Concetti Chiave
- Nel secondo Ottocento in Francia, la pittura realista si sviluppò influenzata dall'arte romantica e dai paesaggisti inglesi, come Constable.
- La Scuola di Barbizon, con la sua pittura en plein air, introdusse nuovi modi di rappresentare il paesaggio, immergendosi nella natura incontaminata.
- Camille Corot, una figura chiave della pittura del periodo, iniziò tardi i suoi studi e si formò in un ambiente neoclassico e accademico.
- Nel suo viaggio in Italia, Corot creò "Il ponte di Narni", un'opera che coniuga precisione e innovazione attraverso un uso originale del colore e della luce.
- Corot frequentò spesso Barbizon, sviluppando una pittura più intima e libera che influenzò gli impressionisti, mantenendo però anche opere accademiche per esposizioni ufficiali.
Indice
L'influenza di Constable sulla pittura francese
A partire dagli anni trenta dell’Ottocento, nella pittura francese si affermò una marcata tendenza realista. Essa affondava le proprie radici nel desiderio di autenticità espressiva e di libertà tematica che aveva animato la più innovativa arte romantica, ma era debitrice soprattutto verso i paesaggisti inglesi dell’Ottocento, in particolare verso Constable, definito da Delacroix il “padre della scuola francese di paesaggio”. A seguire l’esempio di Constable, che realizzava bozzetti e studi all’aria aperta indicando su ciascuno il luogo e il momento in cui è stato eseguito, furono per primi i pittori della Scuola di Barbizon. Essa deve il suo nome a un piccolo villaggio sul margine occidentale della foresta di Fontainebleau. Barbizon permetteva di immergersi in una natura integra con estesi boschi popolati da alberi secolari e inframmezzati da gole, rocce e dirupi che formavano vedute di rara suggestione. La locanda Ganne di Barbizon divenne il punto d’incontro di molti pittori, i quali introdussero in Francia la pratica della pittura en plein air, ovvero all’aperto. Il contatto diretto con la natura consentì di introdurre importanti novità nella rappresentazione del paesaggio.
Jean-Baptiste-Camille Corot e la sua formazione
L’attività di Jean-Baptiste-Camille Corot è l’esempio più significativo di come le sorti della pittura, del vedere e del dipingere, stessero cambiando. Egli nacque in un’agiata famiglia borghese parigina e iniziò tardi i suoi studi, prendendo lezioni di pittura all’età di 26 anni e formandosi in un clima neoclassico e accademico.
Come prevedeva la formazione tradizionale, compì un primo viaggio in Italia (1825-28), dove realizzò disegni e studio dal vero, poi rielaborati in atelier. Tra questi, Il ponte di Narni (1826-1827), una veduta della campagna umbra, con cui nel 1827 partecipò per la prima volta al Salon di Parigi.
L'evoluzione stilistica di Corot
Impostato secondo gli schemi convenzionali del paesaggio classicista, il quadro è caratterizzato dalla precisione del disegno, dalla cura dei particolari ed ha una struttura compositiva quasi geometrica: alla fitta macchia di alberi a sinistra corrisponde la collina verdeggiante sulla destra, l’ansa del fiume ha la stessa inclinazione diagonale del sentiero. Corot suggerisce la profondità e l’ampiezza dello spazio giustapponendo toni più cupi e più chiari mentre, attraverso un sapiente equilibrio di luci, di ombre leggere e di colore che si richiamano, infonde loro un’atmosfera rarefatta. L’aspetto più innovativo della pittura di Corot si coglie nello studio per l’opera. Lontano dai modelli della tradizione, realizzato all’aperto, esso evidenzia un procedimento pittorico originale: la composizione appare più libera e gli elementi del paesaggio sono costruiti in modo essenziale attraverso macchie di colore. I passaggi tonali sono più marcati è l’uso del nero e di tinte basate sull’ocra e sul verde crea forti contrasti, intensificando la luminosità dell’insieme.
A partire dal 1834 iniziò a recarsi spesso a Barbizon per dipingere e discutere di pittura con gli altri artisti, potenziando le sue capacità di rappresentare la natura in maniera più intima e diretta. La sua pittura avrebbe comunque mantenuto un doppio registro: da un lato, le opere di impostazione accademica, perlopiù paesaggi abitati da ninfe e pastori, destinate alle esposizioni ufficiali; dall’altro, una vastissima produzione privata - caratterizzata da una maggior freschezza e verità e da una nuova sensibilità per i valori tonali e luministici - che avrebbe influenzato gli impressionisti.
Domande da interrogazione
- Quali sono le radici del realismo nella pittura francese del secondo Ottocento?
- Qual è il contributo della Scuola di Barbizon alla pittura realista?
- Come si è formato Camille Corot e quale fu il suo approccio alla pittura?
- Quali sono le caratteristiche del dipinto "Il ponte dei Narni" di Corot?
- In che modo Corot ha influenzato gli impressionisti?
Il realismo nella pittura francese del secondo Ottocento affonda le sue radici nel desiderio di autenticità espressiva e libertà tematica dell'arte romantica, ed è influenzato dai paesaggisti inglesi, in particolare Constable.
La Scuola di Barbizon ha introdotto in Francia la pratica della pittura en plein air, permettendo un contatto diretto con la natura e portando importanti novità nella rappresentazione del paesaggio.
Camille Corot si è formato in un clima neoclassico e accademico, iniziando a studiare pittura a 26 anni. Il suo approccio alla pittura si caratterizza per un procedimento originale, con composizioni più libere e l'uso di macchie di colore.
"Il ponte dei Narni" è caratterizzato dalla precisione del disegno, cura dei particolari, struttura compositiva geometrica e un sapiente equilibrio di luci e ombre che infonde un'atmosfera rarefatta.
Corot ha influenzato gli impressionisti attraverso la sua vasta produzione privata, caratterizzata da freschezza, verità e una nuova sensibilità per i valori tonali e luministici.