Concetti Chiave
- Paul Cézanne, nato nel 1839 ad Aix-en-Provence, abbandona gli studi di diritto per dedicarsi alla pittura, formando legami con scrittori come Zòla e artisti impressionisti a Parigi.
- Nonostante iniziali rifiuti da parte del Salon, Cézanne sviluppa uno stile unico, distaccandosi dagli impressionisti e diventando un precursore del Cubismo con la sua attenzione alla geometria.
- Le sue opere, come "I giocatori di carte" e "Natura morta con mele e arance", dimostrano una sintesi formale e un uso innovativo del colore per creare tridimensionalità e solidità.
- Nei ritratti come "Donna con caffettiera", Cézanne esplora la forma attraverso geometrie precise, mentre nei "Grandi bagnanti" combina corpi umani e natura in una composizione classica.
- La serie della "Montagna di Saint-Victoire" riflette la sua progressiva astrazione e influenza dall'arte giapponese, culminando nella nascita del Cubismo dopo la sua morte nel 1906.
Indice
Infanzia e formazione
Nasce in Francia ad Aix-en-Provence nel 1839 da una famiglia benestante. Il padre è un banchiere (che alcuni ipotizzano di lontana origine italiana) e lo vorrebbe avvocato, inizia così a studiare Diritto ma poi abbandonerà per dedicarsi alla pittura.
Si forma in un collegio nella città natale dove stringe amicizia con il futuro scrittore Zòla.
Durante il periodo parigino conosce una modella con cui si sposerà e avrà un figlio.
Stile e innovazioni artistiche
Inizialmente vicino agli impressionisti (o meglio ad alcuni di loro, come Pissarro) presto se ne allontana e sviluppa uno stile originale. Fa parte della corrente del Postimpressionismo e la sua cifra si può riassumere in una sua frase in cui afferma che “tutto in natura è formato da sfera, cilindro e cono”. Per questa semplificazione nelle forme è considerato un precursore del Cubismo.
L'attenzione alle forme lo porta quindi a ricercare l'essenza delle stesse attraverso la geometria. La ricerca è rigorosa ma non si basa più sulle regole della visione percettiva di tipo scientifico ma su regole di pensiero interne e soggettive.
Inoltre, questa ricerca si avvale anche del colore che viene dato per macchie, riducendo i contorni e che, grazie ai contrasti di tono, offre l'idea della tridimensionalità. Per questo viene considerato uno dei maestri del Novecento, in grado di dare all'arte un ruolo autonomo rispetto al dato reale.
I soggetti più rappresentati sono le nature morte, i paesaggi e le figure, resi attraverso forme colorate.
Se il carattere dell’artista non è docile, come testimoniano prima le ribellioni verso il padre in età giovanile per affermare la sua passione artistica e poi l’essere molto selettivo verso i colleghi artisti (vedi ad esempio il rifiuto di incontrare Van Gogh o la rottura dell’amicizia di lunga data con lo scrittore Zòla), la sua arte è caratterizzata invece da una grande sperimentazione che sarà fondamentale e fonte di ispirazione per i movimenti successivi.
L'opera "I giocatori di carte"
Nel 1890-95 dipinge un piccolo quadro ad olio dal titolo “I giocatori di carte”, opera che fa parte di una serie di cinque versioni.
In questo dipinto vediamo due giocatori alle prese con una partita di carte seduti su un tavolo di legno dalle linee semplici e geometriche. Anche i vestiti non sono ricchi ma dignitosi. Uno dei due fuma una pipa. Lo sfondo è caratterizzato da una parete ricoperta di legno e da una vetrata.
Probabilmente per i soggetti il pittore si ispira ad alcuni contadini visti nella città provenzale dove vive. Il quadro non è però di denuncia sociale ma ha lo scopo di identificare una semplificazione geometrica della scena che rappresenti il gioco, la sfida tra i due, che è il fulcro della scena. Una relazione tra loro di competizione e di scambio.
C'è un attenzione al realismo che però è data da una geometria rigorosa e studiata basata sulla simmetria e sul rispecchiamento. Infatti la composizione è classica e misurata, lo spazio è suddiviso da linee orizzontali (linee della finestra e il piano d'appoggio del tavolo) e verticali (le gambe del tavolo, le pieghe della tovaglia, la bottiglia) che costruiscono una griglia al cui interno si intersecano anche delle diagonali (l'inclinazione delle braccia, la pipa). Il centro è lievemente spostato a destra, sbilanciamento compensato dalla vetrata in fondo a sinistra.
I due giocatori sono realizzati attraverso forme geometriche; quello a destra da forme piramidali schiacciate mentre quello a sinistra da cilindri (vedi la differenza di forma nel cappello, schiacciato e floscio a destra e a cilindro per l'uomo a sinistra). I colori si rispecchiano, a destra giacca gialla e pantaloni blu e a sinistra pantaloni gialli e giacca nei toni del blu. A questi Cezanne aggiunge un color ocra scuro modulato sia per il tavolo, la tovaglia, i due volti.
Natura morta con mele e arance
Uno dei soggetti prediletti sono le nature morte, rappresentata nella “Natura morta con mele e arance” del 1889. Il quadro fa parte di un ciclo di sei versioni di cui l'ultima è quella più riuscita.
Il soggetto offre all'artista una vasta gamma di forme sulle quali applicare la sua sintesi formale. Troviamo piatti, una brocca decorata, i frutti sono disposti su una tovaglia in modo apparentemente casuale ed anche all'interno di recipienti. Sullo sfondo un drappo crea un effetto tappezzeria che fa risaltare il bianco della tovaglia (i cui drappeggi formano anch'essi forme geometriche solide, delle stoviglie e il colore della frutta. La tavolozza cromatica varia dal rosso, al giallo e al verde, giocati sui complementari. I frutti appaiono come sfere, solidi posti su di un piano obliquo.
La composizione vede la brocca come asse della stessa. Inoltre, ogni elemento appare studiato come forma colorata, quasi astratto. Le forme non sono qui simmetriche ma prendono direzioni diverse che, nell'insieme, creano un effetto di equilibrio. Anche il volume è molto definito, dando l'idea della solidità e quasi una sensazione “tattile”, di rilievo dalla superficie del quadro.
Ritratti e sperimentazione
Un altro soggetto amato dal pittore sono i ritratti come la “Donna con caffettiera” (1895). Qui è raffigurata una donna matura vestita in abiti modesti (probabilmente una delle domestiche provenzali della famiglia). La posa è frontale, le mani tozze risaltano per il color terra chiaro sull'azzurro dell'abito. A destra c'è un piccolo tavolo su cui è appoggiata una caffettiera e un bicchiere (una piccola natura morta che affianca il ritratto). A sinistra, invece, si intravede uno scampolo di tappezzeria fiorata.
Anche in quest'opera il soggetto è pretesto per una sperimentazione sulle forme. Infatti sia il corpo che il viso della donna ed anche la caffettiera e il bicchiere sono resi attraverso forme precise (l'ovale per il viso, il cilindro per braccia, caffettiera e bicchiere, il cono per la parte della gonna).
Il ciclo delle "Grandi bagnanti"
Questa ricerca e rivisitazione dei soggetti artistici prosegue anche nel ciclo delle “Grandi bagnanti” in cui si concentra sul Nudo femminile. Questo tema offre al pittore l'occasione per approfondire ancora di più il lavoro di sintesi tra corpo umano e natura. La versione più grande, dipinta dopo innumerevoli versioni, è quella di Philadelphia (del 1906).
Qui sono raffigurate 14 donne divise in due gruppi a formare due triangoli a loro volta inseriti in una sorta di arco gotico dato dai tronchi degli alberi. Due figure distanti, oltre il lago e sullo sfondo, ricordano delle statue greche di stile arcaico (i Kourus). Le nubi sono dipinte con una pennellata detta “a pettine”, più minuziosa e lenta. Il quadro è molto luminoso, i colori sono complementari e i contorni delle donne sono enfatizzati da linee nere che fanno risaltare l'effetto di solidità che ricorda, appunto, quello delle statue.
Da questo approccio ripartirà Picasso che, non a caso, definisce Cezanne come “madre” (parola che in francese ha assonanze con quella di maestro/maitre).
La montagna di Saint-Victoire
Il soggetto più ripreso dal pittore è quello della “Montagna di Saint-Victoire”, panorama che vede dalla sua casa provenzale. Infatti il monte si trova ad Aix-en Provence, dove domina la valle ed è ispiratore di una serie di opere che Cezanne realizza nel corso della sua carriera. Infatti, se il soggetto è lo stesso, la raffigurazione è molto diversa da una versione e l'altra, testimoniando la progressiva semplificazione delle forme che lo porterà ad una sempre maggiore astrazione.
La prima versione risale agli ultimi anni del 1800 e si intitola “La Montagna di Saint-Victoire vista da sud ovest” e vede il monte stagliarsi sulla valle, sullo sfondo un cielo limpido, le case sono figure geometriche semplificate (senza finestre) e la composizione del quadro è suddivisa in due dalla linea ad archi dell'acquedotto. La tavolozza cromatica è anch'essa ridotta e semplificata ma permette di rendere i particolari del paesaggio. L'insieme è quindi realistico. Mentre l'opera del 1905-1906 “La Montagna di Saint-Victoire vista da Les Lauves” è molto diversa. Innanzitutto il monte è meno riconoscibile, quasi un miraggio irraggiungibile che si cela tra i tocchi dei diversi toni nel cielo. Il contorno è sfumato, la scomposizione geometrica raggiunge gli stessi volumi delle forme che così si separano in tanti tasselli cromatici. E' qui molto evidente che il soggetto è reinterpretato in maniera personale attraverso una visione soggettiva che si distacca ancora di più dal dato di realtà. Questa sarà l'ultima opera di Cezanne; l'anno successivo, durante una mostra retrospettiva a Parigi, nasce ufficialmente il Cubismo.
Influenze giapponesi e simbolismo
Parlando di questa serie di opere che raffigurano la montagna provenzale di fronte alla casa del pittore, non si può non accennare anche all'influenza dell'arte giapponese e, in particolare, di Hokusai con le sue numerose rappresentazioni del Monte Fuji.
Infatti, grazie alle Esposizioni universali, vengono esposte opere giapponesi che riscuotono un grande successo prima tra gli impressionisti e poi tra i postimpressionisti. In Giappone la montagna è un simbolo religioso, il monte Fuji, in particolare, è la montagna più alta e importante, a rappresentare ciò che di immutabile e imperturbabile c'è nella vita, il suo centro. Forse il monte di Saint-Victorie che il pittore vede dal suo terrazzo, oltre che un pretesto per sviluppare la sua ricerca pittorica, è anche, in un certo senso, il “perno” costante della sua vita.
Vita in Provenza e morte
A parte gli anni di studio artistico, infatti, trascorre la sua vita quasi esclusivamente in Provenza, contesto ambientale molto amato dai pittori (vedi Monet e Renoir prima, poi il sogno di Van Gogh di creare un gruppo di artisti che lavorasse insieme o, ancora il Museo Chagall a Nizza, solo per fare alcuni esempi) caratterizzato da colori e luminosità particolari.
Muore ad Aix-en-Provence nel 1906 per una polmonite, all'età di 67 anni.
Domande da interrogazione
- Qual è il contesto familiare e formativo di Paul Cézanne?
- Come si sviluppa lo stile artistico di Cézanne e quale movimento influenzò?
- Quali sono i soggetti principali delle opere di Cézanne e come li rappresenta?
- Qual è l'importanza della "Montagna di Saint-Victoire" nelle opere di Cézanne?
- Qual è l'eredità artistica di Cézanne e la sua influenza sui movimenti successivi?
Paul Cézanne nasce in una famiglia benestante ad Aix-en-Provence nel 1839. Suo padre, un banchiere, desiderava che diventasse avvocato, ma Cézanne abbandonò gli studi di Diritto per dedicarsi alla pittura. Studiò in un collegio nella sua città natale e frequentò l'Académie Suisse a Parigi, dove conobbe alcuni impressionisti.
Cézanne inizialmente si avvicina agli impressionisti, ma presto sviluppa uno stile originale che lo porta a far parte del Postimpressionismo. È considerato un precursore del Cubismo per la sua semplificazione delle forme in sfere, cilindri e coni, e per la sua ricerca geometrica e cromatica.
I soggetti principali delle opere di Cézanne includono nature morte, paesaggi e figure. Li rappresenta attraverso forme geometriche e colori dati per macchie, riducendo i contorni e creando un effetto di tridimensionalità. Le sue opere sono caratterizzate da una composizione classica e misurata.
La "Montagna di Saint-Victoire" è un soggetto ricorrente nelle opere di Cézanne, rappresentando un punto di riferimento costante nella sua vita e carriera. Le diverse versioni del monte testimoniano la progressiva semplificazione delle forme e l'astrazione, influenzate anche dall'arte giapponese.
Cézanne è considerato uno dei maestri del Novecento, la sua arte ha dato un ruolo autonomo rispetto al dato reale. La sua sperimentazione formale e cromatica ha ispirato movimenti successivi come il Cubismo, con Picasso che lo definisce "madre" per la sua influenza.