Rosabianca 88
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Concetti Chiave

  • Il sublime dinamico, concetto di Edmund Burke, coinvolge la ragione che supera la paura di potenziali pericoli senza minacce imminenti.
  • Caspar David Friedrich ha espresso il sublime attraverso quadri che evocano vertigine e smarrimento, incarnando la bellezza sublime.
  • I pittori romantici hanno esplorato il sublime in natura, dipingendo all'aperto e creando opere che riflettono una visione più realistica e positivistica.
  • William Turner ha elevato la pittura paesaggistica, rendendola più consapevole tramite l'osservazione diretta del paesaggio e delle condizioni atmosferiche.
  • Sebbene il concetto di sublime sia meno citato oggi, molte opere contemporanee continuano a suscitare sentimenti di timore e terrore simili.

Considerazione filosofiche e artistiche sul sublime

Il sublime dinamico, più in linea con la concezione di Edmund Burke, è la capacità della ragione di superare il sentimento di paura che deriva dal vedere qualcosa che può essere pericoloso, ma che tuttavia non rappresenta una minaccia incombente per l’uomo. Il pittore tedesco Caspar David Friedrich (1774 – 1840), ha tradotto meglio di chiunque altro questo sentimento di “vertigine” e di smarrimento in tele di una bellezza appunto “sublime”.

Partendo dalle considerazioni filosofiche sul sublime, i pittori del Romanticismo (siamo tra la fine del XVIII e la prima metà del XIX sec.) hanno rivolto la loro attenzione alla natura, iniziando anche a dipingere soggetti all’aperto.

Opere basate sull’osservazione ravvicinata del paesaggio e delle condizioni atmosferiche, si sono tradotte in letture più realistiche e positivistiche dei fenomeni naturali, elevando la pittura paesaggistica ad un livello superiore, più consapevole, come nei famosi acquerelli e quadri ad olio di William Turner. Mentre altri enfatizzavano gli esseri umani in un tutt’uno con una parte della natura, altri descrivevano il potere e l’imprevedibilità della natura attraverso le sue catastrofi, evocando nello spettatore sentimento del sublime come timore misto a terrore. Anche se la categoria del sublime non viene più molto citata quando si parla di contemporaneo, e già le avanguardie storiche l’avevano di fatto accantonata, in realtà molta dell’arte esposta oggi, e grande parte della cultura visiva contemporanea generano esattamente lo stesso tipo di sentimento nel visitatore.

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