Concetti Chiave
- "Colazione sull’erba" di Manet ritrae un picnic, mettendo in luce l'ipocrisia borghese verso la nudità non mitologica, e presenta una tecnica innovativa con contrasti cromatici e bidimensionalità.
- "Olympia" del 1863 raffigura una prostituta, provocando scandalo per il suo soggetto moderno e le tecniche cromatiche, ma ricevendo il sostegno di giovani artisti e letterati.
- Nel "Ritratto di Emile Zola", Manet include dettagli autobiografici e riferimenti a stampe giapponesi, riflettendo l'influenza dell'arte giapponese priva di prospettiva e sfumature.
- "Bar delle Follies-Bergere" esplora un caffè moderno con illuminazione elettrica, focalizzandosi sulla barista Suzanne, il suo riflesso nello specchio e l'atmosfera malinconica.
- Le opere di Manet spesso sfidano le convenzioni sociali e artistiche del tempo, combinando riferimenti alla tradizione con tecniche innovative e soggetti moderni.
Indice
Un picnic sugli isolotti
Mostra un picnic sugli isolotti della Senna, quest’opera non venne compresa, sembra una provocazione per la nudità delle donna e quindi non traspare il vero tema di quotidianità, questo mette in evidenza l’ipocrisia borghese che rendeva la nudità accettabile sono se il tema fosse mitologico e non realistico. Il quadro è ricco di riferimenti alla tradizione pittorica:
• “Giudizio di Paride”, Raffaello
• “Concerto campestre”, Tiziano e Giorgione
• Natura morta con il cibo sulla sinistra in basso
Tecnica e scandalo
La tecnica creò ancora più scandalo: non c’è infatti un disegno bensì un contrasto cromatico tra luce e ombra [come tra la carnagione della donna e giacca nera dell’uomo], la pennellata è dinamica come se fosse solo una bozza, e infine tende alla bidimensionalità per rispettare la percezione visiva [gesto donna in secondo piano sembra allungare la mano verso l’uomo in primo piano].
Prostituzione e tradizione
Quadro realizzato nel 1863, quindi nello stesso anno della colazione sull’erba e infatti la modella sembra uguale, la protagonista è una prostituta come si capisce da:
• Nome, Olympia era infatti il nome d’arte di Escort professioniste
• Bouquet di fiori può essere un omaggio di un suo cliente
• Laccio nero al collo era un simbolo della professione
Il nudo femminile ricorda la Venere ma più moderna, appartenente infatti alla classe delle prostitute, tutto però sempre nel rispetto della tradizione, con riferimenti a “Venere di Urbino” di Tiziano e “Maya desnuda” di Goya. Fu uno scandalo al Salon del 1865, i borghesi persero contegno e cercarono di distruggere l’opera con i loro bastoni, sia contro il soggetto che la tecnica: non c’è un disegno, usa solo contrasti cromatici. Alcuni giovani pittori sembrano comprendere il suo modello e anche letterati del calibro di Zola o Boudelaire lo difesero pubblicamente.
Difesa e dettagli autobiografici
Gli dedica un ritratto dopo questo gesto di difesa pubblica, inserisce dettagli autobiografici per far comprendere l’origine e lo stile: libro azzurro e bacheca con stampe, tra cui “Olympia” e “Trionfo di Bacco” di Velzquez, ma anche stampe giapponesi dell’illustratore Utagawa Kuniaki III. Con l’apertura dei confini del Giappone, in Europa si diffonde un profondo interesse nei confronti di questa cultura e arte, le stampe in particolare erano caratterizzate da: assenza prospettiva e quindi bidimensionalità, assenza sfumature, costruzione asimmetriche.
Caffè concerto e modernità
Tema in un caffè concerto, in particolare si sofferma sull’angolo bar e sulla barista Suzanne, questo locale era moderno per il tempo in quanto fu il primo locale con illuminazione elettrica. In primo piano vediamo il bancone dove si appoggia Suzanne con ai lati bottiglie di Champagne e birre di importazione britannica come Bass, lei è vestita secondo le mode del tempo ma il suo sguardo è solitario e malinconico dentro i ritmi di questa massa moderna. Lei è dipinta nel riflesso dello specchio alle sue spalle, è quindi un’intuizione ottica con proiezione speculare di ciò che si vede, otticamente non è perfetto ma si può intendere come una licenza artistica.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale di "Colazione sull’erba" di Manet?
- Perché "Olympia" di Manet fu considerata scandalosa al Salon del 1865?
- Quali elementi autobiografici sono presenti nel "Ritratto di Emile Zola"?
- Cosa rendeva il "Bar delle Follies-Bergere" un locale moderno per l'epoca?
- Come viene rappresentata la barista Suzanne nel "Bar delle Follies-Bergere"?
Il tema principale è la quotidianità, ma l'opera fu vista come una provocazione per la nudità della donna, evidenziando l'ipocrisia borghese che accettava la nudità solo in contesti mitologici.
"Olympia" fu scandalosa per il suo soggetto, una prostituta, e per la tecnica usata, priva di disegno e basata su contrasti cromatici, che sfidava le convenzioni artistiche dell'epoca.
Il ritratto include dettagli come un libro azzurro e una bacheca con stampe, tra cui "Olympia" e opere giapponesi, riflettendo l'interesse di Zola per l'arte e la cultura giapponese.
Il "Bar delle Follies-Bergere" era moderno perché fu il primo locale con illuminazione elettrica, e l'opera di Manet cattura questo ambiente moderno attraverso il riflesso nello specchio.
Suzanne è rappresentata con uno sguardo solitario e malinconico, riflessa nello specchio alle sue spalle, un'intuizione ottica che offre una proiezione speculare della scena.