Concetti Chiave
- George Grosz utilizza l'arte come strumento di lotta politica, opponendosi alla mera ricerca del bello e criticando le istituzioni statali e i detentori del potere.
- Il suo stile è caratterizzato da disegni semplificati e deformanti, simili a quelli di Daumier, per esprimere critiche sociali e politiche in modo diretto ed efficace.
- Le opere di Grosz, come "I comunisti cadono, i titoli salgono", evidenziano la repressione dei lavoratori e i profitti dei capitalisti, utilizzando titoli emblematici e scene satiriche.
- Nel disegno "Alle cinque del mattino", contrasta l'operosità degli operai con la decadenza dei borghesi, sottolineando le ingiustizie sociali.
- Con "Le colonne della società", Grosz critica i pilastri della società borghese, militare e giudiziaria, utilizzando simboli provocatori per esporre i loro difetti e colpe.
Indice
Lotta politica nell'arte di Grosz
George Grosz si inserisce nella linea del realismo espressionista tedesco del primo dopoguerra tedesco (Repubblica di Weimar), con un atteggiamento molto aggressivo. Per lui, la sola via che si apre all’artista è la lotta politica. Per questo motivo, egli combatte contro l’arte intesa come pura ricerca del bello. Secondo Grosz anche i seguaci dl Costruttivismo avevano commesso un errore: erano rimasti impantanati nella sfera d’azione dell’arte. Pertanto il suo punto di partenza riprende l’antiarte di Dada, ma mentre quest’ultimo negava tutto, Gosz odia le istituzioni statali e soprattutto le cattive istituzioni e i detentori del potere che le difendono.
Stile e opere emblematiche
Il suo stile si basa sul disegno che semplifica al massimo per renderlo più efficace e comprensivo: le linee sono poche, ma deformanti. A questa sua lotta ideale, l’artista dedica numerosi disegni e pitture i cui titoli sono a volte emblematici, un po’ come faceva Daumier nel XIX secolo. Egli raccoglieva i suoi disegni in serie: Gott mit uns (= Dio è con noi), Il volto della classe dirigente, ecc.
Gott mit uns: critica sociale
Della prima serie fa parte un disegno assai significativo del 1920 dal titolo I comunisti cadono, i titoli salgono. Mentre sullo sfondo alcuni soldati stanno reprimendo con violenza dei lavoratori in rivolta, in primo piano si ergono due capitalisti; le loro mandibole sono protese in avanti e stanno mangiando e bevendo seduti ad un tavolo imbandito, esprimendo una grande soddisfazione per quanto sta accadendo in secondo piano. Il concetto che essi ci trasmettono è questo: quanto più le manifestazioni dei lavoratori vengono represse, anche uccidendo, tanto meno gli operai avanzeranno richieste salariali per cui, tanto più i profitti dei padroni aumenteranno. Il titolo della serie - Gott mit uns - è la frase di cui i militaristi si sono sempre serviti per giustificare le loro conquiste; sarà la stessa che qualche anno più tardi Hitler adotterà per il suo esercito.
Il volto della classe dirigente
Della serie Il volto della classe dirigente, fa parte il disegno Alle cinque del mattino, realizzato nel 1921, che si colloca nella stessa linea del precedente. L’opera è divisa in due rettangoli disuguali: in alto, nel rettangolo più piccolo gli operai si recano ordinatamente al lavoro quotidiano nelle fabbriche le cui ciminiere a quell’ora sono già fumanti. Sono tutti vestiti nello stesso modo e qualcuno porta sulle spalle un attrezzo da lavoro. In basso, all’interno di un rettangolo più grande, affinché la scena colpisca più direttamente l’osservatore, vediamo dei grassi borghesi che, dopo una notte di baldoria e stravizi, pur essendo già le cinque di mattina, continuano i loro bagordi: chi fuma il sigaro, chi beve, chi fa l’amore o chi sta vomitando il cibo rigurgitato in eccesso. La scena ha per sfondo un ricco e comodo salotto borghese, arredato con divano, poltrone, abat-jour.
Le colonne della società
Cinque anni più tardi, l’artista dipinge un olio su tela, dal titolo Le colonne della società, esposto allo Staatliche Museen, Nationalgalerie di Berlino. Anche in questo caso, lo spazio compositivo è diviso in due parti. Sullo sfondo, in alto, si individuano dei militari ghignanti, con l’elmetto in testa, impugnanti una spada macchiata di sangue. Uno di essi porta appuntata sul petto una croce di guerra al merito. Al centro, rivolto verso la finestra, attraverso la quale intravediamo i bagliori di un incendio, un magistrato sta arringando la folla; è il simbolo della legge che richiama i rivoltosi al rispetto dell’ordine costituito. In primo piano, affinché l’attenzione dell’osservatore sia catturata immediatamente, abbiamo i mandanti della strage e degli arresti. Sono tre borghesi vestiti in modo impeccabile; sono circondati da simboli il cui significato è molto evidente: i loro nasi e i loro volti sono arrossati a causa del bere eccessivo, hanno dei giornali con cui strumentalizzano il popolo, uno impugna la spada, segno di violenza, un altro porta in mano una bandiera (= la patria). Si nota anche una croce uncinata, segno del nazismo nascente (Hitler prenderà il potere sette anni più tardi. Le teste dei tre uomini sono scoperchiate: da una esce un soldato a cavallo con la lancia in resta, pronta a colpire, un'altra, a guisa di cappello ha un orinale capovolto, mentre dalla terza esce dello sterco fumante.
Il titolo della tela è molto significativo per capire il messaggio dell’artista: questo è il vero volto della struttura portante della società: alti borghesi, militari e magistrati. Egli sostiene una tesi politica e colpisce un’intera classe sociale e ne evidenzia i difetti e le colpe, ricorrendo a nuovi simboli. In sintesi, Grosz fa della sua arte un’arma politica molto efficace e pungente.
Domande da interrogazione
- Qual è l'approccio di George Grosz all'arte e alla politica?
- Come Grosz rappresenta le classi dirigenti nelle sue opere?
- Qual è il significato del titolo "Gott mit uns" nella serie di disegni di Grosz?
- In che modo Grosz utilizza la composizione spaziale nelle sue opere?
- Qual è il messaggio principale dell'opera "Le colonne della società"?
George Grosz adotta un approccio aggressivo e politico all'arte, rifiutando la ricerca del bello e utilizzando l'arte come strumento di lotta politica contro le istituzioni statali e i detentori del potere.
Grosz rappresenta le classi dirigenti con disegni che mostrano capitalisti e borghesi in atteggiamenti di eccesso e indifferenza verso le sofferenze dei lavoratori, utilizzando simboli evidenti per criticare la struttura sociale.
"Gott mit uns" è una frase usata dai militaristi per giustificare le loro azioni, e Grosz la utilizza ironicamente per criticare la repressione dei lavoratori e l'aumento dei profitti dei capitalisti.
Grosz divide lo spazio compositivo in due parti per evidenziare il contrasto tra le classi sociali, mettendo in primo piano i borghesi e in secondo piano i lavoratori o i militari, per colpire direttamente l'osservatore.
"Le colonne della società" critica la struttura portante della società, rappresentata da borghesi, militari e magistrati, evidenziando i loro difetti e colpe attraverso simboli che denunciano la violenza e l'ipocrisia del potere.