Concetti Chiave
- Il Futurismo è un movimento artistico e culturale nato in Italia nel 1910, fondato da Marinetti, che rifiuta il passato e celebra il progresso tecnologico.
- Il movimento esalta la velocità, la forza e la luce, e vede la guerra come "l'unica igiene del mondo", promuovendo sentimenti aggressivi.
- Artisti come Boccioni, Balla e Carrà propongono un'arte nuova e originale, disprezzando la tradizione e l'imitazione, e concentrandosi su temi di dinamismo e tecnologia.
- Umberto Boccioni, influenzato da Marinetti, evolve dal divisionismo verso uno stile che combina elementi futuristi e cubisti, come nei suoi dipinti "Gli stati d'animo".
- Le opere di Boccioni, come "Città che sale" e "Gli stati d'animo", utilizzano colori vivaci e tecniche innovative per rappresentare movimento e dinamismo.
Indice
Futurismo
Il Futurismo è un movimento artistico, letterario e culturale che si sviluppa in Italia nel 1910, fondato da Filippo Tommaso Marinetti con il suo Manifesto del Futurismo. I futuristi rifiutano il passato e lo condannano, opponendosi a ogni forma di tradizione.
I principi fondamentali del Futurismo erano:
- Rifiuto dei valori del passato
- Progresso tecnologico
- Esaltazione della velocità, della forza e della luce
- Esaltazione della guerra come "l'unica igiene del mondo"
- Prevalenza di sentimenti aggressivi e prepotenti (esaltano la violenza)
Nel 1910, alcuni artisti futuristi, tra cui Boccioni, Balla, Carrà, Severini, Russolo e Sant'Elia, firmarono un nuovo manifesto al Teatro Chiarella di Torino.
Il pensiero degli artisti futuristi si riflette nei seguenti concetti:
- Distruzione dei musei
- Disprezzo per le opere classiche, come quadri e statue
- Arte nuova, che trova elementi nel progresso e nella velocità
- Disprezzo per ogni forma di imitazione
- Esaltazione dell'originalità
- Rifiuto dell'armonia e del buon gusto
I temi trattati nel Futurismo includevano la velocità, il dinamismo, la luce, le macchine, gli aerei, i treni e le fabbriche.
Umberto Boccioni
L'interesse di Boccioni per le arti grafiche inizia con lo studio del disegno alla scuola libera del nudo, dove conosce altri artisti come Severini, che lo introduce a Balla. Inizia il suo percorso artistico con uno stile divisionista, percependo il colore attraverso piccoli tratti di colori primari e puri accostati, prendendo ispirazione anche dagli Impressionisti e Post-Impressionisti.Boccioni incontra Filippo Tommaso Marinetti, che lo spinge a rivoluzionare la sua arte.
Città che sale - 1910
Le caratteristiche di quest'opera includono:- Movimento e dinamicità
- Tavolozza accesa (tecnica dei trattini divisionisti)
- Impalcature sullo sfondo
- Costruzione di cose nuove
- Tecnologia con fabbriche
- Forza-lavoro rappresentata da operai e cavalli da lavoro, simbolo di dinamismo
- Numerosi bozzetti preparatori
Gli stati d'animo
"Gli stati d'animo" è una serie di sei dipinti, ognuno rappresentante lo stesso evento, ma con due versioni: una prima del contatto con i cubisti e una seconda dopo il contatto. Le opere sono:- Quelli che vanno
- Gli addii
- Quelli che restano
Quelli che vanno (prima versione)
- Tecnica divisionista con pennellate estese nella stessa direzione
- Sensazione di essere in uno spazio astratto
- L'opera ritrae una scena di addio alla stazione, con case, alberi, montagne, un occhio che prende le fattezze di un uomo, binari e un treno
- Tavolozza vivace, con accostamenti primari e puri
Quelli che vanno (seconda versione)
- Prevalenza di blu accostato al nero, grigi-verdastri
- Facce cubiste, scomposte nello stile di Braque
Gli addii (prima versione)
- Pennellate post-impressioniste, granulose e morbide (stile simile a quello di Kokoschka)
- Tavolozza meno accesa
- Tecnica divisionista esasperata
- L'opera si svolge sempre nella stazione, con figure che simboleggiano l'addio
Gli addii (seconda versione)
- Viene rappresentato un numero, probabilmente il numero della locomotiva, fumo, un abbraccio e un traliccio
- Movimento, velocità, stazione, paesaggio urbano, stati d'animo e binari
Quelli che restano (prima versione)
- Tristezza e rassegnazione nelle figure
- Pennellate verticali monocromatiche
- Figure perse in uno spazio unico senza orizzonte, che sembra liquido
Quelli che restano (seconda versione)
- Continuità della verticalità nel trattamento dello spazio
- Pennellata strutturata, con linee materiche
- Prevalenza del colore azzurro
- Le figure acquisiscono plasticità, fisicità e corpo
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine e il fondatore del movimento futurista?
- Quali sono i principi fondamentali del futurismo?
- Quali artisti hanno firmato il manifesto futurista al teatro Chiarella di Torino?
- Quali sono le caratteristiche dell'opera "Città che sale" di Umberto Boccioni?
- Come si differenziano le due versioni di "Quelli che vanno"?
Il movimento futurista è un movimento artistico, letterario e culturale che si sviluppa in Italia nel 1910, fondato da Filippo Tommaso Marinetti con il suo Manifesto del futurismo.
I principi del futurismo includono il rifiuto dei valori del passato, l'esaltazione del progresso tecnologico, della velocità, della forza e della luce, l'esaltazione della guerra come igiene del mondo, e la prevalenza di sentimenti aggressivi e prepotenti.
Il manifesto futurista al teatro Chiarella di Torino è stato firmato da artisti come Boccioni, Balla, Carrà, Severini, Russolo e Sant'Elia.
"Città che sale" di Umberto Boccioni è caratterizzata da movimento e dinamicità, una tavolozza accesa con tecnica divisionista, impalcature sullo sfondo, costruzione di cose nuove, tecnologia con fabbriche, e forza-lavoro rappresentata da operai e cavalli.
La prima versione di "Quelli che vanno" utilizza una tecnica divisionista con pennellate estese e una tavolozza vivace, mentre la seconda versione presenta una prevalenza di blu accostato al nero e grigi-verdastri, con facce cubiste e scomposte.