Concetti Chiave
- La mostra di Bruges del 1902 ha celebrato i primitivi fiamminghi, evidenziando la religiosità e il legame naturale del popolo fiammingo, esaltando Pieter Brueghel.
- Nel 1920, Londra ha ospitato una mostra di pittura spagnola, sottolineando l'arte moderna spagnola con pezzi sia privati che pubblici, anche in vendita.
- Il termine "primitivi" si riferisce ad artisti precedenti ai grandi maestri, spesso associati all'identità culturale e morale di un paese.
- La mostra di Parigi del 1934 sui pittori della realtà ha riscoperto artisti come Georges de La Tour, trascurando però l'influenza di Caravaggio.
- La mostra di Parigi è nota per l'approccio scientifico e l'originalità, nonostante abbia enfatizzato la francesità delle opere esposte.
Mostre Inizio Novecento
Ad esempio, a Bruges nel 1902 venne organizzata la mostra dei primitivi fiamminghi con l’obiettivo di dimostrare l’esistenza passata di una scuola vigorosa e autonoma che ha espresso caratteristiche connaturate al popolo fiammingo, ovvero la religiosità e l’approccio spontaneo al mondo naturale. Venne in particolare esalta la pittura di Pieter Brueghei e omessa quasi interamente la rappresentazione di Franz Floris poiché influenzato dalla cultura italiana, infatti nel discorso per la cerimonia di chiusura il presidente della mostra usò termini quali “compito patriottico, sentimento nazionale, passata ricchezza”. Ci furono però anche mostre nazionali esportata in altri paesi, a Londra nel 1920 si tenne ad esempio una mostra della pittura spagnola con prestiti ricavati da privati e pubblici, ponendo enfasi sull‘arte spagnola moderna, messa anche in vendita. Un altro filone importante per l’ottica del tempo era quello legato ai primitivi, termine introdotto in tempi recenti per indicare tutti quegli artisti fioriti prima dei grandi maestri, spesso sono associati alla celebrazione dell’aspetto nazionale e di quello morale si dimostra quanto antica sia la cultura di un determinato paese. Un’altra mostra importantissima fu quella di Parigi nel 1934 sui pittori della realtà, con l’obiettivo di gettare luce su un capitolo prima trascurato che porta alla scoperta di artisti come Georges de la Tour anche qui si propone di influire sull’arte contemporanea per ritornarne alla tradizionali virtù nazionali. Gli obiettivi della mostra di Parigi “Les Peintres de la Realité”, avvenuta il 24 novembre del 1935, erano diametralmente opposti a quelli della mostra di Firenze.Innanzitutto viene ricordata soprattutto per aver presentato al pubblico un influente gruppo di circa 12 opere di Georges de La Tour, la cui opera al tempo era pressoché sconosciuta, e quindi, come afferma il direttore dei musei francesi “lo scopo è fi gettare luce su un capitolo della storia dell’arte negletto e di restituire il vero rango ad artisti di grande originalità ma che sono stati dimenticati o incompresi”. La mostra presentava importanti novità in campo artistico, ed è rimasta famosa per l’originalità delle ricerche e dell’approccio scientifico, tuttavia presenta alcune anomalie, come ad esempio il fatto che Caravaggio sia stato screditato in maniera da far emergere principalmente la francesità delle opere esposte, ignorando quindi la sua influenza su di loro. Inoltre, dipinti ben poco distintivi dello stile realista sono stati riuniti per trarre una particolare conclusione sullo spirito dell’arte francese in generale.
Domande da interrogazione
- Qual era l'obiettivo principale della mostra dei primitivi fiamminghi a Bruges nel 1902?
- Quali furono le caratteristiche distintive della mostra "Les Peintres de la Realité" a Parigi nel 1934?
- Come venne trattata l'arte spagnola nella mostra di Londra del 1920?
L'obiettivo principale era dimostrare l'esistenza di una scuola vigorosa e autonoma con caratteristiche connaturate al popolo fiammingo, come la religiosità e l'approccio spontaneo al mondo naturale.
La mostra si distinse per l'originalità delle ricerche e dell'approccio scientifico, presentando opere di Georges de La Tour e cercando di restituire il giusto rango ad artisti dimenticati, pur presentando alcune anomalie come il discredito di Caravaggio.
L'arte spagnola venne enfatizzata attraverso prestiti da privati e pubblici, ponendo l'accento sull'arte moderna spagnola, che fu anche messa in vendita.