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Concetti Chiave

  • Il Dadaismo è un movimento artistico nato nel 1916 a Zurigo, caratterizzato da un rifiuto totale della cultura tradizionale e da un'adesione al caos come principio guida.
  • Il movimento si esprime attraverso tecniche come assemblaggi e collage, usando il caso per creare associazioni inaspettate e provocatorie, senza proporre nuove ideologie o programmi.
  • Artisti come Hans Arp, Raoul Hausmann e Kurt Schwitters esprimono la loro protesta contro la guerra e la cultura occidentale attraverso opere che sfidano i valori estetici convenzionali.
  • Marcel Duchamp introduce i "Ready-Made", oggetti comuni riassemblati per sfidare la percezione tradizionale dell'arte, sottolineando l'importanza del concetto piuttosto che della manualità.
  • Man Ray, fotografo influente del Dadaismo, sperimenta con i Rayogrammi per creare immagini senza fotocamera, enfatizzando l'ambiguità e l'enigma nelle sue opere.

Indice

  1. Origini del movimento Dada
  2. Manifesto e filosofia Dada
  3. Artisti e opere a Zurigo
  4. Dadaismo a Berlino e Colonia
  5. Duchamp e i ready-made
  6. Object-Trouves e sperimentazioni

Origini del movimento Dada

Il movimento Dada nasce ufficialmente il 1916 a Zurigo, al Cabaret Voltaire (luogo dove si tenevano spettacoli di gusto anticonformista e di provocazione politica). Il programma era non avere alcun programma prestabilito, se non di opporsi alla cultura che si era resa responsabile della guerra.

Aderirono alla legge del caos, come unico fattore in grado di guidare le diverse forme di espressione artistica: nuova concezione di fare arte. La tradizione viene sostituita da oggetti direttamente prelevati dalla realtà (assemblaggi, collage) dove il caso interviene per dare luogo ad associazioni stranianti, giochi linguistici e meccanismi capaci di stimolare la fantasia.

Diverso dal futurismo: criticano il passato ma non propongono nulla, è un rifiuto completo della cultura occidentale.

Manifesto e filosofia Dada

Lo stesso nome Dada è stato dettato dal caso, trovato per mezzo di un tagliacarte scivolato in un dizionario. Nel manifesto del 1918 Tzara dice che Dada è una parola che non significa nulla, un suono di rivolta e negazione ( da-da). Il movimento si serve delle riviste per dialogare con il pubblico in modo diretto e provocatorio.

(Sempre Tzara scrive il manifesto sull’amore debole e amaro del 1920)

Artisti e opere a Zurigo

Negli ultimi anni della guerra si ritrovano a Zurigo diversi artisti e intellettuali di diverse nazionalità, per lo più esuli o disertori. Le manifestazioni al Cabaret Voltaire sono proteste contro la guerra e hanno sfiducia nel futuro, hanno volontà di provocare una reazione negli spettatori.

Tra i frequentatori ci sono Marcel Janco, Huelsenbeck, Arp e la moglie Sophie Tuber Arp: loro danno il via ai Dadaisti, interpreti di una esigenza di rivolta contro l’arte tradizionale e ogni prefissato valore etico e estetico. Il loro stile di vita è l’assoluta libertà dell’individuo. Rifuggono ogni finalità costruttiva (es Richter che fa film basati unicamente su forme astratte)

Hans Arp: collages del 1916/1917 sono realizzati lasciando cadere sul supporto pezzi di carta precedentemente ritagliati e poi bloccandoli nella posizione che hanno assunto.

  • Es Quadrati composti dalla legge del caso;

  • Deposizione nel sepolcro dell’uccello e della farfalla.

  • Eitratto di Tristan Tzara: il titolo ricorda ironicamente che c’è la presenza di due generi canonici, il ritratto e la deposizione.

    Dadaismo a Berlino e Colonia

    A Berlino ci sono Hausmann e la moglie Hanna Hoch, Gros e Heaterfield. Qua i Dadaisti usano molto i collages e il fotomontaggio con il quale riescono a strappare un’immagine visivamente e concettualmente fedele al periodo di guerra e rivoluzione. Hearfield realizza fotomontaggi di forte contenuto politico e satirico. Scatta apposite fotografie da aggiungere a quelle trovato in giornali e libri, componendo i frammenti scelti per poi intervenire con strumenti e rendere invisibile il distacco.

  • Es Questa è la salvezza che portano

    A Colonia: c’è Ernst, futuro protagonista del Surrealismo, che crea collages e fotomontaggi fantasiosi.

    A Hannover: Schwitters, che ricerca nell’oggetto una sua possibilità di riutilizzo. Parte dal presupposto politico e critico sulla società del tempo, che deve fare economia. Gli oggetti, quando entrano a far parte di un Mezbild (sostegno di legno) gli oggetti perdono il loro significato originario e diventano semplici elementi plastici (lui dice di togliere agli oggetti il loro veleno) Estende questa poetica alla propria casa, che diventa un’opera tridimensionale: il Merzbau.

    Duchamp e i ready-made

    Duchamp: lancia la sua polemica antiartistica che precorre i Dada (verso il 1913) e lo fa con la creazione di Ruota di Bicicletta, un assemblaggio di due oggetti comuni, uno sgabello e una ruota di bicicletta lasciata libera di girare, senza alcun tentativo di valorizzazione estetica.

    Crea i Ready-Made (simile alle analogie per il futurismo) che vogliono stupire e provocare una reazione sullo spettatore. Riportano una didascalia che invece di descrivere l’oggetto deve trasportare la mente attraverso altri livelli interpretativi giocati sull’ambiguità delle parole. Prende un oggetto comune, gli toglie il suo significato con il nuovo titolo e la nuova collocazione: la manualità dell’artista è superata dall’idea.

    Nel 1917 è tra i membri di una giuria per una mostra proposta a New York e partecipa anche con un falso nome, portando la Fontana, un orinatoio capovolto: lui si difende dicendo che ha preso un oggetto casuale della vita e lo ha collocato in modo tale da far scomparire il suo significato utilitario e il nuovo punto di vita ha creato un nuovo modo di pensare a questo oggetto. Questo sono i ready-made: il superamento di un modello tradizionale (dada), rifiutano l’idea dell’arte legata alla manualità e alle capacità tecniche, perché il nuovo pensiero è più importante, c’è il primato del processo ideativo. Accettazione della riproducibilità dell’oggetto artistico e il venir meno dell’unicità dell’opera spiazza, come spiazza un utensile privato della sua funzione, che ha un significato nuovo e imprevisto, un atto puramente concettuale. La scelta non è mai legata a un qualche diletto estetico o in base a un qualche giudizio, ma è un mezzo per invitare il pubblico a riflettere su quanto siano convenzionali i rapporti che si instaurano con gli oggetti di tutti i giorni.

    Object-Trouves e sperimentazioni

    Object-Trouves: sono individuati in base a qualità estetiche ed emotive. Crea per sé un alter ego femminile: Rrose Selavy (pronunciato in francese significa Eros, questa è la vita).

  • Regalo: ferro da stiro con una fila di chiodi saldati alla piastra che rendono impossibile il suo utilizzo.

  • L’enigma di Isidore Ducasse: involucro assicurato da corde e nodi che avvolge nel mistero gli oggetti che contiene. Il titolo rimanda al poeta Latremount, amato dai dadaisti per l’ambiguità dei suoi aforismi, uno dei quali diceva “bello come l’incontro casuale di una macchina da scrivere e un ombrello su un tavolo operatorio”, sfida quindi a risalire alla massima, lasciando appena intravedere le forme.

    Fece sperimentazioni dei Rayogrammi, ovvero esporre oggetti a contatto con del materiale sensibile, di solito della carta fotografica. In pratica si ottengono delle fotografie senza fare uso di una fotocamera. Le tracce dell’oggetto creano rappresentazioni ambigue e enigmatiche.

  • Es. Senza titolo
  • Domande da interrogazione

    1. Qual è l'origine e lo scopo del movimento Dada?
    2. Il movimento Dada nasce ufficialmente nel 1916 a Zurigo, al Cabaret Voltaire, con l'intento di opporsi alla cultura responsabile della guerra, aderendo alla legge del caos come guida per l'espressione artistica.

    3. In che modo il Dadaismo si differenzia dal Futurismo?
    4. A differenza del Futurismo, il Dadaismo critica il passato senza proporre nulla di nuovo, rifiutando completamente la cultura occidentale e ogni valore etico ed estetico prefissato.

    5. Qual è il significato dei Ready-Made di Duchamp?
    6. I Ready-Made di Duchamp superano il modello tradizionale dell'arte, rifiutando l'idea legata alla manualità e alle capacità tecniche, ponendo l'accento sul processo ideativo e invitando il pubblico a riflettere sui rapporti convenzionali con gli oggetti quotidiani.

    7. Come si manifesta l'arte di Man Ray nel contesto dadaista?
    8. Man Ray sperimenta con i Rayogrammi, creando fotografie senza fotocamera, e realizza opere come "Regalo" e "L'enigma di Isidore Ducasse", che sfidano l'uso convenzionale degli oggetti e giocano sull'ambiguità e il mistero.

    9. Qual è il ruolo del caso nel Dadaismo?
    10. Il caso è un elemento centrale nel Dadaismo, utilizzato per creare associazioni stranianti e stimolare la fantasia, come nei collages di Hans Arp, dove i pezzi di carta sono lasciati cadere casualmente sul supporto.

    Domande e risposte