Concetti Chiave
- Massimo Bontempelli, originario della Lombardia, si dedicò agli studi umanistici e frequentò la facoltà di Lettere e Filosofia a Torino, nonostante il periodo bellico.
- Bontempelli, noto come scrittore, si distinse anche nel panorama artistico degli anni '20 e '30, legato a figure come Corrado Cagli e Franco Ciliberti.
- Teorizzò il realismo magico, una corrente che unisce simbolismo e realismo, ispirandosi a miti e sogni con una figurazione artistica dal disegno dettagliato.
- Due volumi teorici cruciali, "Gusto dei primitivi" di Venturi e "Piero della Francesca" di Longhi, influenzarono il suo lavoro e coincisero con la rivista "900".
- Influenzato dal surrealismo parigino, Bontempelli mantenne sempre un legame con il realismo, contribuendo alla nascita del "magischer Realismus" in collaborazione con artisti tedeschi.
Indice
Infanzia e formazione di Bontempelli
Massimo Bontempelli è nato in Lombardia, nella provincia di Como, dimostrò da subito una predilezione per gli studi umanistici, tanto che si iscrisse al liceo classico nel capoluogo lombardo, per poi proseguire il proprio percorso accademico iscrivendosi alla facoltà di Lettere e Filosofia a Torino.
Nonostante la guerra, in cui lui stesso si offrì come volontario ufficiale dell’artiglieria, continuò a seguire il proprio estro artistico dedicandosi alla pittura. Massimo Bontempelli è infatti riconosciuto come uno scrittore ma il suo impatto artistico si riconosce principalmente nella pittura tra gli anni venti e gli anni trenta del Ventesimo secolo. Il suo ruolo fu fondamentale in quanto avido frequentatore del panorama artistico della capitale e in quanto cognato dell’artista Corrado Cagli, inoltre in questo contesto ebbe anche l’opportunità di incontrare figure del calibro di Franco Ciliberti, autore di “Valori Primordiali”.Contributo al realismo magico
Bontempelli, forse ispirato da questo panorama, teorizzò la tendenza del realismo magico, il nome della corrente potrebbe apparire come una contraddizione perché sembra far riferimento ad una componente fittizia e magica ma comunque presente nella realtà, “magico” indica infatti qualcosa di inusuale. Dal punto di vista artistico, la tendenza collega il simbolismo al realismo arrivando ad un tipo di arte che si basa sulla figurazione dal disegno ben costruito, con una figurazione vagamente ispirata al ‘400, si manifesta l’idea di poter vedere ogni cosa attraverso la mediazione del mito, del sogno. Questo tendenza che punta sul recupero del passato ebbe una forte matrice di contributo teorico di due volumi:
1. “Gusto dei primitivi” di Lionello Venturi, pubblicato nel 1926, rivaluta la pittura italiana dei pittori che vissero nel basso medioevo, tra Cimabue a Botticelli, indicando alcuni risultati perfetti chiamati “rivelazioni” per aprire nuovi orizzonti;
2. “Piero della Francesca” di Roberto Longhi pubblicato nel 1927, si sofferma sulla pittura di Piero della Francesca per evidenziare la sintesi prospettica di forma e colore;
Influenze e collaborazioni artistiche
Questi due saggi coincidono con l’uscita della rivista “900” di Massimo Bontempelli nel Novembre 1926 e lo influenzarono dal punto di vista letterario e pittorico, lui stesso affermò in svariate occasioni di ammirare la tradizione artistica pittorica italiana, in particolare di artisti come Masaccio o Piero della Francesca, appunto. Fondamentali furono però anche le influenze avanguardistiche, visse infatti per un periodo a Parigi, dove rimase affascinato dal surrealismo, che lo ispirò nel suo interesse per le favole e i miti magici, senza però mai rinunciare alla necessità di realismo. Questo tipo di arte è stata definita dai colleghi tedeschi, in particolare Rott, come un “magischer Realismus”, tanto che vennero anche organizzare alcune mostre in collaborazione con gli artisti italiani che condividevano lo stesso gusto.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il contributo di Massimo Bontempelli al realismo magico?
- Quali influenze artistiche hanno plasmato il lavoro di Bontempelli?
- Quali opere teoriche hanno influenzato il realismo magico di Bontempelli?
- Come è stato accolto il realismo magico di Bontempelli a livello internazionale?
Massimo Bontempelli ha teorizzato il realismo magico, una corrente che unisce simbolismo e realismo, ispirandosi al panorama artistico italiano e alle influenze avanguardistiche, come il surrealismo.
Bontempelli è stato influenzato dalla tradizione pittorica italiana, in particolare da artisti come Masaccio e Piero della Francesca, e dal surrealismo francese, che ha arricchito il suo interesse per miti e favole magiche.
Due volumi fondamentali sono stati "Gusto dei primitivi" di Lionello Venturi e "Piero della Francesca" di Roberto Longhi, che hanno contribuito a rivalutare la pittura italiana e influenzato Bontempelli.
Il realismo magico di Bontempelli è stato riconosciuto anche a livello internazionale, con il termine "magischer Realismus" usato dai colleghi tedeschi, e ha portato a collaborazioni artistiche tra Italia e Germania.