Concetti Chiave
- La metafisica italiana, distinta dal surrealismo, si basa su concetti filosofici ispirati da Aristotele, cercando l'essenza delle cose e mostrando nostalgia per il passato.
- Il movimento nasce dall'incontro tra De Chirico e Carrà nel 1917, durante la prima guerra mondiale, come reazione contro le avanguardie e il futurismo.
- Carlo Carrà, dopo aver abbandonato il futurismo, si concentra su temi come la perdita dell'Istria e l'ordine passato, rappresentando figure umane come statue senza identità.
- La "Musa Metafisica" di Carrà utilizza simboli come manichini e oggetti statici per esprimere la delusione post-bellica e la nostalgia per una vittoria mutilata.
- L'arte metafisica di Carrà si distingue per l'uso di prospettive centrali che creano spazi claustrofobici, ampliando gli oggetti in modo suggestivo.
Indice
La nascita della metafisica in Italia
In Italia invece il movimento surrealista non c’è ma c’è la metafisica. Anche se i dipinti si somigliano, il concetto è diverso: la metafisica ha una base filosofica. Prende spunto da Aristotele; cerca la vera essenza delle cose. È pervasa da una nostalgia del mondo prima delle avanguardie.
Nasce in Italia perché nasce dall’incontro di De Chirico con Carrà. Il secondo fa parte dei futuristi. De Chirico è figlio di un ingegnere Italiano che ha costruito ferrovie in Grecia. Lì ha avuto un’influenza del classicismo.L'influenza della guerra sulla metafisica
Insieme al fratello e a Carrà parte per la prima guerra mondiale. I due si incontrano all’ospedale di Ferrara perché feriti durante la guerra; danno vita alla metafisica nel 1917. Carrà esce dal futurismo dopo le devastazioni della prima guerra mondiale. Entrambi vedono nelle avanguardie e nelle loro esuberanze, una causa del clima di tensione che aveva portato alla guerra. L’idea è di tornare all’ordine precedente. Su questo c’è una nostalgia rispetto al passato, soprattutto italiano.
La musa metafisica - Carlo Carrà
La musa metafisica di Carlo Carrà
C’è un altro componente della corrente della Metafisica in Italia. Riprende il tema della musa ispiratrice, che si è perso. C’è un manichino che rappresenta un’educatrice di tennis. Carrà amava molto il tennis. All’interno ci sono degli oggetti: una piramide, una rappresentazione di città e in primo piano la cartina di una città, che rappresenta l’Istria e c’è un bersaglio dall’altra parte. La perdita dell’Istria brucia ancora. Carrà è stato in guerra; c’è un abbandono al futurismo e la delusione per una vittoria mutilata. Non ci sono persone umane; solo un uomo visto come una statua, senza identità. C’è questa prospettiva centrale che in realtà descrive uno spazio claustrofobico perché gli oggetti sembrano espandersi.
Domande da interrogazione
- Qual è la differenza principale tra il movimento surrealista e la metafisica in Italia?
- Come ha influenzato la prima guerra mondiale la nascita della metafisica?
- Quali elementi caratterizzano la musa metafisica di Carlo Carrà?
La metafisica in Italia, a differenza del surrealismo, ha una base filosofica e cerca la vera essenza delle cose, ispirandosi ad Aristotele e mostrando nostalgia per il mondo prima delle avanguardie.
La prima guerra mondiale ha portato De Chirico e Carrà a incontrarsi e a sviluppare la metafisica nel 1917, spinti dalla delusione per le avanguardie e il desiderio di tornare all'ordine precedente.
La musa metafisica di Carrà include un manichino che rappresenta un'educatrice di tennis, oggetti come una piramide e una cartina dell'Istria, e riflette la delusione per la guerra e l'abbandono del futurismo.