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Concetti Chiave

  • Juliana Notari's "Diva" is a provocative land art piece featuring a large red vulva sculpture in Pernambuco, Brazil, symbolizing feminist themes.
  • The creation of "Diva" was a collaborative effort involving 40 people over 11 months, highlighting the precision and dedication behind the artwork.
  • The artwork has sparked significant debate in Brazil, being seen as both an emblem of modernity and a controversial piece due to its feminist message.
  • "Diva" serves as a symbolic protest against violence towards women and aligns with the rising feminist movements across Latin America.
  • Notari's work explores the intersection of gender issues and environmental exploitation, challenging patriarchal structures in society.

Juliana Notari - Diva

Juliana Notari, una studiosa e un’artista sperimentale, la cui ricerca visiva ha attraversato diversi media, incluse performance, installazioni e fotografie, impegnandosi in una ricerca profondamente relazionale e biografica. Ha ottenuto grande successo e allo stesso tempo provocato scalpore con la sua ‘’Diva’’, opera che raffigura un’enorme vulva rossa di 33 metri di altezza per 16 di larghezza e 6 di profondità, e che spicca dallo scorso 31 dicembre sopra una collinetta di Usina de Arte, un parco di scultura all’aperto nei pressi della cittadina di Água Preta, nello stato di Pernambuco.
Un grande intervento di Land Art (una forma d'arte contemporanea caratterizzata dall'intervento diretto dell'artista sul territorio naturale, specie negli spazi incontaminati come deserti, laghi salati, praterie, ecc.), che ha richiesto il lavoro di una quarantina di persone in 11 mesi (la vulva è stata infatti modellata a mano, senza l’utilizzo degli escavatori: l’artista ha spiegato che coi mezzi meccanici non era possibile ottenere il grado di precisione voluto), e che consiste in uno scavo nella terra ricoperto di cemento e di resina. Non è la prima volta che Juliana Notari trae ispirazione dal corpo femminile per portare avanti la propria visione dell’arte e del mondo. Diva, in questo senso, può intendersi come un’ennesima tappa di un lungo percorso pluriennale. Ha fatto discutere l’intero Brasile. Una scultura femminista amata e al tempo stesso detestata, considerata da alcuni «emblema di modernità» e da altri un’oscenità da cancellare definitivamente. Inoltre è un’opera che acquista un significato davvero particolare in un Brasile dove la presidenza di Bolsonaro rende sessismo e misoginia problemi molto sentiti. Però oltre ai numerosi commenti che hanno espresso negatività e disappunto per la scultura, ve ne sono stati altrettanti che hanno manifestato grande approvazione. È una vagina che in realtà è una ferita sanguinante. Un urlo di rabbia per fermare la violenza contro le donne. Ma anche una dichiarazione di lotta, proprio nel momento in cui il movimento femminista ha ripreso vigore in tutta l’America latina.

Forte della recente depenalizzazione dell’aborto in Argentina, primo grande Paese del subcontinente americano, l’«ola verde» (colore simbolo del femminismo) torna ad alzare la testa e a reclamare rispetto e diritti per le donne. Dalla Colombia al Costa Rica sono riprese le rivendicazioni. E in Brasile, da sempre culla di una cultura provocatoria e dirompente, si parte da qui: una vagina rossa, che sembra un urlo. Notari usa l’arte per dialogare su problematiche di genere viste da una prospettiva femminile, e ad una visione del mondo che indaga il rapporto tra natura e cultura nella nostra società. Le due battaglie, ossia la fine dell'oppressione femminile e dello sfruttamento ambientale, sono interconnesse, entrambe rivolte verso una struttura patriarcale che ha portato (e porta tuttora) a un uso del potere distruttivo. L’idea dell’autrice è che la cosa non finisca lì. Che la vagina non resti solo una ferita sul verde della collina brasiliana. E che nessuno si giri dall’altra parte, o si cavi gli occhi, per evitare di aprire il dialogo che la Diva impone. In quel campo e in qualsiasi altra posto del mondo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'opera più discussa di Juliana Notari e perché ha suscitato tanto scalpore?
  2. L'opera più discussa di Juliana Notari è "Diva", una scultura di una vulva rossa di grandi dimensioni, che ha suscitato scalpore per il suo significato femminista e provocatorio, in un contesto sociale come quello brasiliano segnato da sessismo e misoginia.

  3. Come è stata realizzata l'opera "Diva" e quanto tempo ha richiesto?
  4. "Diva" è stata realizzata come un intervento di Land Art, modellata a mano senza l'uso di escavatori per ottenere precisione, coinvolgendo una quarantina di persone e richiedendo 11 mesi di lavoro.

  5. Qual è il significato simbolico della scultura "Diva" secondo l'artista?
  6. La scultura "Diva" simboleggia una ferita sanguinante e un urlo di rabbia contro la violenza sulle donne, rappresentando una dichiarazione di lotta femminista e un invito al dialogo su problematiche di genere.

  7. In che modo l'opera "Diva" si inserisce nel contesto del movimento femminista in America Latina?
  8. "Diva" si inserisce nel contesto del movimento femminista in America Latina come simbolo di resistenza e rivendicazione di diritti, in un momento in cui il movimento ha ripreso vigore, sostenuto anche dalla recente depenalizzazione dell'aborto in Argentina.

  9. Quali sono le due battaglie interconnesse che Juliana Notari esplora attraverso la sua arte?
  10. Juliana Notari esplora attraverso la sua arte le battaglie interconnesse della fine dell'oppressione femminile e dello sfruttamento ambientale, entrambe rivolte contro una struttura patriarcale distruttiva.

Domande e risposte