Concetti Chiave
- Nel IX e X secolo, la pittura medievale ha un ruolo didattico, influenzato dalla catechesi e dalla miniatura contemporanea.
- San Giovanni di Mustair in Svizzera presenta 82 scene bibliche vivaci, con influenze bizantine visibili nel Cristo Pantocratore.
- La chiesa di San Benedetto di Malles conserva affreschi del IX secolo, con ritratti vividi di Cristo e figure ecclesiastiche.
- Il monastero di San Vincenzo al Volturno ospita il ciclo pittorico carolingio meglio conservato dell'Italia meridionale, con scene bibliche e figure bizantine.
- Gli affreschi di San Giorgio a Oberzell, datati alla fine del X secolo, narrano storie di Cristo con un'iconografia simbolica e bidimensionale.
Indice
Il valore didattico della pittura medievale
La pittura acquisì nell’alto Medioevo un grande valore didattico legato alla catechesi. Oltre a quello di Castelseprio, altri importanti cicli di affreschi mostrano le caratteristiche della pittura del periodo, in particolare i rapporti con la miniatura contemporanea e la ripresa di modelli paleocristiani .
Influenze bizantine e carolingie
A San Giovanni di Mustair, in Svizzera, una fondazione abbaziale carolingia, 82 scene eseguite intorno all’840 narrano con vivacità ed efficacia fatti dell’Antico e del Nuovo Testamento, con scelte iconografiche spesso simili a quelle dei miniatori coevi.
L’influsso bizantino si nota invece nel grande Cristo Pantocratore. La piccola chiesa triabsidata e con navata unica di San Benedetto di Malles (Bolzano),non lontana da Mustair, conserva resti di un ciclo di affreschi che risalgono al IX secolo: uno di essi raffigura Cristo tra due santi diaconi insieme agli Offerenti, un ecclesiastico e un laico armato di spada: i ritratti di questi ultimi sono molto vivi ed efficaci.Il monastero di San Vincenzo al Volturno
Nell’Italia meridionale importante è il monastero di San Vincenzo al Volturno, in Molino: si trattava di una vera e propria città monastica,che all’inizio del IX secolo occupava più di dieci ettari su entrambe le sponde del fiume Volturno, con decine di edifici,officine per il fabbisogno interno e l’esportazioni di vetri e laterizi,avorio e metalli, e ben nove chiese.
La cripta e il ciclo pittorico carolingio
Nella cripta della piccola chiesa del settore residenziale, sfuggita alle distruzioni degli arabi dell’882, si trova il ciclo pittorico carolingio meglio conservato dell’Italia meridionale, risalente all’840 circa: nell’abside era la Madonna Regina (scomparsa) seduta in trono; sulla volta all’incrocio dei bracci,Cristo benedicente; sul lato opposto,un ciclo raffigurante l’Annunciazione, la Natività, la Crocifissione, con l’abate Epifanio inginocchiato davanti a Gesù, e le Marie al sepolcro.
Altre scene raffigurano sante riccamente vestite alla bizantina e i martìri si san Lorenzo e santo Stefano.
Programma decorativo di età ottoniana
Il maggiore programma decorativo di età ottoniana è conservato in San Giorgio a Oberzell, una delle chiese dell’abbazia di Reichenau, fondata nel 724 sull’omonima isola del lago di Costanza, in Germania. Gli affreschi che risalgono alla fine del X secolo, narrano le storie di Cristo, seguendo modelli tardoantichi e cercando di drammatizzare ed erotizzare la figura di Cristo.
Le scene hanno spesso un contesto paesaggistico formato da edifici e palazzi subordinati alle figure. La bidimensionalità e il simbolismo prevalgono e ricordano la coeva miniatura ottoniana prodotta a Reichenau.
Domande da interrogazione
- Qual era il ruolo della pittura nell'alto Medioevo?
- Quali sono alcuni esempi di cicli di affreschi importanti del IX secolo?
- Quali influenze artistiche si notano negli affreschi di San Giorgio a Oberzell?
La pittura nell'alto Medioevo aveva un grande valore didattico legato alla catechesi, mostrando caratteristiche come i rapporti con la miniatura contemporanea e la ripresa di modelli paleocristiani.
Esempi importanti includono le scene a San Giovanni di Mustair in Svizzera, il ciclo di affreschi a San Benedetto di Malles, e il ciclo pittorico carolingio nella cripta di San Vincenzo al Volturno in Italia meridionale.
Negli affreschi di San Giorgio a Oberzell si notano influenze di modelli tardoantichi, con un tentativo di drammatizzare ed erotizzare la figura di Cristo, e un simbolismo che ricorda la miniatura ottoniana.