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Concetti Chiave

  • Il dadaismo, nato a Zurigo nel 1916, include la fotografia come forma d'arte pluridisciplinare, sviluppata da artisti come Christian Schad e Man Ray.
  • Christian Schad è noto per le "Schadografie", fotogrammi che combinano oggetti e tecniche pittoriche per creare immagini evocative e astratte, simili ai collage dadaisti.
  • Man Ray ha innovato con i "Rayografi", utilizzando oggetti tridimensionali per ottenere effetti di profondità e tridimensionalità nelle sue fotografie off camera.
  • La solarizzazione, utilizzata da Man Ray, stravolge i ritratti tradizionali invertendo parzialmente i toni e creando un effetto di bagliore unico.
  • Man Ray utilizza anche il concetto di ready made, presentando oggetti isolati che assumono significati nuovi e misteriosi al di fuori del loro contesto originale.

Indice

  1. Origini del dada e fotografia
  2. Tecniche fotografiche innovative
  3. Rayogrammi e ready made
  4. Solarizzazione e effetto sabatier

Origini del dada e fotografia

Il dada, nato a Zurigo nel 1916, presenta un’arte pluridisciplinare e quindi entra in gioco anche la fotografia, in particolare sviluppata dall’artista Christian Schad, nel 1918 iniziò a realizzare fotografie off camera, ma anche Man Ray. Schad aveva praticato anche la xilografia con attenzione agli aspetti sociali, mostra infatti interesse per riproducibilità tecnica per il valore rivoluzionario che possono avere.

Ray era un pittore americano e insieme a Moholy Nagy arrivò a Parigi portando avanti un discorso su come rivoluzionare i linguaggi dell’arte.

Tecniche fotografiche innovative

In questo periodo il prodotto della tecnica off camera veniva chiamato fotogramma realizzato impressionando a forma degli oggetti sulla carta sensibilizzata tramite un processo chimico e talvolta vengono anche aggiunti elementi pittorici. Lui pone oggetti sulla carta e li espone alla luce, e sulla pellicola posti elementi piatti come carta da giornale che impediscono o filtrano la sorgente luminosa lasciando questo tipo di traccia sulla superfice. Il titolo “Schadografia” era stato coniato da Tzara come riferimento a Schad ma anche all’ombra, sembrano collage dadaisti o cubisti come i Papier Collage di Picasso. Rayografi di Man Ray sono comunque fotogrammi, propone però sulla superficie fotosensibile oggetti più strutturati che hanno una loro tridimensionalità e quindi si tratta sempre di fotografie off camera ma Man Ray ottiene questo effetto che riporta la struttura vera e propria degli oggetti e non solo il contorno.

Rayogrammi e ready made

Gli oggetti vengono scelti non per la forma ma per il loro valore evocativo, realizza inizialmente una decina di rayogrammi pubblicati negli anni ’20 con il titolo “I campi deliziosi” che raffigurano oggetti semplici come chiavi o ingranaggi, pellicole. Procedimento di analisi nuovo, perché oggetti posti al di fuori del loro contesto, come oggetti puri e quindi assumono funzioni inedite, diventa quasi una composizione astratta che porta ad una realtà altra. Contrasto tra ciò che si vede e il titolo “campi deliziosi” come tecnica tipica dada. È un procedimento accostabile all’allevamento di polvere, presente anche su una foto di Man Ray che ritrae il Grande Vetro di Duchamp. Man Ray infatti, a differenza di Schad, utilizza anche oggetti non nell’ottica di un collage ma nell’ottica di un ready made, oggetti isolati e presentati di per sé e in questa presentazione diventano qualcosa di misterioso e che rimane non completamente afferrabile.

Solarizzazione e effetto sabatier

Sleeping Woman” presenta la tecnica della solarizzazione, che fa apparire l’immagine parzialmente invertita nei toni e i contorni vengono avvolti da un bagliore, dunque permette di stravolgere la tradizione consolidata del ritratto fotografico. Inversione tonale che si manifesta nello sviluppo di immagine soggetta a sovraesposizione, le zone colpite da un eccessivo bagliore risultano quindi positive e in fase di stampa di ottiene quindi l’effetto contrario. Questa tecnica è anche definito effetto sabatier dal nome del suo inventore Armand Sabatier che descrisse il processo già negli anni ’60 dell’Ottocento ma utilizzato sistematicamente per la prima volta da Man Ray. L’immagine sembra assumere un valore plastico per le linee nere chiamate linee di Makie.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il contributo di Christian Schad alla fotografia dadaista?
  2. Christian Schad ha sviluppato la tecnica delle fotografie off camera, chiamate "Schadografie", che utilizzano oggetti per creare immagini sulla carta sensibilizzata, simili a collage dadaisti o cubisti.

  3. In che modo Man Ray ha innovato la fotografia off camera?
  4. Man Ray ha creato i "rayogrammi", utilizzando oggetti tridimensionali per ottenere immagini che riportano la struttura degli oggetti stessi, non solo il contorno, e ha introdotto la solarizzazione per stravolgere i ritratti fotografici tradizionali.

  5. Qual è il significato del titolo "I campi deliziosi" nei rayogrammi di Man Ray?
  6. Il titolo "I campi deliziosi" crea un contrasto tipico del dadaismo tra l'immagine e il titolo, rappresentando oggetti semplici fuori contesto che assumono nuove funzioni e diventano composizioni astratte.

  7. Come si differenzia l'approccio di Man Ray rispetto a Schad nell'uso degli oggetti?
  8. Man Ray utilizza gli oggetti come ready made, isolandoli e presentandoli in modo che diventino misteriosi e non completamente afferrabili, a differenza di Schad che si concentra sulla riproducibilità tecnica e sociale.

Domande e risposte