30042011
Genius
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Concetti Chiave

  • Sant'Apollinare Nuovo è una basilica teodoriciana a tre navate, nota per i suoi capitelli di Costantinopoli.
  • La chiesa si distingue per la sua luminosità interna, grazie alle finestre e ai mosaici sui lati della navata centrale.
  • I mosaici originali di Teodorico furono modificati nel 561 per rappresentare processioni di martiri su sfondo oro.
  • Le scene della Passione e Resurrezione di Cristo sono collocate in una posizione secondaria rispetto al cerimoniale.
  • I mosaici teodoriciani mostrano l'abbandono della tridimensionalità, anticipando l'astrazione bizantina e l'arte giustinianea.

Indice

  1. La chiesa di Sant'Apollinare Nuovo
  2. I mosaici e la loro storia
  3. L'arte teodoriciana e bizantina

La chiesa di Sant'Apollinare Nuovo

Sempre percorrendo via Roma si raggiunge la chiesa palatina teodoriciana, Sant’Apollinare Nuovo, una basilica a tre navate poco innovativa nella pianta, impreziosita però dai capitelli importanti di Costantinopoli.

L’originalità della chiesa risiede nella luminosità interna, garantita dalle finestre e nei mosaici, che percorrono i due lati della navata centrale.

I mosaici e la loro storia

In origine essi rappresentavano la corte di Teodorico in processione; nel 561 il vescovo Agnello distrusse il corteo originario e lo sostituì con la Processione delle sante martiri offerenti guidata dai Magi sulla parete sinistra e con il Corteo dei martiri sulla parete destra, il tutto su fondo oro; lasciò invece intatte le parti iniziali del corteo teodoriciano, che raffigurano il palazzo del re ostrogoto e il porto di Classe, e le parti finali, con le figure di Cristo e della Vergine in trono.

La zona sovrastante il fregio è dominata da figure monumentali di profeti,disposti tra le finestre,mentre il registro superiore è ancora teodoriciano e raffigura scene della Passione e della Resurrezione di Cristo, collocate con scelta inusuale in una posizione secondaria rispetto al cerimoniale della corte.

L'arte teodoriciana e bizantina

Nei mosaici teodoriciani si notano già l’abbandono della tridimensionalità e l’assenza di sfondo che anticipano l’astrazione bizantina, ma soprattutto una concentrazione del mosaico funzionale all’esaltazione dell’architettura e della luminosità dell’edificio che anticipa l’arte giustinianea.

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