Concetti Chiave
- Il ritratto di Antonia Zárate a San Pietroburgo è un dipinto a mezzo busto, realizzato da Goya nel 1811, noto per la sua espressione malinconica e ricca di dettagli psicologici.
- L'opera si distingue per la luce fredda che illumina il pallore del viso di Antonia, incorniciato da riccioli neri, con un'espressione che cerca partecipazione emotiva dal pubblico.
- L'abito argentato e il mantello di ermellino accentuano la bellezza della modella, rendendo il ritratto un esempio significativo dell'arte romantica che unisce valori pittorici e umani.
- La versione irlandese precede cronologicamente quella di San Pietroburgo e si differenzia per il taglio compositivo e l'intensità psicologica, evidenziando un distacco maggiore dall'osservatore.
- L'abilità di Goya è evidente nei dettagli, come la mantilla di pizzo nero e il contrasto tra l'abito scuro di Antonia e il divano di damasco giallo, elementi che arricchiscono la scena.
Il ritratto di Antonia
La tela, dipinta nel 1811, è custodita al Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo (unica opera di Goya che si trova in Russia). Pare che essa sia stata commissionata dal figlio di Antonia stessa. Si tratta del ritratto della celebre attrice madrilena, a trentotto anni, di cui l’artista realizzò due versioni: una a figura intera seduta e l’altra, quella di Pietroburgo, a mezzo busto. Il ritratto è stato dipinto poco tempo prima della morte dell’attrice.
Dettagli del dipinto
La donna porta un turbante bianco, decorato con una mezza luna: il suo sguardo è ansioso e gli occhi stanchi attirano l’attenzione dell’osservatore. L’espressione languida è carica di una struggente malinconia e tristezza e sembra cercare una partecipazione umana e una risposta nello spettatore come se gli chiedesse di essere psicologicamente partecipe. La luce che illumina la donna è piuttosto fredda e riesce ad enfatizzare il pallore del viso, incorniciato da riccioli neri. Essa indossa un vestito di colore argentato e un mantello di ermellino, cadente leggermente sulle spalle. Poiché il dipinto riesce a trasmettere magistralmente lo stato interiore della donna, pur non tralasciando di sottolineare la bellezza della modella, esso viene considerato un esempio molto significativo dell’arte romantica, in cui i valori pittorici e gli aspetti umani sono uniti in un insieme armonico. Il ritratto fu realizzato poco tempo prima del decesso dell’attrice, avvenuto per tubercolosi a soli trentanove anni.
L'altra versione del ritratto
L’altra versione, che si trova a Blessington, in Irlanda, precede cronologicamente la precedente ed è molto diversa sia per il taglio compositivo che per l’intensità psicologica. L'abito scollato di Antonia, col pizzo rialzato ai bordi, la sua pettinatura e la fine mantiglia che le scende sulle spalle con grande naturalezza e le sue braccia ricoperte da guanti di seta color pallido corrispondono allo stile del primo decennio dell'Ottocento. L’abito che indossa è di stile Impero secondo la moda introdotta da Joséphine de Beauharnais e diffusasi anche in Spagna. Ma l’abilità del pittore si nota soprattutto nella mantilla di pizzo nero che scenda sulle spalle. La donna, che tiene in mano un ventaglio chiuso, appare piuttosto rigida e si pone in modo più distaccato rispetto dall’osservatore; infatti, il volto è posizionato nella parte più alta della tela. Di conseguenza, si ha l’impressione che il dolore della donna sia troppo distante dalla presenza dello spettatore, per poter essere veramente partecipe della sua interiorità. La sua figura scura, riccamente vestita di nero, è messa in contrasto con il divano luccicante ricoperto di damasco giallo su cui è seduta, forse uno dei tanti oggetti da scena dello studio dell’artista. Lo sguardo è malinconico come nella versione esposta a Pietroburgo, ma più distante rispetto all’osservatore. Guardando con attenzione si nota che dal sorriso traspare anche un breve accenno di ironia.
Domande da interrogazione
- Qual è la particolarità del ritratto di Antonia Zárate custodito al Museo dell’Ermitage?
- Quali elementi del ritratto di San Pietroburgo enfatizzano lo stato interiore di Antonia Zárate?
- In che modo il ritratto di Blessington differisce da quello di San Pietroburgo?
- Quali dettagli stilistici caratterizzano l'abito di Antonia nel ritratto di Blessington?
Il ritratto di Antonia Zárate al Museo dell’Ermitage è l'unica opera di Goya presente in Russia e rappresenta l'attrice madrilena a mezzo busto, con un'espressione carica di malinconia e tristezza, poco prima della sua morte.
La luce fredda che illumina il pallore del viso, l'espressione languida e gli occhi stanchi enfatizzano lo stato interiore di Antonia Zárate, trasmettendo malinconia e una richiesta di partecipazione emotiva da parte dell'osservatore.
Il ritratto di Blessington differisce per il taglio compositivo e l'intensità psicologica; Antonia appare più distaccata e rigida, con un abito di stile Impero e una mantilla di pizzo nero, mentre il suo dolore sembra distante dall'osservatore.
L'abito di Antonia nel ritratto di Blessington è di stile Impero, con pizzo rialzato ai bordi, una mantiglia che scende con naturalezza sulle spalle, e guanti di seta color pallido, riflettendo la moda del primo decennio dell'Ottocento.