Concetti Chiave
- La Basilica di Sant'Apollinare in Classe, consacrata nel 549, è famosa per i suoi ricchi mosaici nell'abside e nell'arco trionfale.
- I mosaici presentano simboli degli Evangelisti e dodici agnelli, rappresentanti gli Apostoli, che emergono dalle città di Gerusalemme e Betlemme.
- Le figure di Elia e Mosè circondano una croce ornata di gemme, simbolo della trasfigurazione di Cristo sul Monte Tabor.
- La zona inferiore del mosaico raffigura un paesaggio bucolico con Sant'Apollinare al centro, in preghiera per i fedeli rappresentati come agnelli bianchi.
- La basilica è un complesso monumentale che combina messaggi politici, memorie locali e allegorie, fungendo da luogo di coesione comunitaria.
Indice
La basilica di S. Apollinare
L'imponente, solenne basilica di S. Apollinare in Classe, eretta non lontano dal porto e consacrata soltanto un anno dopo di quella di San Vitale, cioè nel maggio del 549, è ricca di mosaici nell'abside e nell'arco trionfale.
Nei registri più alti compaiono i simboli degli Evangelisti ai lati dell'imago clipeata di Cristo. Inoltre troviamo dodici agnelli, simboli degli Apostoli, che uno dietro all'altro, sono usciti, sei a sinistra e sei a destra, dalle porte di due città dalle mura adorne di gemme, alludenti a Gerusalemme e a Betlemme, che stanno a rappresentare la Chiesa uscita dall'ebraismo e la Chiesa uscita dal paganesimo.
Rappresentazioni e significati
Ai lati possiamo notare le immagini degli Arcangeli Gabriele e Michele, i quali, rappresentanti della milizia celeste, sostengono con la destra il labaro, sul cui drappo è, per tre volte, ripetuta in greco la lode a Dio. Nei piccoli riquadri più bassi sono presentati i busti di San Matteo e, forse, di San Luca.
Composizione del mosaico
L'intero mosaico può essere diviso in due fasce: in alto, in una zona aurea emergono, con la parte superiore del corpo, le figure di Elia e di Mosè, che si dispongono ai lati di un grande disco che contiene, nell'orbita d'un cielo notturno illuminato da novantanove stelle d'argento e d'oro, una croce adorna di gemme. La presenza qui dei due Profeti è chiara testimonianza che con questa composizione l'artista volle fare evidente allusione alla trasfigurazione di Cristo sul Monte Tabor. E poiché ad essa, come indicano i Vangeli, furono presenti gli Apostoli Pietro, Giacomo e Giovanni, questi ultimi sono stati simbolicamente rappresentati come i sottostanti tre candidi agnelli, i quali rivolgono il muso verso la croce.
Il paesaggio e S. Apollinare
Nella zona inferiore si estende una valle verde fiorita, nella quale si stagliano piante arboscelli, fiori e cespugli, rocce e massi: qui tutto è espresso con un gusto che potrebbe dirsi quasi infantile, tanto semplice ne è la composizione. Proprio al centro di questo paesaggio si innalza la figura di S. Apollinare, il primo Vescovo di Ravenna, proveniente dalla lontana Antiochia, il quale al di sopra della sua bianca tunica, porta la casula sacerdotale, adorna di tante api d’oro, simbolo di eloquenza.
Egli è rappresentato mentre innalza le sue preghiere a Dio, perché accolga nella serenità eterna del giardino celeste i fedeli che erano stati affidati alle sue cure, i quali appaiono qui sotto l’aspetto di dodici agnelli bianchi.
Modifiche artistiche
Indagini condotte hanno mostrato che l’artista aveva qui in origine ideato una composizione diversa: lo testimoniano in maniera quanto mai evidente le sinopie (disegni preparatori) delineate direttamente sulla sottostante cortina muraria. Si è infatti riscontrato che esse accennavano ad una croce mediana, affiancata da due pavoni e da coppie di colombe disposte ai lati di cesti colmi di frutta.
Ma in realtà al momento dell’esecuzione effettiva del mosaico il committente dell’opera decise di cambiare composizione, ritenendo più consono che vi fosse raffigurato il fondatore della Chiesa di Ravenna.
Importanza storica e culturale
Sant'Apollinare in Classe è fra le basiliche ravennati il monumento più complesso nel quale si assommano messaggi politici, memorie locali e una mirabile sapienza allegorica emanata da ogni singola figura. La chiesa è punto nodale per la coesione dell'intera comunità in quanto monumentalizzazione della tomba del più importante Santo locale. È luogo per eccellenza della memoria della Chiesa ravennate anche dal punto di vista strettamente istituzionale: qui sono impiantate le tombe dei Vescovi dal VI secolo in poi. Inoltre qui venne effigiata la consegna dei privilegi alla Chiesa di Ravenna da parte dell'imperatore Costantino IV, imperatore bizantino; Sant'Apollinare viene quindi impiegata da soggetti differenti per più scopi.
La parola "allegoria" significa "testo dal significato nascosto".
Domande da interrogazione
- Quando è stata consacrata la basilica di Sant'Apollinare in Classe?
- Quali sono i simboli degli Evangelisti presenti nella basilica?
- Quali sono le due città rappresentate dalle porte adornate di gemme?
- Chi sono gli Arcangeli rappresentati ai lati della croce?
- Chi è rappresentato al centro del paesaggio nella zona inferiore del mosaico?
La basilica di Sant'Apollinare in Classe è stata consacrata nel maggio del 549.
I simboli degli Evangelisti presenti nella basilica sono rappresentati ai lati dell'imago clipeata di Cristo.
Le due città rappresentate dalle porte adornate di gemme sono Gerusalemme e Betlemme.
Gli Arcangeli rappresentati ai lati della croce sono Gabriele e Michele.
Al centro del paesaggio nella zona inferiore del mosaico è rappresentato Sant'Apollinare, il primo Vescovo di Ravenna.