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Concetti Chiave

  • Luigi Ghirri, un fotografo autodidatta, sviluppò uno stile unico focalizzato sull'antropizzazione dell'ambiente e l'estetica semplice.
  • Le sue serie fotografiche, come "Paesaggi di cartone" e "Infinito", esplorano il concetto di meta-fotografia e le variazioni luminose del cielo.
  • Ghirri si ispira a influenze cinematografiche e fotografiche, come Pasolini e Stieglitz, per evocare emozioni oltre le delimitazioni del reale.
  • Partecipò e curò importanti mostre come "Viaggio in Italia" nel 1984, che celebrava la bellezza periferica italiana con un approccio popolare.
  • "Esplorazioni sulla Via Emilia" del 1986 cercava di instaurare un nesso con la mostra precedente, coinvolgendo fotografi e istituzioni pubbliche.

Indice

  1. L'inizio e lo stile di Ghirri
  2. Influenze e mostre di Ghirri

L'inizio e lo stile di Ghirri

Uno dei fotografi italiani più importanti del secondo dopoguerra fu Ghirri, in realtà iniziò come principiante autodidatta ma arrivò a formare un proprio stile autonomo caratterizzato da un'ossessione per l’antropizzazione dell’ambiente. I suoi paesaggi infatti si presentano quindi molto metafisici con un forte interesse per l'estetica pur essendo molto semplice a livello di composizione tecnica. Una delle sue prime serie è intitolata Paesaggi di cartone, sin cui si nota perfettamente questo carattere di meta-fotografia. In “Infinito”, si presenta una sorta di collage di foto scattate al cielo durante tutto l’anno, si notano quindi le sue variazioni luminose e atmosferiche, ovviamente risulta chiara l'influenza della fotografia di stiglietz con gli equivalenti. Per lui ogni scatto suggerisce un’emozione, oltre alle delimitazioni del reale.

Influenze e mostre di Ghirri

Un altro possibile esempio di influenza viene dal mondo cinematografico in quanto sembra riferirsi anche a Pasolini nel suo film “Che cosa sono le nuvole”. Una delle mostre più importanti a cui partecipa e che cura è Viaggio in Italia del 1984, prima il focus era puntato sulla città di Napoli ma poi estende tutto il suo raggio di influenza e quindi il suo campo a tutta Italia, tanto che vengono coinvolti moltissimi fotografi italiani famosi al tempo come ad esempio Mario Cresci, Guido Guidi, Gianni Leone e Fulvio Ventura. Sulla copertina è prodotta una foto dell'Italia, immagine tratta dalle piante delle scuole, dando quindi un impianto popolare e non elitario alla sua creazione. L’idea del viaggio si ricollega da una parte il Grand tour e dall'altra anche alla tradizione del reportage di viaggio, con l’obiettivo presentare un viaggio in Italia tramite le sue vie minori, quindi con bellezze periferiche e che spesso si danno per scontate. Si arrivò poi a un’altra mostra collettiva, nel 1986 conosciuta come Esplorazioni sulla Via Emilia, Vedute nel Paesaggio tenuta a Boario di Reggio Emilia con un catalogo Feltrinelli, anche qui viene scelta come copertina la cartina dell'Italia ma si sceglie una carta del 1800 però ribaltata, quasi volendo mescolare le carte della percezioni dell’Italia, al contempo la via Emilia era una delle vie principali di comunicazione e per l’economia ma anche meno conosciute nel resto del mondo. Anche in questa occasione partecipano diversi fotografi italiani per l’intento di trovare una poetica comune e di instaurare un nesso con la mostra precedente, coinvolse anche istituzioni pubbliche mostrano la volontà istituzionale.

Domande da interrogazione

  1. Qual è lo stile fotografico di Luigi Ghirri e quali influenze ha avuto?
  2. Luigi Ghirri ha sviluppato uno stile autonomo caratterizzato da un'ossessione per l'antropizzazione dell'ambiente, con paesaggi metafisici e un forte interesse per l'estetica. È stato influenzato dalla fotografia di Stieglitz e dal cinema di Pasolini.

  3. Quali sono alcune delle mostre più importanti a cui ha partecipato Luigi Ghirri?
  4. Luigi Ghirri ha partecipato a mostre importanti come "Viaggio in Italia" del 1984 e "Esplorazioni sulla Via Emilia" del 1986, coinvolgendo molti fotografi italiani e istituzioni pubbliche per esplorare una poetica comune.

  5. Qual era l'obiettivo della mostra "Viaggio in Italia" curata da Luigi Ghirri?
  6. L'obiettivo della mostra "Viaggio in Italia" era presentare un viaggio attraverso le vie minori d'Italia, mettendo in risalto bellezze periferiche spesso trascurate, ispirandosi al Grand Tour e alla tradizione del reportage di viaggio.

Domande e risposte

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