Concetti Chiave
- La storia della cultura visiva è caratterizzata da cicli di cambiamenti nei canoni estetici, come dimostrato dalla Venere di Willendorf e le sue percezioni nel tempo.
- Le avanguardie storiche del Novecento hanno influenzato profondamente la percezione della bellezza, introducendo nuovi modelli estetici che si sono affermati nella cultura popolare.
- Il fenomeno "heroin chic" degli anni '90 ha rappresentato uno standard estetico influente nella moda e nella pubblicità, dimostrando l'evoluzione dei canoni di bellezza.
- I cambiamenti nella percezione della bellezza sono spesso influenzati da fattori culturali, sociali ed economici, come evidenziato dai recenti mutamenti dovuti ai social network.
- La definizione di bellezza continua a evolversi, riflettendo nuove espressioni estreme del corpo e adattandosi alle mutevoli sensibilità collettive.
Avanguardie storiche in arte
Perché abbiamo detto “ritorna ad avere successo?”. Perché la storia della cultura visiva è fatta di continui corsi e ricorsi: basta pensare a un artefatto come la Venere di Willendorf, custodita al Museo di Storia Naturale di Vienna e risalente a 25000 anni prima di Cristo. Per millenni ai nostri occhi quelle forme sono sembrate sproporzionate e indesiderabili, forse “brutte”, perché abbiamo conosciuto altre “Veneri” nella pittura, nella fotografia e nel cinema che hanno rappresentato modelli di bellezza socialmente condivisi, per poi mutare e essere influenzati da un’idea di bellezza “altra”.
Questa mutevolezza del canone estetico legato alla bellezza e della sua percezione è una delle eredità delle cosiddette avanguardie storiche, che nell’arco del Novecento hanno proposto stravolgimenti formali e anatomici che solo dopo molti anni la cultura pop ha eletto a modelli anche nella realtà, assecondando le variazioni del gusto tramite linguaggi di massa come il cinema e la moda.
Un esempio in questo senso è il fenomeno “heroin chic” nella moda e nella pubblicità degli anni ’90; un fenomeno estetico che ha segnato fino a tempi recentissimi uno standard nella nostra percezione dei corpi e della bellezza femminile, fino a quando, ancora una volta la sensibilità collettiva è cambiata seguendo contingenze culturali, sociali, economiche inaspettate, che hanno visto con l’avvento dei social network configurarsi una nuova fase e nuove espressioni estreme del corpo, rovesciando di nuovo la definizione di “bellezza”.