Concetti Chiave
- Il Neoclassicismo si sviluppa tra metà Settecento e i primi decenni dell'Ottocento, cercando di recuperare i valori della civiltà antica in opposizione al barocco.
- Winckelmann è il teorico principale del Neoclassicismo, idealizzando la bellezza e l'eroe, concetti ripresi da artisti come Canova, che raffigura Napoleone come un simbolo di forza.
- Il Romanticismo, successivo alla caduta di Napoleone, esalta il sentimento e l'individualità, opponendosi al razionalismo del Neoclassicismo, con artisti come Friedrich e Turner che esplorano il sublime.
- L'Impressionismo, nato nel 1874, si concentra sulla cattura dell'impressione del momento, con artisti come Monet che esplorano il rapporto tra luce e colore.
- Il Cubismo, fondato da Braque e Picasso nel 1908, scompone e ricompone la realtà visiva, influenzando profondamente l'evoluzione dell'arte moderna.
Indice
- Il neoclassicismo e il suo contesto
- Winckelmann e l'estetica ideale
- Canova e la scultura neoclassica
- David e l'eroe nella pittura
- Goya e il sentimento popolare
- Il romanticismo e la natura
- Gericault e il titanismo
- Delacroix e l'impeto del popolo
- Il realismo e la denuncia sociale
- L'impressionismo e la percezione
- Monet e l'acqua in movimento
- Degas e la vita cittadina
- Cezanne e la geometria della natura
- Il puntillismo e l'ordine scientifico
- Gaugin e la reazione alla crisi
- Van Gogh e l'espressione del dramma
- Toulouse-Lautrec e la gente comune
- Il simbolismo e l'ideismo
- Segatini e Pelizza da Volpedo
- L'architettura e il progresso
- Art Nouveau e il modernismo
- Gaudì e la dimensione fantasiosa
- Klimt e l'eleganza della linea
- I Fauves e l'espressione dell'io
- Matisse e il prorompere della vita
- Il cubismo e la scomposizione
- Picasso e il periodo blu
- Braque e il cubismo sintetico
- Die Brucke e l'angoscia esistenziale
- Munch e il dramma dell'uomo
- Boccioni e la città futurista
- De Chirico e la metafisica
- Dada e la libertà artistica
- Il surrealismo e l'inconscio
- Mirò e la felicità espressiva
- Chagall e la bellezza del sogno
- Modigliani e l'importanza della linea
Il neoclassicismo e il suo contesto
Con questo termine, si vuole indicare il periodo compreso tra metà Settecento e i primi decenni dell'Ottocento, nel corso del quale si è convinti di poter raggiungere un "nuovo classicismo" operando il recupero in età moderna, della civiltà antica.
Il Neoclassicismo trova giustificazione storica nel razionalismo illuminista, nell'opposizione agli eccessi e sfarzi del barocco, cerca invece quella chiarezza e sincerità che sembra riconoscere solo nella cultura classica.
Winckelmann e l'estetica ideale
Il teorico Neoclassicista per eccellenza fu Winckelmann che teorizzò il bello estetico ideale in scultura, dove la natura veniva idealizzata e le parti migliori di essa venivano assimilate assieme.
Oltre a ciò si riprende pure la figura dell'eroe, concetto di bello etico: l'uomo leggendario che grazie alle sue virtù da solo salva l'umanità (figura che viene vista in Napoleone.)
In Architettura ci si rifà alle strutture classiche quali il Pordenone.
Canova e la scultura neoclassica
Antonio Canova, il maggior scultore del secolo, riprende le idee di bello ideale ed eroe di Winckelmann, ma al contrario del "maestro" egli non vide mai le opere originali greche, ma si ispirò ad esse attraverso copie.
Famosi di Canova, furono i Monumenti funebri, che riprendendo quanto già detto da Foscolo, dovevano servire ai vivi come ricordo e come monito perciò dovevano essere imponenti e maestosi. Raffigurò persino Napoleone: la scultura nuda è simbolo di forza, perfezione idealizzata, la materia viene "sublimata", ovvero viene trasformata in qualcosa di perfetto.
In tutte le sculture il soggetto è ritratto statico proprio per cogliere la perfezione dell'attimo.
David e l'eroe nella pittura
Jacques-Louis David, Tema centrale della sua pittura è la figura dell'uomo-eroe che assume su di sè l'impegno di liberare la patria. Viene raffigurato ciò nel Giuramento degli Orazi, dove essi pur consapevoli del rischio della battaglia accettano l'incarico senza indugio.
Altra opera importante è quella che tratta l'uccisione di Marat, il cui scopo è far riflettere sulla morte di uomo che è stato superiore sino al momento della morte.
Goya e il sentimento popolare
Francisco Goya, anticipatore di Espressionismo e Surrealismo, ritrae il sublime ovvero ciò che spaventa ma attrae al tempo stesso.
Interpreta il sentimento popolare spagnolo, pieno di contraddizioni diviso tra le idee illuministe e le superstizioni del Medioevo, attraverso la rappresentazione angosciosa del proprio io. Fucilazione del 3 Maggio, l'eroe non è idealizzato, ma umano esso di fatti è il contadino che tenta inutilmente di difendersi dai soldati francesi pronti a fucilarli.
Il colosso rappresenta invece la tirannide dello Stato.
Il romanticismo e la natura
Il periodo storico va dalla caduta di Napoleone a metà dell'800 esso è il momento umano in cui l'io, il sentimento prevale sull'idea, sul ragionamento.E' perciò antitetico al neoclassicismo.
I punti principali del movimento romantico sono: il rifiuto dell'accademismo e delle scuole, l'artista romantico si sente genio "genio si nasce non si diventa" e il tema del sublime che in pittura viene raffigurato da Friedrich con il Naufragio della Speranza e il Viandante sul Mare di nebbia. In queste due opere è fondamentale il rapporto uomo-natura, nella prima il "naufragio" è quello dell'uomo che non sempre ha la meglio sulla natura.
Nel Viandante invece viene espresso il contrasto tra la piccolezza dell'uomo dinanzi all'immensità della natura.
Altro artista importante è Fussli, che rappresenta l'inconscio che prende il sopravvento sulla ragione, mentre Turner e Constable con le concezioni pittoriche e uso di colori primari e secondari, verranno ripresi dagli Impressionisti.
Gericault e il titanismo
Si riprenderà in Gericault il tema dell'eroe già anticipato in David, Ufficiale dei cacciatori a cavallo esso non è più statico ma in movimento. L'opera principale è comunque La Zattera della Medusa che prende ispirazione da un fatto realmente accaduto e rappresenta lo sconforto e il naufragio di tutte le persone che hanno visto cadere gli ideali della rivoluzione francese, forte influenza è quella del titanismo Michelangiolesco.
Un altro tema importante di quest'artista è l'interesse per le malattie mentali, perchè egli vi si rivede essendo un "diverso" per la società.
Delacroix e l'impeto del popolo
Ammiratore di Gericault sarà Delacroix, ma qui il contrasto tra angoscia e speranza del primo lascia spazio all'impeto travolgente del popolo che avanza e che nessuna forza reazionaria può arrestare, quadro La libertà che guida il popolo.
In Italia il pittore romantico più ammirato, fu Francesco Hayez ricordato più per i temi storici italiani scelti che per il modo di dipingere, ancora profondamente Neoclassico, vista la staticità dei personaggi. Maggior opera Il bacio.
Il realismo e la denuncia sociale
Movimento che nasce in seguito al 1848, anno in cui si hanno rivoluzioni europee e in cui inizia a diffondersi la dottrina di Marx. Il movimento, che cerca una maggiore adesione alla realtà sociale del tempo ha per tema principale la denuncia delle ingiustizie.
Il capostipite del movimento fu
Altro pittore realista fu Millet, che rappresentava la dura fatica dei contadini e che verrà ripreso da Van Gogh, L'Angelus.
L'impressionismo e la percezione
Movimento che faceva del catturare su tela l'impressione del momento, il suo baricentro.
Esso nasce nel 1874, con la prima mostra impressionista, dovuta al fatto che le loro opere non venivano accettate al Salon.
Ognuno aveva le sue impressione, quindi lo stesso soggetto poteva avere differenti interpretazioni. La pennellata era veloce ed i colori importanti, non venivano accostati in modo casuale ma in modo tale che si fondessero nella retina, per dar così origine ad un immagine più reale.
Il primo impressionista fu Manet, seppur ancora legato al mondo realista, si rifà a Tiziano.
Le sue opere verranno rifiutate dal Salon a causa dell'eccessivo realismo della donna, che compare nuda, ma non è un nudo idealizzato bensì reale es. Olympia.
Opera principale è Il bar alle Folies Berges, dove lo specchio riflette l'animo della barista.
Monet e l'acqua in movimento
Il pittore più impressionista è sicuramente Monet. I temi principali della sua pittura sono l'acqua che scorre, la quale rappresenta una visione non statica della realtà e la pittura come espressione del proprio mondo interno.
L'acqua per Monet era oltre che movimento anche vita es. Le Grenouillere, che venne dipinto anche da Renoir che ne diede però una visione differente.
Difatti egli dava più importanza alla figura umana rispetto all'acqua; la sua pittura rappresenta la gioia di vivere con colori chiari e vivaci.
Degas e la vita cittadina
Un ulteriore esponente dell'impressionismo fu Edgar Degas, che a differenza degli altri esponenti del movimento usava la linea, ritraeva la vita cittadina e dipingeva in studio.
Le sue immagini non sono mai sfumate, ma sono costruite in maniera abbastanza solida.
Su di lui ebbero molta influenza le stampe giapponesi, da cui riprese l'effetto "taglio fotografico".
Cezanne e la geometria della natura
Infine si ha Paul Cezanne, la cui pittura ha l'obbiettivo di cogliere la sostanza della natura grazie alla geometria. Si ottengono così risultati pittorici che possono apparire anche incongruenti visivamente; esso viene considerato l'anticipatore del Cubismo.
A partire dal 1880, ci si pone il problema di dare consistenza alla fugacità dell'espressione: Renoir la trova nel disegno raffaellesco, Degas nella sintesi operata dalla memoria, Cezanne nella forza strutturale delle forme.
Il puntillismo e l'ordine scientifico
Nasce in questo periodo il "puntillismo" , avente Georges Seurat come massimo esponente.
Si cerca, in accordo con le teorie naturaliste e positiviste, di dare anche alla pittura un ordine razionale e scientifico, soprattutto per quanto riguarda la luce e il colore.
Colore che viene applicato a piccoli punti vicini, in modo tale che l'immagine si formi nella retina dell'osservatore.
L'opera più nota è Una Domenica pomeriggio all'isola della Grande Jatte, tema tipicamente impressionista, ma se da una parte un impressionista avrebbe reso la mobilità dell'acqua e delle persone, S. immobilizza il tutto. Si rifà a Piero della Francesca, ma qui le immagini sono prive di volume ed è presente una carica ironica qua e là che ridicolizza i compassati borghesi.
La disposizione delle figure concatenate fra loro secondo un ordine preciso, seguono le norme della sezione aurea (che riprende da L.B. Alberti).
Altro esponente fu Paul Signac, più vicino ai simbolisti e più libero dalla teoria dell'accostamento dei colori.
Gaugin e la reazione alla crisi
Paul Gaugin, cerca di reagire alla crisi impressionista, esprimendo con libera espressione sè stesso e il proprio mondo interiore.
Sostiene che si debba dipingere di memoria e attraverso l'immaginazione estraniarsi dalla società moderna.
Difatti va alla ricerca di un ambiente primitivo, dove vi è un rapporto umano, in controtendenza con gli impressionisti attirati dalla modernità.
Ciò si riflette nella sua pittura: tutto è semplificato e sintetizzato, predominano i colori primari.
L'opera principale è "Da Dove Veniamo? Cosa siamo? Dove Andiamo? " testamento spirituale del poeta, esse rappresentano le grandi domande dell'uomo, ma non ha un disegno allegorico come dice G. "il pittore deve saper realizzare le sue idee, anche se non corrispondono a realtà".
Van Gogh e l'espressione del dramma
Vincent Van Gogh, tende a proiettare i propri sentimenti nella realtà e nella natura, trasformandola.
Anticipa così i movimenti espressionisti tedeschi, dipingendo il dramma dell'artista e delle persone escluse dalla società.
Influenze realiste: I mangiatori di patate, Influenze post-impressioniste: linee veloci e cariche di tensione ed angoscia che caratterizzeranno il suo dipingere, ma se vogliamo estendere il discorso rappresenta l'angoscia dell'uomo moderno nel momento di crisi di fine secolo.
Toulouse-Lautrec e la gente comune
Il segno rapido, incisivo, aggressivo è lo strumento principale di Henri De Toulouse-Lautrec, egli si rifà a Degas ritraendo la gente comune in movimento, di cui prende numerosi schizzi sul posto e riproduce con inquadrature fotografiche (influenza stampe giapponesi).
Opera:
Henri Rousseau, è invece il pittore naif che rappresenta la purezza primitiva contro la tradizione, che possiede la facoltà di creare il reale con la forza della fantasia.
Il simbolismo e l'ideismo
Corrente letteraria che si oppone al naturalismo, a cui si accostano molti pittori che rifiutando la rappresentazione dell'oggetto esterno e la trasfigurano secondo i loro sentimenti.
Canoni fondamentali del movimento sono: l' ideismo, cioè l'espressione delle idee per mezzo delle forme, sintesi dei simboli, soggettivismo, l'emotività.
Il pittore più rappresentativo, fu Redon.
Segatini e Pelizza da Volpedo
Come in Francia, anche in Italia la conoscenza delle teorie sul colore condussero ad una corrente artistica che ha in Segatini e Giuseppe Pelizza da Volpedo i suoi massimi esponenti.
Il primo predilige paesaggi di montagna, immedesimandosi nella natura, il secondo è il pittore dei temi sociali dell'Italia di fine secolo.
La sua opera principale "Il Quarto Stato" rappresenta la marcia dei proletari verso la propria emancipazione.
L'architettura e il progresso
Anche le tecniche costruttive in seguito alle spinte positivistiche mutarono. Le Esposizioni Universali, favorirono il progresso e diedero alla luce Crystal Palace a Londra e successivamente la Torre Eiffel a Parigi, simbolo di funzionalità il primo, essenzialità il secondo.
In Italia, vi furono tentativi di emulare questi lavori da parte di Alessandro Antonelli, con la Mole e Giuseppe Mengoni, col Mercato centrale di Firenze e la Galleria di Milano, ma andavano in una direzione più goticheggiante.
La seconda metà dell'800 è anche epoca di rinnovamenti urbanistici che coinvolgono Roma, Piazza della repubblica e Firenze dove viene abbattuta la cinta muraria.
Art Nouveau e il modernismo
Gli anni di passaggio tra 800 e il 900 segnano una profonda crisi nell'uomo, riducendolo ad un numero, ad una trascurabile rotellina di un ingranaggio, privo della possibilità di scelta.
Crisi che colpisce soprattutto i letterati e gli artisti che vengono declassati.
Per evadere da questa condizione, si crea il movimento Art Nouveau in Francia, mentre negli altri paesi prenderà altri nomi, come Liberty in Italia o floreale, vista la gran presenza di questo tema tra gli ornamenti.
Comunque si voglia chiamare questo movimento, si fonda sugli stessi concetti di forme, linee curve e colori.
Gaudì e la dimensione fantasiosa
Si ha in Antoni Gaudì, il massimo esponente del modernismo catalano.
Egli plasma le forme senza un apparente rapporto con quelle della tradizione classica, indipendentemente dalla geometrizzazione caratteristica dell'architettura di ogni tempo, proiettando l'uomo in una dimensione fantasiosa. Fa ampio uso di materiali come la ceramica (Park Guell), la sua opera più importante è l' incompiuta Sagrada Familia.
Klimt e l'eleganza della linea
Nel frattempo a Vienna, si iniziò a creare l'arte austriaca assente sino a quel momento, soprattutto grazie a Gustav Klimt, la cui pittura era caratterizzata dalla linea elegante, dalla bidimensionalità delle forme e dall'assorbimento di altre correnti artistiche come il mosaico o il simbolismo.
L'arte di Klimt non è solo rappresentazione di un mondo interiore angosciato, egli è anche capace di rendere l'intima e magica poesia di un bel paesaggio o la forza interiore che emanano alcuni volti femminili.
I Fauves e l'espressione dell'io
Fauves, indica un gruppo di pittori francesi, che all’inizio del Novecento diedero vita ad un’esperienza di breve durata temporale, ma di grande importanza nell’evoluzione dell’arte.
Non erano un gruppo unitario, non avevano nè un manifesto, nè un programma. L'importante non era più il significato dell'opera, ma la forma, il colore, l'immediatezza.
Partendo da suggestioni e stimoli diversi, la loro pittura era l'espressione esclusiva dell' "io".
Matisse e il prorompere della vita
Henri Matisse, fu uno dei massimi esponenti: la sua pittura era caratterizzata dalla voglia si esprimere il prorompere della vita (come già aveva fatto Renoir), La danza ne è il massimo esempio in cui si possono vedere influenze dell'arte africana, continente da lui visitato.
La sua pittura non è mai strumento di rappresentazione del mondo esterno, bensì del mondo interno, difatti spesso i colori differiscono dalla realtà.
Altri esponenti furono: Albert Marquet, dal tocco più fine e intimo con colori meno accesi; Vlaminck e Derain , il primo più istintivo, adoperava in modo aggressivo il colore puro, così com'era e la sua pennellata era vorticoso e inquieta. Derain invece, è più misurato e più impressionista. Differenza tra la Ballerina del Rat-Mort e Donna in camicia.
Infine Georges Rouault, che si può collocare più tra gli espressionisti che tra i fauve.
Dipinge la corruzione e la decadenza, che esprime tramite deformazioni facciali (pagliacci e prostitute i soggetti preferiti), ma vi è in lui la religiosità e l'aspirazione al riscatto.
Il cubismo e la scomposizione
Movimento fondato nel 1908 da Braque e Picasso, il punto di partenza era quello di opporsi alla meccanica riproduzione del reale, per rendere invece il proprio modo di interpretare il mondo esterno. Per i fauves ciò che urge esprimere è l'immediatezza transitoria del proprio sentimento di fronte al reale, per i cubisti invece è renderne il significato filtrato attraverso il proprio "io" e perciò soggettivo.
Riprendeva dalla scultura negra, la semplificazione e la squadratura dei volumi che conferivano all'oggetto immediatezza e forza espressiva.
La vera novità è l'andare oltre la realtà come la vediamo, ma scomporla e ricomporla nelle sue innumerevoli facce, vedendola così contemporaneamente da ogni lato possibile.
Picasso e il periodo blu
Pablo Picasso, massimo esponente cubista già a vent'anni raggiunge il proprio stile, inaugurando il periodo blu.
Tutti i quadri erano dipinti con le varie sfumature di questo colore, simbolo di malinconia e dolore, rappresentava gli emarginati della società.
Nel 1904 si passa dal periodo blu a quello rosa, più allegro ma un velo di malinconia permane.
I protagonisti di queste pitture sono i clown e non più gli emarginati.
Ma la svolta si ha con Les demoiselles d'Avignon in cui si intravedono le prime influenze cubiste, che sfoceranno nel 1909 in vari ritratti tra cui quello di Ambroise Vollard, che rende la realtà esteriore ed interiore della persona.
Il Picasso cubista, dipinge una realtà ordinata che cerca di capire attraverso la forma non attraverso il colore, che è secondario e tende ai toni bruni.
Dopo la 1° guerra e la visita in Italia, egli si rifà ad uno stile più classico per poi tornare al cubismo "analitico" con il suo capolavoro Guernica.
Il dipinto è l'opera che meglio testimonia la partecipazione appassionata di P. alla sofferenza umana e il suo furente giudizio morale sulla violenza sanguinaria, come Goya prima di lui anche Picasso leva alta la sua voce contro l'eccidio e si schiera dalla parte degli oppressi.
Braque e il cubismo sintetico
Georges Braque, altro esponente del cubismo egli è più calmo e riflessivo di P. e ciò si riflette nelle sue opere come Case all'Estaque.
Passerà al cubismo sintetico usando il collage e rievocando così il reale nelle sue opere, poichè non si può prescindere da esso, poichè ogni idea che abbiamo ci è data dalla realtà.
Die Brucke e l'angoscia esistenziale
Contro l'impressionismo e contro il naturalismo, questo movimento ha molti punti di contatto coi fauve, solo che qui l'angoscia e i sentimenti violenti sono più presenti.
Il movimento Die Brucke nascerà solo nel 1905, ma si ebbero già in Ensor e Munch due anticipatori.
L'opera principale di James Ensor, L'ingresso di Cristo a Bruxelles trae spunto dall'entrata in Gerusalemme, ma il tema è solo in apparenza religioso.
La festa pomposa, le grida della folla, rappresentata con maschere in quanto fantocci privi di idee, sono in realtà una denuncia alla società di pupazzi, schiavi delle mode e delle idee che li trasformano e condizionano, pronti ad accettare un idea un giorno e a confutarla il giorno dopo.
Munch e il dramma dell'uomo
Centro dell'interesse di Edvard Munch è invece l'uomo: il suo dramma d'esistere, i conflitti della sua psiche e le sue paure. Tutto ciò è rappresentato nell'opera manifesto di questo movimento Il grido.
Al movimento fondato nel 1909 da F.T. Marinetti, aderirono artisti tra cui: Umberto Boccioni, Giacomo Balla e Antonio Sant'Elia.
Il movimento si prometteva di tagliare col passato, negandolo in favore di un futuro radioso a cui i futuristi tendevano.
Boccioni e la città futurista
Le parole chiave del movimento sono: velocità, irruenza, guerra e macchina.
Tutto ciò compare nelle opere di Boccioni, sia prima di aderire al movimento (con la tecnica divisionista e il tema della città che prevale sulla campagna) sia e soprattutto in seguito all'adesione.
Nelle opere la Città che Sale e Visioni simultanee, si raffigura con un colore vorticoso, la vita che pulsa attorno a noi: non vi è la possibilità di focalizzare un singolo oggetto, ma si può solo contemplare tutto il complesso da cui ci si fa coinvolgere. Tutto è frenetico, tutto è febbrile.
La massima espressione futurista, comunque si ha nella scultura Forme uniche della continuità nello spazio, dove rifacendosi alla Nike di Samotracia, la forma umana è rappresentata in una sorta di movimento nello spazio e nel tempo.
Anche Balla si pose il problema del movimento, che seppe risolvere ripetendo più volte in posizione diverse, ma attigue la stessa forma come in Dinamismo di un cane al guinzaglio.
Sant'Elia, invece era un architetto che aveva progettato la città futurista, evitando ogni monumentalità e decorativismo e favorendo l'uso del ferro e del cemento armato, aveva inoltre progettato di far scorrere il traffico sottoterra.
A causa della morte prematura tutto ciò non fu mai realizzato.
De Chirico e la metafisica
Metafisico è tutto ciò che è avulso dalla logica ambientale in cui siam abituati a vederlo: è un oggetto qualunque isolato dal contesto in cui vive ed inserito in un altro, provocando così sgomento e angoscia nello spettatore.
Questo è il pensiero alla base delle opere di Giorgio De Chirico, come per esempio ne'
Le Muse Inquietanti ambientato a Ferrara città metafisica, in quanto piena di palazzi inutilizzati e piazze vuote è definita città morta.
I colori sono caldi ma fermi, le ombre lunghe e inquietanti, la città è deserta, tutto tace ed è statico. In questo mondo sognato non possono vivere gli uomini o esseri animati, solo manichini che degli uomini hanno solo l'aspetto non l'essenza.
Dada e la libertà artistica
Avanguardia di rottura, nata in seguito al clima di rifiuto per la Prima Guerra Mondiale, è una rivolta contro tutto ciò che si è fatto passare per eterno, bello e perfetto nel passato.
Dada, che non significa nulla, è libertà.
Il suo scopo è quello di scioccare lo spettatore, per toglierlo dalle sue pigre abitudini mentali.
Tutto ciò che è costruito dall'uomo è arte, così Duchamp massimo esponente, rende oggetti di uso comune "opere d'arte".
Oltre all'intento di contraddire la mitizzazione dell'arte, le sue opere come ad esempio L.H.O.O.Q, possono essere viste anche come la sovrapposizione di un elemento maschile su uno femminile.
Il surrealismo e l'inconscio
Fondata da Andre Bretòn nel 1924 , il movimento si proponeva di esprimere il funzionamento reale del pensiero, del nostro io, senza l'intervento della ragione che ci condiziona.
Per raggiungere questa libertà, occorre lasciarsi guidare dall'inconscio come accade nel sogno: fortissime sono le influenze della psicanalisi di Freud.
Il surrealismo cerca di scoprire il meccanismo col quale opera l'inconscio, mettendo a nudo il processo intimo mediante l'automatismo psichico, lasciando cioè che un idea segua l'altra in modo automatico.
Il dadaismo, che ne è il precursore, ha avuto la capacità di distruggere le convenzioni della civiltà, ora alla distruzione il surrealismo contrappone la ricostruzione, mediante l'esaltazione dell'io.
Mirò e la felicità espressiva
In Joan Mirò, la pittura nasce spontaneamente, in uno stato di grazia che gli permette di immaginare forme, accostarle con una fantasia simile a quella del fanciullo: pittura è felicità espressiva.
Opere maggiori: Natura Morta con una vecchia scarpa, contemporanea del Guernica e Donna con Uccello.
Renè Magritte, si rifà a De Chirico accostando elementi alogici, preferendo a quest'ultimo però oggetti di tutti i giorni. Raggiunge la surrealtà non togliendo oggetti, ma sovrapponendoli ( come ne La grande Guerra) o spostando le singole parti da un luogo all'altro (Il doppio segreto).
Belga è anche, Delvaux legato all'immagine femminile vista sia come presenza bella che come demone, si dice fosse afflitto dal complesso di Edipo.
Raggiunge il surrealismo, raffigurando le donne metà umane, metà albero.
Pur conoscendo e assimilando le novità, questi artisti vivono fuori dalle correnti della loro epoca.
Chagall e la bellezza del sogno
Marc Chagall, vicino al surrealismo ma, se il movimento trascrivere i segreti e le angosce dell'io, lui insegue la bellezza del sogno, della purezza perchè nel sogno si raggiunge ciò che è magico e miracoloso.
Riuscì a comunicare felicità e ottimismo tramite la scelta di colori vivaci e brillanti. Il mondo di Chagall era colorato e sprizzava gioia e amore come nel dipinto La passeggiata.
Modigliani e l'importanza della linea
Amedeo Modigliani, subisce le influenze di Botticelli, dando così molta importanza alla linea di contorno che definisce e costruisce l'oggetto rappresentato. Da esso apprende anche l'allungamento delle figure, soprattutto dei volti.
Domande da interrogazione
- Qual è il periodo storico del Neoclassicismo e quali sono le sue caratteristiche principali?
- Chi è considerato il teorico principale del Neoclassicismo e quale concetto estetico ha sviluppato?
- Come si differenzia il Romanticismo dal Neoclassicismo e quali sono i suoi temi principali?
- Quali sono le caratteristiche distintive dell'Impressionismo e chi sono alcuni dei suoi principali esponenti?
- In che modo il Cubismo si differenzia dagli altri movimenti artistici e chi sono i suoi fondatori?
Il Neoclassicismo si estende dalla metà del Settecento ai primi decenni dell'Ottocento. È caratterizzato dal recupero della civiltà antica e dalla ricerca di chiarezza e sincerità, in opposizione agli eccessi del barocco, influenzato dal razionalismo illuminista.
Johann Joachim Winckelmann è considerato il teorico principale del Neoclassicismo. Ha sviluppato il concetto di "bello estetico ideale" in scultura, idealizzando la natura e assimilando le sue parti migliori.
Il Romanticismo, che va dalla caduta di Napoleone a metà dell'Ottocento, è antitetico al Neoclassicismo. Esso enfatizza il sentimento e l'io sull'idea e il ragionamento, rifiutando l'accademismo e le scuole, e si concentra sul sublime e il rapporto uomo-natura.
L'Impressionismo, nato nel 1874, si concentra sul catturare l'impressione del momento con pennellate veloci e colori che si fondono nella retina. Principali esponenti includono Manet, Monet, Renoir e Degas, ognuno con un approccio unico alla rappresentazione della realtà.
Fondato da Braque e Picasso nel 1908, il Cubismo si oppone alla riproduzione meccanica del reale, scomponendo e ricomponendo la realtà per esprimere il significato soggettivo filtrato attraverso l'io. Si ispira alla scultura negra per la semplificazione e la forza espressiva dei volumi.