Concetti Chiave
- Camille Corot è considerato il primo grande paesaggista francese del 19° secolo, influenzato dai colori di Constable e dal vedutismo veneto.
- Il suo lavoro è associato alla scuola di Barbizon, che preferisce la pittura dal vivo dei paesaggi, enfatizzando l'uso del colore e la luce.
- Corot nacque a Parigi nel 1796 e iniziò la sua carriera artistica durante un viaggio in Italia, ispirato dalle sue capacità di paesaggista.
- Influenzò positivamente la scuola di Barbizon con le sue esperienze naturalistiche e anticipò le tendenze impressioniste en plein air.
- Nel dipinto "Città di Volterra", Corot utilizza ampie campiture e si concentra sull'effetto complessivo piuttosto che sui dettagli individuali.
Indice
Camille Corot e la scuola di Barbizon
Camille Corot è il primo grande paesaggista francese del 19° secolo. Ammiratore dei colori di Constable, si riallaccia al vedutismo veneto del 700, ma anche al classicismo e al realismo.
Il suo nome è legato a quello della scuola di Barbizon che in contrapposizione alla pittura d’atelier predilige i temi del paesaggio e della natura, che vengono affrontati dal vero, e cerca di creare grande suggestione contrapponendo determinati colori e ricercando particolari effetti di luce.
La formazione e l'influenza di Corot
Camille Corot nasce a Parigi nel 1796 da un’agiata famiglia di commercianti. La sua formazione artistica inizia tardi: durante il suo primo viaggio in Italia l’artista si rende conto delle sue straordinarie doti di paesaggista. Quando ritorna a Parigi entra in contatto con le esperienze naturalistiche della scuola di Barbizon e ne influenza gli sviluppi in senso positivo. Continuò sempre e comunque a viaggiare per le campagne, dedicandosi allo studio del vero e anticipando quelle che sarebbero state le nuove tendenze della pittura impressionista en plain air cioè all’aria aperta.
Muore nel 1875.
Le innovazioni pittoriche di Corot
In questo dipinto l’artista mostra le novità della sua pittura, sempre ispirata al vero e basata su campiture larghe e veloci. L’artista non dà importanza ai singoli dettagli ma all’effetto che essi producono visti nel complesso. La città è vista da nord: vediamo le torri medievali, i campanili a cui fa da sfondo un delicato cielo azzurro. La scena è tutta avvolta nella morbida luce di un pomeriggio.