Concetti Chiave
- Il teatro era un tema centrale per gli impressionisti come Renoir, Manet e Degas, che lo ritraevano come un luogo di svago e status sociale per la borghesia parigina del XIX secolo.
- Renoir, in "La loge", esplora il tema del teatro come vetrina sociale, con un focus su spettatori eleganti piuttosto che sugli artisti sul palcoscenico.
- Manet, con "Bal masqué à l’Opéra", ritrae l'ambiente aristocratico del ballo mascherato, evidenziando le dinamiche sociali e le diverse forme di prostituzione.
- Degas, noto frequentatore dell'Opéra, immortalava in particolare le ballerine e i musicisti, spesso con inquadrature ispirate alle stampe giapponesi, creando un contrasto tra il dettaglio dell'orchestra e le figure appena accennate delle ballerine.
- Opere come "Orchestre de l’Opéra" di Degas mostrano il teatro e l'orchestra, riflettendo la sua abilità nel ritrarre conoscenti e offrendo una visione intima e dettagliata della vita dei musicisti.
Impressionisti – Il tema del teatro
Nella seconda metà del XIX secolo, a Parigi, il teatro era un luogo di svago molto apprezzato dalla borghesia e come tale divenne un tema molto caro agli impressionisti come Renoir, Manet e Degas che erano attratti dalla presenza degli spettatori affacciati ai palchi, dalle ballerine, dagli attori, dalle cantanti e dai musicisti che suonavano sul palcoscenico. Fra le due tele, in tal senso molto significative abbiamo La loge dipinto da Renoir nel 1876 e Bal masqué à l’Opéra, di Manet, del 1873. Il primo, che può essere definito un doppio ritratto, rappresenta una signora elegante (forse una prostituta di alto bordo) e un uomo seduto in un palco, che come di moda a quel tempo, approfittano di una rappresentazione teatrale per mostrarsi e incontrare il bel mondo ci cui fanno parte. Il punto di vista adottato è irreale perché lo spettatore è collocato allo stesso livello del palco, addirittura leggermente più in alto perché il bordo della balaustra è ben visibile in primo piano. L’artista gioca sull’opposizione fra i due personaggi: la giovane donna, molto graziosa e vestita elegantemente con abito bianco a strisce nere posa con lo scopo di essere ammirato. L’oggetto di tutti gli sguardi è lei, collocata proprio al centro della società che frequenta il teatro. Il suo compagno, sta portando il binocolo sul viso ed è impegnato ad osservare altre donne fra il pubblico oppure le ballerine sulla scena Tutto appare evanescente come le rose che la donna porta fra i capelli e sul corsetto. Ci si potrebbe chiedere perché l’artista abbia voluto rappresentare due spettatori e non gli artisti sul palcoscenico: il motivo è evidente e molto sottile perché egli ha voluto far capire come il teatro fosse un’occasione per mettere in mostra davanti a tutti il proprio status sociale. Con la tela Bal masqué à l’Opéra (1874) siamo di nuovo in un ambiente caro all’aristocrazia e alla ricca borghesia, in cui la prostituzione può adottare diverse forme e modi come il travestimento. I sottoscrittori di un abbonamento sono facilmente individuabili dall’abito nero e dal cappello a cilindro. Accanto a loro si individuano delle giovani donne il cui aspetto è nascosto da una maschera o da un largo mantello: il tema del ballo mascherato favoriva gli intrighi galanti ed è per questo che ha ispirato tanti artisti dell’epoca. L’anno successivo Renoir dipinge La première sortie (= La prima uscita) con una giovane donna che, per la prima volta, vive l’emozione di sedersi nel palco di un teatro.La tela rappresenta due belle ragazze che, apparentemente, assistono per la prima ad uno spettacolo. Singole è l’emozione, la curiosità, l’impazienza, la meraviglia e l’attesa della ragazza in primo piano che il pittore ha saputo cogliere e riprodurre con grande maestria. Sembrerebbe quasi che essa sia un po’ spaventata nel vedere tanta luce e una folla così numerosa. Lo spettacolo non è ancora cominciato e la folla è distratta dalla conversazione e dai convenevoli. In basso, degli uomini e delle donne sono seduti intorno ad un tavolino, segno che la scena si svolge all’interno di un café-concert, dove i clienti si recavano per bere e chiacchierare. L’atmosfera è ricca di tonalità color malva a causa dei riflessi dati dalla luce artificiale dell’illuminazione a gaz. Lo spettatore prova la sensazione di essere in un luogo chiuso, pieno di fumo ed è per questo che i contorni non sono ben delineati, dando così anche l’impressione che l’opera non sia compiuta. Questa fu la prima di tutta una serie con lo stesso tema, fra cui Femme en noir à l’Opéra (1880), in cui la donna si sporge a osservare lo spettacolo con un binocolo. Anche Degas, che era un “habitué” dell’Opéra immortala nelle sue tele il mondo del teatro. I modelli più frequenti sono le ballerine e i musicisti, rappresentati con inquadrature che ricordano spesso le stampe giapponesi, molto di moda in quel tempo. Un esempio ci è dato da Orchestre de l’Opéra (1870), con in primo piano il ritratto di un suo amico. Egli ci mostra soltanto parzialmente lo spazio riservato allo spettacolo e agli spettatori perché il soggetto è quello dell’orchestra, spesso invisibile al pubblico. I musicisti sono tutti delle conoscenze del pittore. Il contrasto fra il buco dell’orchestra (chiamato anche fossa) e il palcoscenico è rinforzato dalla differenza con cui tecnicamente sono trattate le due zone: molto dettagliata, la parte centrale del buco costituisce un vero ritratto di gruppo e l’artista dipinge con precisione sia gli strumentalisti che gli strumenti. Invece le ballerine sono appena accennate, eppure tale tema occupa una parte notevole nella produzione artistica di Degas. Infatti, qualche anno più tardi, l’artista si interessò sempre di più di gruppi a sé di ballerine. A questo proposito, è interessante riportare l’annotazione di un critico d’arte del tempo che afferma di non aver più bisogno di recarsi all’Opéra dopo aver visto i pastelli di Dégas che raffigurano delle ballerine.
Domande da interrogazione
- Qual era l'importanza del teatro per gli impressionisti nella Parigi del XIX secolo?
- Quali sono alcune opere significative degli impressionisti che rappresentano il tema del teatro?
- Come viene rappresentato il contrasto sociale nelle opere teatrali degli impressionisti?
- In che modo Degas ha contribuito al tema del teatro nella sua arte?
- Qual è l'effetto dell'illuminazione e dell'atmosfera nei dipinti teatrali impressionisti?
Il teatro era un luogo di svago molto apprezzato dalla borghesia e divenne un tema caro agli impressionisti come Renoir, Manet e Degas, che erano attratti dalla presenza degli spettatori, delle ballerine, degli attori e dei musicisti.
Opere significative includono "La loge" di Renoir (1876) e "Bal masqué à l’Opéra" di Manet (1873), che esplorano la vita sociale e l'atmosfera del teatro.
Gli impressionisti, come Renoir, rappresentano il teatro come un'occasione per mostrare il proprio status sociale, evidenziando il contrasto tra spettatori eleganti e il mondo del teatro.
Degas ha immortalato il mondo del teatro, concentrandosi su ballerine e musicisti, spesso con inquadrature che ricordano le stampe giapponesi, come in "Orchestre de l’Opéra" (1870).
L'illuminazione artificiale e l'atmosfera fumosa creano tonalità color malva e contorni non ben delineati, dando l'impressione di opere non compiute, come visto in "La première sortie" di Renoir.