Concetti Chiave
- Giotto è una figura chiave del rinnovamento artistico del 300, ponendo le basi per il Rinascimento fiorentino e segnando la fine del periodo gotico.
- Il suo stile innovativo si manifesta nella rappresentazione realistica e umanista della vita quotidiana, elemento centrale dell'Umanesimo, evidenziato anche nella sua rappresentazione di San Francesco.
- Giotto è noto per l'organizzazione geometrica degli spazi nei suoi affreschi, come dimostrato nelle scene della Basilica Superiore di Assisi, dove utilizza la prospettiva per creare scene realistiche.
- Le opere di Giotto, come gli affreschi di Assisi, mostrano una forte impostazione geometrica e una progressiva perfezione della prospettiva, contribuendo allo sviluppo del linguaggio artistico italiano.
- Nonostante l'importanza delle scene umane e sacre, la natura nei suoi affreschi è rappresentata come sfondo, senza il rigoglio o l'abbondanza, a eccezione di alcuni elementi specifici come nella predica agli uccelli.
Indice
L'importanza del 300 nell'arte italiana
Il 300 è un periodo importante per l’arte italiana, si raffigura sempre di più la borghesia e la committenza inizia ad essere laica. Si dà più importanza alla vita quotidiana dell’uomo poi determinante per il 400, da un punto di vista nasce l’Umanesimo con Dante Boccaccio.
Giotto e il rinnovamento artistico
La figura fondamentale in arte è Giotto ( nasce a Colle Vespignano, nei pressi di Firenze nel 1337 forse), ma non si sa molto delle sue origini. Un importante artista Giorgio Vasani, alla metà del 500, che oltre al essere architetto scrisse le vite dei artisti più importanti. Inizia proprio con Giotto, il rinnovamento di tutta la cultura, il rinascimento fiorentino, fu colui che diede il termine al periodo gotico. Visto che Giotto mette l’accento sulla novità parte da lui. Il Vasani racconta dei annedoti, tra i quali quello della mosca, che dice che Giotto, allievo di Cimabue, il quale gli dice di far attenzione al quadro fresco non lasciando posare le mosche, dipinse una mosca che sembrava talmente vera che Cimabue ci cascò e rovino il quadro, ciò rappresenta che fin da giovane era particolarmente dotato.
Le opere di Giotto ad Assisi
Inizialmente lavorò a Roma, anche se di questa prima influenza non ci sono resti, ma si sa che venne ad Assisi, dove realizzò le storie di Isacco, dove si fa anche conoscere e gli vengono affidati compiti più importanti, gli affreschi della basilica superiore, ciò significa che avevano già notato la sua bravura. È accertato che non realizza tutto da solo, intorno c’erano i suoi allievi, naturalmente Giotto realizzava le parte principali e dava le impostazioni.
L'innovazione di Giotto nella rappresentazione
L’interno della chiesa, grande aula rettangolare con un’ unica navata, con un alto zoccolo (differenziazione tra la base del muro e la parete), che era già stato pensato perché doveva contenere gli affreschi con la storia di S. Francesco. Organizza lo spazio con ogni parte tra i pilastra con inserito in una finta architettura, dove a sua volta c’è un'altra zoccolatura come se fosse fatto di stoffa, sopra c’è una specie di trabeazione dipinta con delle colonnine tortili che reggono un architettura (tutto dipinto). Questo modo di trattare la parete riporta molto all’idea romana, questo perciò porta a pensare che prima era stato a Roma. Ciò gli consente di creare degli spazi come delle finestre, una scatola dove si svolge una scena, uno sfondamento della parete.
La figura di San Francesco nelle opere di Giotto
Nei primi affreschi è più inciso, poi diventa più raffinato. Le scene rappresentate sono 28, si parte dall’altare. In tutte queste scene la novità è che Giotto porta per esempio analizzando il dono del mantello, la più grande novità per esempio rappresentando S. Francesco tra un uomo e un asino, con le grandezze normali di un uomo, in carne ed ossa.
La prospettiva e la geometria nelle opere di Giotto
S. Francesco è una figura chiave, tutti i vescovi si arricchiscono e non pensano ad aiutare la gente, invece lui porta una rivoluzione, lui r5icco si spoglia davanti a tutti e da i suoi beni. Anche il considerare tutto il creato con la stessa dignità. Il cielo è blu, non c’è più il dorato, è il mondo terrestre la vita quotidiana, la santità tra gli uomini. Inoltre c’è una forte impostazione geometrica. Sulla fig. 5 gli uomini sono posti organizzati simmetricamente. Se si tracciano le diagonali del quadrilatero al centro c’è il volto di S. Francesco, e questo linguaggio semplice si considera allo stesso livello che porta la lingua italiana. Sulle montagne si contrappone la vita di un uomo tra impegno civile preghiera. Man mano si va avanti con l’utilizzo della prospettiva, sempre più perfezionata e realistica. Nella fig. 11 con il trono ci stanno gli uomini con delle colonne che evidenziano lo spazio. La rinuncia agli averi dove S. Francesco appare appena coperto e da una parte c’è la chiesa, dall’altra il padre trattenuto che non era contento, poiché era un mercante di stoffe con dei valori e voleva donare i suoi beni all’unico figlio maschio che aveva. Ha una sua corporeità, c’è un asse di simmetria, da una parte al città dall’altra la chiesa. Dal cielo esce la mano di Dio, segno che è d’accordo, ed è in linea diretta con la mano di S. Francesco. Nel accertamento delle stimmate c’è una forte prospettiva del crocifisso. In tutte le scene la natura non è molto rappresentata, è rigogliosa, abbondante nella predica agli uccelli. Sotto gli alberi sono piccoli, non ha molta importanza perché è solo di ambientazione.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo di Giotto nel rinnovamento dell'arte italiana del 300?
- Quali sono alcune delle innovazioni artistiche introdotte da Giotto?
- Come viene rappresentato San Francesco negli affreschi di Giotto?
- Qual è l'importanza della prospettiva nelle opere di Giotto?
- In che modo Giotto ha influenzato la rappresentazione della natura nelle sue opere?
Giotto è considerato una figura fondamentale nel rinnovamento dell'arte italiana del 300, segnando la transizione dal periodo gotico al rinascimento fiorentino, con un'attenzione particolare alla vita quotidiana e all'umanesimo.
Giotto ha introdotto l'uso di prospettive più realistiche, una forte impostazione geometrica e la rappresentazione di figure umane con proporzioni naturali, come evidenziato nelle sue opere ad Assisi.
San Francesco è rappresentato con grande realismo e umanità, spesso in scene che sottolineano la sua rivoluzione spirituale e il suo impegno per l'uguaglianza di tutte le creature, come nel dono del mantello.
La prospettiva è fondamentale nelle opere di Giotto, permettendo di creare spazi realistici e profondità nelle scene, come dimostrato nella rappresentazione del trono e nella rinuncia agli averi di San Francesco.
Sebbene la natura non sia il focus principale, Giotto la rappresenta in modo rigoglioso e abbondante, come nella predica agli uccelli, utilizzandola principalmente come ambientazione per le scene.