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Concetti Chiave

  • Il Futurismo è un movimento artistico e culturale nato in Italia nel 1910, fondato da Marinetti, che rifiuta il passato e celebra il progresso tecnologico.
  • Il movimento esalta la velocità, la forza e la luce, e vede la guerra come "l'unica igiene del mondo", promuovendo sentimenti aggressivi.
  • Artisti come Boccioni, Balla e Carrà propongono un'arte nuova e originale, disprezzando la tradizione e l'imitazione, e concentrandosi su temi di dinamismo e tecnologia.
  • Umberto Boccioni, influenzato da Marinetti, evolve dal divisionismo verso uno stile che combina elementi futuristi e cubisti, come nei suoi dipinti "Gli stati d'animo".
  • Le opere di Boccioni, come "Città che sale" e "Gli stati d'animo", utilizzano colori vivaci e tecniche innovative per rappresentare movimento e dinamismo.

Indice

  1. Futurismo
  2. Umberto Boccioni
  3. Città che sale - 1910
  4. Gli stati d'animo
  5. Quelli che vanno (prima versione)
  6. Quelli che vanno (seconda versione)
  7. Gli addii (prima versione)
  8. Gli addii (seconda versione)
  9. Quelli che restano (prima versione)
  10. Quelli che restano (seconda versione)

Futurismo

Il Futurismo è un movimento artistico, letterario e culturale che si sviluppa in Italia nel 1910, fondato da Filippo Tommaso Marinetti con il suo Manifesto del Futurismo.
I futuristi rifiutano il passato e lo condannano, opponendosi a ogni forma di tradizione.

I principi fondamentali del Futurismo erano:

  • Rifiuto dei valori del passato
  • Progresso tecnologico
  • Esaltazione della velocità, della forza e della luce
  • Esaltazione della guerra come "l'unica igiene del mondo"
  • Prevalenza di sentimenti aggressivi e prepotenti (esaltano la violenza)

Nel 1910, alcuni artisti futuristi, tra cui Boccioni, Balla, Carrà, Severini, Russolo e Sant'Elia, firmarono un nuovo manifesto al Teatro Chiarella di Torino.

Il pensiero degli artisti futuristi si riflette nei seguenti concetti:

  • Distruzione dei musei
  • Disprezzo per le opere classiche, come quadri e statue
  • Arte nuova, che trova elementi nel progresso e nella velocità
  • Disprezzo per ogni forma di imitazione
  • Esaltazione dell'originalità
  • Rifiuto dell'armonia e del buon gusto

I temi trattati nel Futurismo includevano la velocità, il dinamismo, la luce, le macchine, gli aerei, i treni e le fabbriche.

Umberto Boccioni

L'interesse di Boccioni per le arti grafiche inizia con lo studio del disegno alla scuola libera del nudo, dove conosce altri artisti come Severini, che lo introduce a Balla. Inizia il suo percorso artistico con uno stile divisionista, percependo il colore attraverso piccoli tratti di colori primari e puri accostati, prendendo ispirazione anche dagli Impressionisti e Post-Impressionisti.

Boccioni incontra Filippo Tommaso Marinetti, che lo spinge a rivoluzionare la sua arte.

Città che sale - 1910

Le caratteristiche di quest'opera includono:
  • Movimento e dinamicità
  • Tavolozza accesa (tecnica dei trattini divisionisti)
  • Impalcature sullo sfondo
  • Costruzione di cose nuove
  • Tecnologia con fabbriche
  • Forza-lavoro rappresentata da operai e cavalli da lavoro, simbolo di dinamismo
  • Numerosi bozzetti preparatori

Gli stati d'animo

"Gli stati d'animo" è una serie di sei dipinti, ognuno rappresentante lo stesso evento, ma con due versioni: una prima del contatto con i cubisti e una seconda dopo il contatto. Le opere sono:
  • Quelli che vanno
  • Gli addii
  • Quelli che restano

Quelli che vanno (prima versione)

  • Tecnica divisionista con pennellate estese nella stessa direzione
  • Sensazione di essere in uno spazio astratto
  • L'opera ritrae una scena di addio alla stazione, con case, alberi, montagne, un occhio che prende le fattezze di un uomo, binari e un treno
  • Tavolozza vivace, con accostamenti primari e puri

Quelli che vanno (seconda versione)

  • Prevalenza di blu accostato al nero, grigi-verdastri
  • Facce cubiste, scomposte nello stile di Braque

Gli addii (prima versione)

  • Pennellate post-impressioniste, granulose e morbide (stile simile a quello di Kokoschka)
  • Tavolozza meno accesa
  • Tecnica divisionista esasperata
  • L'opera si svolge sempre nella stazione, con figure che simboleggiano l'addio

Gli addii (seconda versione)

  • Viene rappresentato un numero, probabilmente il numero della locomotiva, fumo, un abbraccio e un traliccio
  • Movimento, velocità, stazione, paesaggio urbano, stati d'animo e binari

Quelli che restano (prima versione)

  • Tristezza e rassegnazione nelle figure
  • Pennellate verticali monocromatiche
  • Figure perse in uno spazio unico senza orizzonte, che sembra liquido

Quelli che restano (seconda versione)

  • Continuità della verticalità nel trattamento dello spazio
  • Pennellata strutturata, con linee materiche
  • Prevalenza del colore azzurro
  • Le figure acquisiscono plasticità, fisicità e corpo

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine e il fondatore del movimento futurista?
  2. Il movimento futurista è un movimento artistico, letterario e culturale che si sviluppa in Italia nel 1910, fondato da Filippo Tommaso Marinetti con il suo Manifesto del futurismo.

  3. Quali sono i principi fondamentali del futurismo?
  4. I principi del futurismo includono il rifiuto dei valori del passato, l'esaltazione del progresso tecnologico, della velocità, della forza e della luce, l'esaltazione della guerra come igiene del mondo, e la prevalenza di sentimenti aggressivi e prepotenti.

  5. Quali artisti hanno firmato il manifesto futurista al teatro Chiarella di Torino?
  6. Il manifesto futurista al teatro Chiarella di Torino è stato firmato da artisti come Boccioni, Balla, Carrà, Severini, Russolo e Sant'Elia.

  7. Quali sono le caratteristiche dell'opera "Città che sale" di Umberto Boccioni?
  8. "Città che sale" di Umberto Boccioni è caratterizzata da movimento e dinamicità, una tavolozza accesa con tecnica divisionista, impalcature sullo sfondo, costruzione di cose nuove, tecnologia con fabbriche, e forza-lavoro rappresentata da operai e cavalli.

  9. Come si differenziano le due versioni di "Quelli che vanno"?
  10. La prima versione di "Quelli che vanno" utilizza una tecnica divisionista con pennellate estese e una tavolozza vivace, mentre la seconda versione presenta una prevalenza di blu accostato al nero e grigi-verdastri, con facce cubiste e scomposte.

Domande e risposte