Concetti Chiave
- I Macchiaioli si svilupparono a Firenze nel XIX secolo, simili agli impressionisti ma con differenze chiave nel loro approccio alla luce e al colore.
- Il movimento si concentra sulla "pittura a macchia", dove le forme sono rappresentate come macchie di colore piuttosto che contorni definiti.
- Giovanni Fattori, principale esponente dei Macchiaioli, si distingue per la sua cultura visiva e il focus sulla natura e la vita quotidiana.
- Fattori rappresenta eroi quotidiani, spesso vittime, e si concentra su paesaggi e temi militari, esprimendo drammaticità e vita rurale.
- Le opere di Fattori, come "La rotonda di Palmieri" e "Il cavallo morto", riflettono la condizione umana e la realtà sociale del tempo.
MACCHIAIOLI
Il movimento dei macchiaioli
Il movimento artistico più importante dell’Ottocento si rilevò a Firenze, dove affluirono artisti da tutte le città, i quali si incontravano nel Caffè Michelangiolo, in cui si scambiavano idee antiscolastiche e antiaccademiche, similmente agli impressionisti nel Caffè Guerbois. Nel 1856 nasce la pittura a macchia che ebbe una lenta maturazione. Pittura a macchia perché noi vediamo le forme non isolate da una linea di contorno ma come macchie di colore distinte o sovrapposte tra loto perché la luce colpendo gli oggetti viene rinviata al nostro occhio come colore, che appare a noi come una macchia, una prima impressione. C’è dunque un’analogia tra gli impressionisti parigini e i macchiaioli toscani, ma sono comunque differenti in quanto gli impressionisti vogliono cogliere l’attimo, la transitorietà, mentre i macchiaioli l’eterno, e inoltre questi ultimi non utilizzano l’accostamento dei complementari non riuscendo a raggiungere la luminosità degli impressionisti.
GIOVANNI FATTORI
Giovanni Fattori e la sua arte
Fattori è il maggior pittore della macchia, essendo un uomo senza lettere non è stato condizionato da movimenti letterari, la sua è una cultura visiva. Una volta allievo di Bezzuoli, si rilevò indisciplinato perché a lui non interessava il teorico ma l’osservazione della natura, inizialmente, entrato nel Caffè Michelangiolo, oscillava tra pittori accademici e rinnovatori, poi trova la sua strada, mette sulla tela le sofferenze dei moti rivoluzionari a cui aveva partecipato, che sperava portassero a una nuova e libera società. Descrive animali, paesaggi e vita militare, i personaggi ritratti sono eroi, ma non nel senso che vincono le battaglie anzi sono per lo più vittime, ma sono eroi in quanto accettano la loro sorte; Questi sono gli stessi uomini di tanti altri quadri del Fattori che hanno per soggetto la vita quotidiana.
Le opere di Fattori
Gli inizi della sua pittura sono caratterizzati dall’ambiente storico – romano come “Maria Stuarda al campo di Crookstone”, in cui riprende un romanzo di Walter Scott “L’abate”, dove le truppe di Maria Stuarda, regina cattolica vengono sconfitte da quelle di Moray, ed ella vede il corpo morente del suo amato Douglas. La disposizione dei protagonisti crea una profondità spaziale, infatti sul fondo si vedono polveroni sollevati dai cavalli, il fragore della battaglia. Si dedica poi allo studio della macchia, ne è esempio la tavola “Soldati francesi del ‘59”, in cui riprende i soldati di Bonaparte giunti a Firenze a sostegno della nascente unità nazionale. Importante per la prospettiva dal punto di vista rialzato è “Il Ritorno alla cavalleria”. Quando dipinge paesaggi toscani o il lavoro umano esprime il meglio di se stesso, la tavola intitolata La rotonda di Palmieri è una delle opere più famose dei macchiaioli, rappresenta un gruppo di donne sedute sulla rotonda dello stabilimento balneare Palmieri di Livorno, eseguito dal vero con macchie di colore. La tavola presenta una larghezza che prevale sull’altezza; La tavola La signora Martelli a Castiglioncello esprime l’intensa luce mediterranea della costa dove tutto appare costruito per netti stacchi di colore. Quando l’arte del Fattori si fa più drammatica dipinge Libecciata, Marina al tramonto, Mare in burrasca, dove il mare non è più calmo, ma il vento impetuoso agita le maree piegando gli alberi con forza. Per le tele rappresentanti il duro lavoro dell’uomo protagonisti sono La maremma toscana, i buoi, cavalli, contadini, la cui condizione di lavorare la terra è eterna. Alla caduta dei valori liberali nei quali credevano non evade nel simbolismo ma nel verismo e nei contenuti sociali. Nella tela Il cavallo morto in una tortuosa strada fiancheggiata da campi gialli c’è questo cavallo, morto per la fatica, e il volto del contadino è segnato dalla sofferenza per aver perso un fedele amico e un importante mezzo per il suo lavoro. Il cielo è colmo di nubi, per esaltare la disperazione dell’uomo.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza del movimento dei Macchiaioli nell'Ottocento?
- Chi è Giovanni Fattori e quale ruolo ha avuto nel movimento dei Macchiaioli?
- Quali sono alcune delle opere più significative di Giovanni Fattori?
- Come si differenziano i Macchiaioli dagli impressionisti parigini?
- Quali temi emergono nelle opere più drammatiche di Fattori?
Il movimento dei Macchiaioli è stato il più importante dell'Ottocento a Firenze, caratterizzato da idee antiscolastiche e antiaccademiche, simile agli impressionisti ma con differenze significative, come l'attenzione all'eterno piuttosto che alla transitorietà.
Giovanni Fattori è stato il principale pittore della macchia, noto per la sua cultura visiva e per rappresentare le sofferenze dei moti rivoluzionari e la vita quotidiana, con un focus su eroi che accettano il loro destino.
Tra le opere più significative di Fattori ci sono "Maria Stuarda al campo di Crookstone", "Soldati francesi del ‘59", "Il Ritorno alla cavalleria", "La rotonda di Palmieri", e "La signora Martelli a Castiglioncello", che esprimono la sua maestria nella pittura a macchia e nella rappresentazione della luce mediterranea.
I Macchiaioli si differenziano dagli impressionisti parigini per il loro interesse nell'eterno piuttosto che nella transitorietà e per la mancata adozione dell'accostamento dei complementari, che li rende meno luminosi rispetto agli impressionisti.
Nelle opere più drammatiche di Fattori, come "Libecciata", "Marina al tramonto", e "Mare in burrasca", emergono temi di natura impetuosa e drammatica, con il mare agitato e il vento che piega gli alberi, riflettendo la durezza della vita e del lavoro umano.