Concetti Chiave
- Giotto, nato e morto a Firenze, è considerato il padre della pittura italiana e il precursore del Rinascimento, superando il suo maestro Cimabue.
- Giotto è noto per aver abbandonato lo stile bizantino, creando un'arte moderna ispirata all'antica Roma, senza rifiutare completamente il gotico.
- La Basilica di San Francesco d’Assisi ospita 28 affreschi di Giotto che narrano la vita di San Francesco, utilizzando la prospettiva e il chiaroscuro per realismo e profondità.
- Nella prima scena dell'affresco, Giotto utilizza elementi come colonne e cornici per inserire la profondità, con linee convergenti che focalizzano l'attenzione sui personaggi principali.
- Giotto ha innovato con l'uso del colore, preferendo cieli azzurri realistici all'oro tradizionale e curando meticolosamente anatomia e capigliatura nei suoi affreschi.
Vita e riconoscimenti
Nato a Firenze 1267 e morto anche a Firenze a 70 anni nel 1337.
Allievo di Cimabue e avevano 27 anni di differenza.
Era famoso anche in vita, Boccaccio lo definì “il miglior pittore del mondo” e anche Dante affermò: “Cimabue credeva di esser arrivato ma Giotto lo superò” (attivo a Firenze, Assisi, Roma, Napoli, Rimini, Padova, Milano).
Venne seppellito sotto il duomo (sotto il pavimento) di Firenze.
Stile e innovazioni artistiche
Considerato il padre della pittura italiana e il nonno del rinascimento.
Cennino Cennini (pittore) spiega come Giotto abbandonò il bizantino per studiare l’arte romana e creare un’arte moderna.
Giotto non rifiuta il gotico anche se rifiuta l’horror vacui, la serpentina e le figure allungate.
Rifiuta però totalmente lo stile bizantino.Affreschi di San Francesco
Rappresenta un’unica storia, quella di San Francesco. In tutto dipinge 28 affreschi (aiutato da collaboratori nella prima parte)
Per il 1° affresco ci impiega 5 anni per colpa del clima
Inserisce tra una scena e l’altra una colonna con la cornice, prendendo ispirazione all’arte antica (ville romane, architettura e scultura) usando la prospettiva.
Prima scena – Il dono del mantello al povero.
Sotto l’affresco la descrizione del passo.
Non è perfettamente conservato, ci sono colori sbiaditi come l’azzurro e il nero perché stesi sulla parete a intonaco asciutto, infatti i colori stesi con l’affresco sono conservati bene.
Il cielo è azzurro non più oro per esser più realistico.
Non presenta Horror Vacui
I due personaggi interagiscono, Francesco è rivolto verso di noi invece il povero verso Francesco.
Inserisce il volume con il chiaroscuro e la profondità con i piani diversi e la prospettiva.
Le montagne inclinate sono il punto centrale dell’affresco. Le linee convergono tutte sulla testa di San Francesco.
Tanto realismo
Seconda scena – San Francesco rinuncia ai suoi averi, si spoglia e prega.
Arriva una mano dal cielo del Dio padre.
Padre che non è contento della sua scelta cerca di aggredirlo.
Dietro San Francesco ci sono preti e vescovi.
Laici (padre di San Francesco) contro cristiani (preti e vescovi).
L’anatomia e la capigliatura sono molto curati.
Terza scena –
Tradizione del presepe vivo.
Posta nel Presbiterio della basilica.
La scena è ambientata in una chiesa.
Alle donne era vietato l’ingresso.
Le capacità prospettiche di Giotto sono empiriche cioè basata sull'osservazione diretta e pratica.
Domande da interrogazione
- Chi era Giotto e quale fu il suo contributo all'arte?
- Quali sono le caratteristiche principali degli affreschi di Giotto nella Basilica di San Francesco d’Assisi?
- Come Giotto ha rappresentato la scena del Presepe di Greccio nella Basilica di San Francesco d’Assisi?
Giotto, nato a Firenze nel 1267 e morto nel 1337, fu un allievo di Cimabue e venne considerato il padre della pittura italiana e il nonno del Rinascimento. Abbandonò lo stile bizantino per creare un'arte moderna, influenzata dall'arte romana, e fu lodato da Boccaccio e Dante per il suo talento.
Gli affreschi di Giotto nella Basilica di San Francesco d’Assisi raccontano la storia di San Francesco attraverso 28 scene. Giotto utilizzò la prospettiva e il chiaroscuro per creare realismo, evitando l'horror vacui e introducendo elementi architettonici ispirati all'arte antica.
Nella scena del Presepe di Greccio, Giotto ambienta l'episodio in una chiesa, utilizzando la prospettiva empirica basata sull'osservazione diretta. L'iconostasi è presente e alle donne era vietato l'ingresso, riflettendo le tradizioni dell'epoca.