità della figura. Ed è così che vari autori più o meno contemporaneamente agli inizi del XX sec. sentirono l’urgenza di distaccarsi da essa, tratteggiando i profili di un’esperienza diversa di intendere l’immagine.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la definizione di astrattismo nell'arte?
  2. L'astrattismo è una forma d'arte non rappresentativa che rompe ogni legame con la realtà, non mostrando oggetti fisici riconoscibili.

  3. Come si è evoluto il concetto di astrattismo nel ventesimo secolo?
  4. L'astrattismo è diventato l'opposto del figurativismo e del realismo, con un percorso di affermazione tortuoso, e non sempre gli artisti hanno superato totalmente l'immagine.

  5. Qual è stato il ruolo di Alfred Barr nel contesto dell'arte astratta?
  6. Alfred Barr, primo curatore del Moma di New York, ha utilizzato il termine "Astrattismo" come una categoria ampia per classificare vari esiti delle avanguardie, inclusi movimenti come il cubismo.

Domande e risposte