Concetti Chiave
- La secessione Viennese nasce nel 1897 come un movimento artistico che rifiuta l'accademia e il classicismo, con Gustav Klimt come figura centrale.
- Klimt integra elementi simbolici e allegorici nella sua arte, esplorando temi come il rapporto tra amore e morte, con un focus sul femminino.
- L'uso di linee sinuose e l'influenza dei mosaici bizantini caratterizzano il suo stile, noto per l'uso dell'oro e l'iperrealismo dei corpi.
- Nel dipinto "Giuditta", Klimt rappresenta il potere seduttivo della donna, utilizzando simboli d'oro e una composizione che evoca i mosaici.
- "Il bacio" è un capolavoro che esalta l'amore e la superiorità della donna, con figure tridimensionali su uno sfondo bidimensionale d'oro.
Indice
La nascita della Secessione viennese
La secessione Viennese è il più importante fenomeno artistico nell’intera storia dell’arte austriaca. Gli artisti si staccano dall’accademia, dal classicismo e dalla scuola delle belle arti. Questo scorcio di secolo è per il cuore dell’impero asburgico un’età di fervore culturale ancora più intenso. Da questo raggruppamento di stimoli, con un processo di separazione dalla tradizione accademica e conservatrice, nasce nel 1897 l’esperienza della Secessione viennese. Il protagonista indiscusso è un giovane pittore viennese, Gustav Klimt. Nel 1886 inizia a staccarsi dal linguaggio accademico facendo una scelta che egli pagherà cara poiché le sue opere saranno spesso soggetto della critica dal pubblico borghese.
L'arte simbolica di Gustav Klimt
La sua pittura mantiene negli anni alcuni caratteri di fondo costanti: il ricorso a una miriade di elementi simbolici; il gusto della rivisitazione dell’universo artistico classico ed ebraico - cristiano in termini allegorici e con forti accenti psicologici; il rapporto fra éros e thanatos, amore e morte, incentrata sul femminino. Il suo stile privilegia una linea morbida, elegante, sinuosa, una definizione quasi fotografica e iperrealistica dei corpi ad elaborazioni bidimensionali incrostate di colori e oro; si orienta verso il recupero della concezione dei mosaici romano-cristiani e bizantini.
Giuditta: simbolo di seduzione e potere
Giuditta: La donna è l’ossessione di Klimt attraverso gli anni, nei suoi dipinti la donna occupa la maggior parte del quadro. Una delle opere più inquietanti dell’artista viennese, è la prima versione della Giuditta ispirata a una rilettura in chiave freudiana dell’eroina biblica. La sua città natale venne assediata da un esercito capeggiato dal generale Oloferne. Giuditta andò nel suo accampamento, lo sedusse e durante la notte gli tagliò la testa. Vediamo qui il potere della donna rispetto all’uomo, la superiorità è grazie all’eros, alla seduzione. Giuditta diviene il simbolo del terrificante potere di seduzione che la donna, esercita sull’uomo: il desiderio che il suo corpo armonioso ispira è l’eros che il suo sguardo ammaliante e le sue labbra possono divenire una trappola di morte. Questo è ciò che Klimt manifesta nell’immagine della vedova ebrea in una notte in cui brillano d’oro le palme d’Israele rappresentata con veli semitrasparenti ricamati in oro che la copre con elementi circolari e favolosi gioielli esaltano un corpo sensuale, il tutto prepara all’orrore della testa mozzata di Oloferne, appena visibile nell’angolo in basso a destra. Il volto, le mani, i piedi, sono sempre tridimensionali. Ciò che sta dietro sembra quasi un mosaico, stilizzato. L’utilizzo dell’oro è una delle caratteristiche proprie dell’arte di Klimt, come l’utilizzo della foglia d’oro ecc.. questo avvenne dopo il suo viaggio a Ravenna e dopo aver visto nell’arte Bizantina i mosaici bizantini se ne innamora e li utilizza nella sua arte, questo periodo è nominato periodo aureo. Il corpo della donna non ha contorno, è sfumato.
Il bacio: un inno all'amore
Il bacio: Uno dei più intensi inni all’amore è un’altra famosissima opera: il bacio, realizzata nel 1907. Abbiamo il fondo in oro, la figura dell’uomo ha poca importanza perché non lo si vede nel volto, evidenziando sempre la superiorità della donna. Le due figure sono in ginocchio, su un prato, questo non è altro che l’aspetto terreno. Abbiamo qui le figure tridimensionali mentre il tutto è bidimensionale. Le vesti sono caratterizzate da simboli che sono diversi dai 2 vestiti evidenziando la differenza tra i 2 sensi. Alla base di tutto c’è il concetto della femme fatale, l’idea di un eros, dove amore e morte sono uniti.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato della Secessione Viennese nell'arte austriaca?
- Chi è il protagonista principale della Secessione Viennese e quale fu la sua scelta artistica?
- Quali sono i temi ricorrenti nelle opere di Gustav Klimt?
- Come viene rappresentata la figura femminile nell'opera "Giuditta" di Klimt?
- Qual è il significato dell'opera "Il bacio" di Klimt?
La Secessione Viennese rappresenta il più importante fenomeno artistico nella storia dell'arte austriaca, segnando una rottura con l'accademismo e il classicismo tradizionale.
Gustav Klimt è il protagonista principale, che si distaccò dal linguaggio accademico, scelta che gli costò critiche dal pubblico borghese.
I temi ricorrenti includono elementi simbolici, rivisitazioni allegoriche dell'arte classica e religiosa, e il rapporto tra éros e thanatos, con un focus sul femminino.
La figura femminile è rappresentata come simbolo del potere di seduzione, con un corpo sensuale e dettagli in oro, esaltando il potere terrificante della seduzione femminile.
"Il bacio" è un inno all'amore, dove la figura femminile è predominante, e l'opera esplora il concetto di femme fatale, unendo amore e morte.