Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Durante la Repubblica di Weimar, artisti come Max Beckmann si impegnarono politicamente attraverso l'arte, affrontando la repressione nazista contro le avanguardie.
  • Le opere di Beckmann riflettono un espressionismo simbolico, utilizzando linee distorte e composizioni complesse per esprimere un'angoscia esistenziale.
  • "La notte" è un dipinto che rappresenta una scena di tortura in un ambiente deformato, evocando un senso di crudeltà universale e scenica.
  • Il dipinto mescola elementi iconografici cristiani con figure contemporanee, ampliando la critica sociale a una dimensione universale dell'inferno umano.
  • Beckmann intende denunciare la violenza sociale post-bellica e anticipare gli orrori del regime nazista, legando l'opera a eventi storici come l'assassinio di Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht.

Indice

  1. Artisti della Repubblica di Weimar
  2. L'arte di Max Beckmann
  3. La notte di Beckmann
  4. Simbolismo e crudeltà
  5. Violenza e società tedesca

Artisti della Repubblica di Weimar

Negli anni della Repubblica di Weimar e in quelli immediatamente successivi che videro l’ascesa al potere del Nazismo di Hitler, in Germania si distinguono alcuni pittori che, impegnati apertamente nella lotta politica, affondano le loro radici nel realismo espressionista di Käte Kollowitz, in Otto Dix e in George Grosz. Essi sono: Max Beckmann, John Heartfield e Hans Grundig. Si tratta di artisti che per il loro estremo coraggio sono stati spesso costretti a nascondersi perché la campagna hitleriana contre le avanguardie si fece sempre più spietata. Basti ricordare che nel 1937, fu organizzata una mostra chiamata “d’arte degenerata” che comprendeva le opere dei maggiori artisti del tempo. I loro quadri furono tolti dai musei, molti dati alle fiamme e gli artisti stessi oggetto di persecuzione.

L'arte di Max Beckmann

Beckmann, come molti altri pittori del suo tempo, fu colpito dagli orrori della guerra e intese utilizzare la sua pittura come arma di denuncia. Più che versa una classe politica ben individuata (quella della Repubblica di Weimar e del Terzo Reich), la sua accusa è piuttosto rivolta verso il mostro cieco che nascosto, ma sempre presente nell’umanità. Per esprimere questa angoscia esistenziale, fa ricorso a linee che si intersecano, a membra che si allungano o a forme completamente distorte. Il suo espressionismo tende al simbolismo e riprende volentieri il trittico e le pale d’altare del Medioevo: le sue composizioni sono complesse e popolate di personaggi mitologici rigidi, di nudi, di oggetti e di animali che evocano un universo, caratterizzato da una fredda crudeltà.

La notte di Beckmann

Fra le sue opere più significative, abbiamo La notte, realizzata nel 1918-1919. Si tratta di un olio su tela, di 133 x 154 cm, conservato al Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen di Düsseldorf.

Il dipinto spaventoso, un vero incubo, rappresenta una banda di malfattori che torturano, in modo freddo e metodico, una coppia e ne rapiscono la figlia, all’interno di uno spazio in cui tutto è deformato.

Uno di essi, con la pipa in bocca e dall’aspetto bonario si accinge, in tutta tranquillità, a torturare la famiglia, come si trattasse di un’azione normale, quotidiana.

A destra, l'assassino, che indossa un berretto proletario, i cui tratti del viso ricordano quelli di Lenin, con gli occhi coperti dalla visiera, evoca una figura tratta dal Trionfo della morte, affresco quattrocentesco in Campo Santo a Pisa.

Simbolismo e crudeltà

Il fonografo, al centro, domina la scena, unico punto stabile che sembra ingoiare e nascondere le grida di terrore delle vittime. Il pavimento, con i due candelieri, di cui uno accesso e l’altro rovesciato suggerisce una scena teatrale, come se la realtà diventasse teatro e quindi acquistasse un valore universale. Infatti, amalgamando un tema iconografico cristiano (la Deposizione dalla Croce) e personaggi contemporanei, vittime della guerra o proletari, Beckmann va oltre la crudeltà della società del dopoguerra per dare alla sua pittura una dimensione universale, quella dell'inferno umano sulla terra.

Tale teatro della crudeltà è ancora più inquietante per il fatto che viene esercitato in un ambiente familiare, banale e quotidiano. Come In Guernica di Picasso, 1937, la violenza della guerra si estende, pertanto, alle sfere della vita privata

I tratti del disegno sono di un certo spessore, i movimenti contorti e i colori (rosso, bianco nero) in contrasto fra di loro. In lontananza, su di un muro totalmente nero si apre una piccola finestra attraverso la quale appare della luce.

Violenza e società tedesca

L’artista vuole evocare la violenza sociale che immediatamente dopo la Prima guerra mondiale stava lacerando la società tedesca e annuncia il terrore nazista nell'Europa occupata e l'"industria della morte" dove la scienza sarà messa al servizio dello sterminio. La scena è probabilmente legata all'assassinio dei rivoluzionari spartachisti Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht durante la Settimana di sangue a Berlino nel gennaio 1919.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il contesto storico in cui operavano artisti come Max Beckmann?
  2. Gli artisti come Max Beckmann operavano durante la Repubblica di Weimar e l'ascesa del Nazismo, un periodo in cui erano impegnati nella lotta politica e spesso perseguitati per il loro coraggio artistico.

  3. Quali sono le caratteristiche distintive delle opere di Max Beckmann?
  4. Le opere di Beckmann sono caratterizzate da un espressionismo simbolico, con linee intersecanti, forme distorte e composizioni complesse che evocano un universo di fredda crudeltà.

  5. Come viene descritto il dipinto "La notte" di Max Beckmann?
  6. "La notte" è un dipinto spaventoso che rappresenta una banda di malfattori che torturano una famiglia in uno spazio deformato, con elementi che suggeriscono una scena teatrale e un significato universale.

  7. Qual è lo scopo del dipinto "La notte"?
  8. Il dipinto intende evocare la violenza sociale post-Prima guerra mondiale e anticipare il terrore nazista, collegandosi all'assassinio dei rivoluzionari spartachisti nel 1919.

  9. Quali elementi iconografici e stilistici utilizza Beckmann in "La notte"?
  10. Beckmann utilizza elementi iconografici cristiani, personaggi contemporanei, tratti di disegno spessi, movimenti contorti e colori contrastanti per creare un'opera che rappresenta l'inferno umano sulla terra.

Domande e risposte

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