Concetti Chiave
- Gustav Klimt, nato a Vienna nel 1862, è noto per la sua abilità pittorica e per aver fondato la "Vienna Secession", un movimento artistico critico verso l'arte accademica dell'epoca.
- Klimt si è formato alla Scuola di Arti Decorative di Vienna, sviluppando uno stile unico che combina elementi dell'Art Nouveau con influenze bizantine e un uso distintivo dell'oro.
- "Giuditta I" di Klimt rappresenta una giovane ebrea biblica con un collare d'oro, simbolo di eroismo ed erotismo, utilizzando l'oro per creare effetti di tridimensionalità e realismo.
- In "Il Bacio", Klimt raffigura un momento intimo tra due giovani in un giardino stilizzato, utilizzando contrasti tra colori scuri e luminosi per evidenziare le differenze tra i sessi.
- L'uso della foglia d'oro nei dipinti di Klimt, come visto in "Il Bacio", è fortemente influenzato dai mosaici bizantini di Ravenna, conferendo alle opere un carattere iconico del periodo della "Secessione".
All’interno di questo appunto vengono descritte alcune opere dell’artista Gustav Klimt. Di seguito sono riportate tutta una serie di informazioni che riguardano chi è Gustav Klimt, qual è stata la sua formazione e nello specifico vengono riportate due opere molto significative appartenenti alla sua produzione ovvero “Giuditta I” e “Il Bacio”, riportandone le caratteristiche peculiari.
Indice
Formazione e carriera iniziale
Gustav Klimt è nato il 14 luglio del 1862 a Vienna. Viene ricordato per essere stato un pittore di estrema bravura ma è stato anche il promotore della scuola di pittura conosciuta come “Vienna Sezession”.
Gustav Klimt ha cominciato a formarsi presso la Scuola di Arti Decorative con sede a Vienna. Intorno alla fine del 1800, l’artista decide di portare avanti in autonomia la sua passione aprendo uno studio specializzato nella realizzazione di affreschi eseguiti sui muri. Inizialmente i lavori che riusciva a creare, avevano la tipica pittura utilizzata durante la fine del IXX secolo. Pian piano con il passare degli anni, Klimt ha ampliato le sue conoscenze pittoriche fino a che decide di fondare una scuola conosciuta come “Vienna Sezession” composto da diversi artisti, i quali esprimevano il loro dissenso nei confronti dell’arte che veniva impartita nelle accademie in cui si favoriva uno stile molto somigliante a quello utilizzato nell’Art Nouveau.
Opere murali e controversie
Successivamente Gustav Klimt inizia a dipingere alcune pitture sui muri, i cosiddetti murales, in alcune aule dell’Università di Vienna che però suscitano diversi malcontenti a causa della simbologia molto sensuale che veniva percepita. A causa di ciò queste sue opere sono state rifiutate. Intorno agli inizi del 1900, Klimt ha realizzato altri due murales intitolati “Fregio di Beethoven” e “murales” direttamente all’interno della stanza da pranzo degli Stoclet a Bruxelles. Queste opere presentano delle linee molto dritte e nette e la particolarità stava nella presenza del color oro.
Klimt realizzò diverse opere di grande successo nel corso della sua vita che vengono ricordati tutt’oggi. Nel 1918, durante la Seconda guerra mondiale, diversi dei suoi dipinti sono andati persi, altri sono stati presi dai nazisti e inseriti nella Galleria di Vienna. Infine, Gustav Klimt è morto il 6 febbraio del 1918 sempre a Vienna.
Giuditta I: simbolismo e oro
Questo è un dipinto dell’artista Gustav Klimt molto significativo in quanto quest’opera segna l’inizio di un lungo periodo ricco di successi. In seguito ai suoi diversi viaggi fatti in Italia, Klimt entra a contatto con l’arte pittorica dei mosaici. Egli visitò i mosaici bizantini e proprio in quel contesto scopre i diversi colori che possono essere utilizzati per arricchire i suoi dipinti, tra cui l’oro. Proprio l’opera “Giuditta I” rappresenta il dipinto in cui emerge in modo incalzante la presenza dell’oro. In questo dipinto è stata rappresentata una donna il cui corpo riesce a mescolarsi con il colore del proprio vestito. Tutta la sua figura è resa dall’artista molto realistica grazie ai gioielli e il color oro.
L’episodio che viene rappresentato dall’artista viene ricavato dalla Bibbia: Giuditta è una giovane ragazza ebrea che abita a Betania, in Palestina, ed è preoccupata per l’avanzata dell’esercito nemico guidato da Oloferne per volontà di Nabucodonosor. La ragazza progetta un piano per salvare la situazione: finge di concedersi al comandante, lo fa ubriacare e nella tenda lo decapita aiutata da una serva e poi appende la testa alle mura della città. Si mostra quindi una femme fatale, le cui azioni evidenziano un eroismo che diventa erotismo, che viene maggiormente esaltato dalla presenza del collare d’oro impreziosito da pietre preziose. Gustav Klimt, infatti, mette in scena anche la testa dell’uomo sui cui la forza femminile domina. I caratteri che contraddistinguono il dipinto sono diversi: gli esseri umani presenti nel dipinto sono realistici; gli elementi decorativi diventano bidimensionali per la foglia d’oro con un’astrazione del dato naturale tipica dell’art nouveau; la presenza del collare indossato dalla giovane Giuditta che si integra con lo sfondo, dando l’illusione che sia stata lei ad essere decapitata.
Il Bacio: intimità e simbolismo
Questa è un’altra opera dell’artista Gustav Klimt, il quale rappresenta in questo dipinto due giovani intenti ad abbracciarsi in un luogo non molto definito. I due vengono rappresentati vicini, l’uomo con le sue mani cerca di accarezzare il volto della donna abbassandosi verso di lei, la quale nel frattempo si appoggia sulla spalla dell’uomo. I due giovani si trovano ad esprimere un momento intimo, sottolineato anche dalle gote rosse della donna. La scena è impreziosita da fiori che ornano i capelli della donna e ghirlande d’edera sulla testa dell’uomo. In realtà il bacio vero e proprio non avviene, lui infatti la stringe in maniera violenta mentre lei è più passionale poggiando una mano dietro al collo. I due personaggi si trovano al limite di un giardino che sembra confondersi nei loro vestiti floreali, il tutto è un quadretto perfetto in cui mostra le differenze tra uomo e donna: lui è segnato da forme metriche e colori scuri, lei invece da forme curve e colori luminosi.
Il Bacio di Gustav Klimt è un dipinto molto noto e rappresenta un simbolo del periodo definito come “Secessione”. Il fondo in foglia d’oro fu ispirato all’artista viennese dalle tessere dei mosaici bizantini di Ravenna.
Domande da interrogazione
- Chi era Gustav Klimt e quale fu il suo contributo all'arte?
- Qual è stata la formazione artistica di Gustav Klimt?
- Quali sono le caratteristiche principali dell'opera "Giuditta I" di Klimt?
- Cosa rappresenta l'opera "Il Bacio" di Gustav Klimt?
- Quali influenze artistiche si notano nelle opere di Klimt?
Gustav Klimt era un pittore austriaco nato a Vienna nel 1862, noto per la sua bravura e per essere stato il promotore della "Vienna Sezession", un movimento artistico che esprimeva dissenso verso l'arte accademica tradizionale.
Klimt si formò presso la Scuola di Arti Decorative di Vienna e successivamente aprì uno studio per affreschi. Fondò la "Vienna Sezession" per promuovere uno stile artistico innovativo, influenzato dall'Art Nouveau.
"Giuditta I" è caratterizzata dall'uso dell'oro e rappresenta una donna il cui corpo si fonde con il vestito. L'opera esalta l'eroismo e l'erotismo della protagonista biblica, con elementi decorativi bidimensionali tipici dell'Art Nouveau.
"Il Bacio" raffigura due giovani in un abbraccio intimo, con elementi floreali che ornano la scena. Il dipinto è noto per il suo uso del fondo in foglia d'oro, ispirato ai mosaici bizantini, e simboleggia il periodo della "Secessione".
Le opere di Klimt mostrano influenze dai mosaici bizantini, evidenti nell'uso dell'oro, e dall'Art Nouveau, con decorazioni bidimensionali e un'astrazione del dato naturale.