chiara009
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Concetti Chiave

  • Manet, often regarded as the father of Impressionism, focused on studying works of past and contemporary masters, emphasizing color as a new form of language.
  • His artistic approach, inspired by Courbet, depicted contemporary reality with an original style, often causing scandal due to unconventional subjects and techniques.
  • "Olympia," painted in 1863, is a notable work displayed at the Musée d'Orsay, drawing inspiration from Goya and Renaissance Venuses.
  • The painting portrays Victorine Meurant, a confident woman, as a nude prostitute, challenging traditional depictions of divine figures and reflecting social realism.
  • Manet's use of linear contours and contrasting colors in "Olympia" emphasizes bidimensionality, critiquing bourgeois morals and decorum.

Indice

  1. Manet e l'arte dei maestri
  2. Olympia e il suo significato
  3. Rappresentazione e scandalo

Manet e l'arte dei maestri

Manet, padre dell'impressionismo (anche se rifiuterà sempre l'impressionismo), aveva deciso di approfondire lo studio diretto delle opere dei grandi maestri antichi e contemporanei a causa del rinnovamento dell'arte che doveva effettuarsi all'interno della tradizione. I suoi interessi erano rivolti principalmente ai pittori che avevano fatto del “colore” una nuova forma di linguaggio: Giorgione e Tiziano, i maestri del 600 olandesi, Velazquez e Goya, Delacroix.

In linea con la politica di Corbet, Manet si ispirò alla realtà contemporanea raffigurandola attraverso un linguaggio originale che destò scandalo: i soggetti erano inaccettabili, imperfetta era la tecnica da lui usata per via dell'assenza di volume, di prospettiva e di chiaroscuro, sostituito da campiture piatte di colori resi squillanti dalle tonalità fredde e calde.

Olympia e il suo significato

Olympia è un opera di Manet dipinta nel 1863. È un olio su tela ed è esposto al Museo d'Orsay.

Ci ricorda la Maya Desnuda per la condizione della donna e la sua nudità, e ci ricorda Goya sia in modo diretto, cioè si ispira a Goya , sia in modo indiretto, perché ha viaggiato tanto per l'Europa e quindi dietro questo dipinto si cela il ricordo delle Veneri rinascimentali di Giorgione e Tiziano.

Rappresentazione e scandalo

In questo dipinto Manet rappresenta una donna reale, rappresenta Victorine Meurant, donna sicura di sé che ha lo sguardo impudico (diretto verso lo spettatore) molto lontano da quello di una dea; infatti Manet rappresenta una prostituta, la rappresenta nuda, e lei non si vergogna della sua nudità, dunque la rappresenta con realismo.

Lei è una donna ricca di gioielli, ha un servo che le porta un mazzo di fiori che sicuramente saranno da parte di uno dei suoi ultimi amanti e Manet la chiama Olympia proprio perché era un nome diffuso tra le prostitute. Quindi c'è un capovolgimento della figura aulica da cui siamo partiti perché se le veneri rinascimentali sono delle dee, se la donna di goya era si l'amante ed era una donna reale, qui non solo è una donna reale, ma è una donna umile, che fa un mestiere discutibile come quello della prostituta. E' un soggetto destinato a fare scandalo perché la posizione della donna è giocata sulla tradizione, in quanto nella tradizione venivano raffigurate sdraiate le veneri divinizzate, invece lui usa la stessa posa per rappresentare una prostituta.

Il corpo della donna è lineare, i suoi contorni sono lineari, e questo biancore della pelle in contrapposizione allo sfondo scuro insieme alla stesura del colore dà un effetto di bidimensionalità.

Questo dipinto è, in tal senso, un intendimento di denuncia del perbenismo e della morale borghese.

Domande da interrogazione

  1. Chi era Manet e quale era il suo approccio all'arte?
  2. Manet era considerato il padre dell'impressionismo, anche se rifiutava questa etichetta. Approfondì lo studio delle opere dei grandi maestri per rinnovare l'arte all'interno della tradizione, ispirandosi a pittori che usavano il colore come nuovo linguaggio.

  3. Quali sono le caratteristiche principali del dipinto "Olympia" di Manet?
  4. "Olympia" è un olio su tela del 1863, esposto al Museo d'Orsay. Rappresenta una donna reale, Victorine Meurant, con uno sguardo impudico. La donna è nuda, ricca di gioielli, e accompagnata da un servo. Manet la chiama Olympia, un nome comune tra le prostitute, e la rappresenta con realismo, sfidando la tradizione.

  5. In che modo "Olympia" si collega alla tradizione artistica e perché è considerato scandaloso?
  6. "Olympia" si collega alla tradizione artistica attraverso la posa della donna, simile a quella delle veneri divinizzate, ma rappresenta una prostituta, capovolgendo la figura aulica. Questo contrasto con la tradizione e la rappresentazione realistica di una donna umile hanno destato scandalo.

  7. Qual è l'intento di Manet con il dipinto "Olympia"?
  8. L'intento di Manet con "Olympia" è di denunciare il perbenismo e la morale borghese. La bidimensionalità del corpo della donna e il contrasto tra il biancore della pelle e lo sfondo scuro accentuano questo messaggio di critica sociale.

Domande e risposte