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Concetti Chiave

  • La pittura romanica si caratterizza per tecniche quali affresco, mosaico e tempera su tavola, con una forte influenza bizantina e una rappresentazione didattica dei temi religiosi.
  • Le opere romaniche erano rigide e simmetriche, con contorni netti e figure bidimensionali, spesso utilizzate per educare i fedeli attraverso scene bibliche e vite dei santi.
  • Un esempio di pittura romanica è la chiesa di San Michele Arcangelo, che presenta un'iconografia complessa basata su episodi dell'Antico e Nuovo Testamento, con figure geometriche e colori contrastanti.
  • Le croci dipinte a tempera su tavola, come quella del Maestro Guglielmo nel Duomo di Sarzana, mostrano un'evoluzione iconografica da Christus Triumphas a Christus Patiens, segnando un processo di umanizzazione di Cristo.
  • La ricca tradizione del mosaico in Sicilia, influenzata dall'arte bizantina, è esemplificata nelle cattedrali di Cefalù e Monreale, con decorazioni musive che evidenziano il potere spirituale e temporale del sovrano.

Indice

  1. Tecniche pittoriche antiche
  2. Influenza bizantina e soggetti religiosi
  3. Esempi di pittura romanica
  4. Evoluzione delle croci dipinte
  5. Mosaici e influenze bizantine
  6. Mosaici nelle chiese siciliane

Tecniche pittoriche antiche

Affresco: pittura eseguita sull’intonaco fresco di una parete; il colore ne è chimicamente incorporato e conservato per un tempo illimitato

Mosaici: frequenti specialmente in Sicilia, dove gli artisti subiscono l’influenza bizantina

Tempera su tavola: non si disegna più sui muri, ma su elementi decorativi, dipinti a tempera prodotta direttamente dagli artisti tramite la mescolanza di varie sostanze (tuorlo, albume, colla, latte di fico, gomma, cera, resina, olii), e appesi alle pareti (come i crocifissi)

Influenza bizantina e soggetti religiosi

Le forme della pittura erano rigide e simmetriche, con contorni fortemente tracciati, ed è forte l’influenza esercitata dall’arte bizantina; le figure non hanno volume. I soggetti scelti hanno l’obbiettivo di insegnare qualcosa ai fedeli, educandoli all’obbedienza alle leggi di Dio e distogliendoli dal compiere il male (scene ispirate, maggiormente, alla Genesi, all’Apocalisse, al Giudizio Universale, evidenziando le sofferenze dei peccatori e la solennità di Dio davanti al peccato, e alla Passione di Cristo. Frequenti anche le rappresentazioni concernenti le vite dei Santi).

Esempi di pittura romanica

Nella chiesa di San Michele Arcangelo, nel borgo di Sant’Angelo in Formis, donata nel 1072 all’abate Desiderio di Montecassino, si ha un esempio di pittura romanica. A livello iconografico, è basato sulle rappresentazione di episodi dell’Antico e del Nuovo Testamento, con la majestas domini, la maestà del Signore in trono. Nella controfacciata è rappresentato il Giudizio universale, nelle pareti della navata centrale, invece, vi sono raffigurati degli episodi neotestamentari, mentre nelle pareti delle navate laterali scene dell’Antico Testamento. Sono presenti elementi di geometrizzazione delle figure, assenza di volume, contrasto di colori ed espressione vivaci dei volti dei protagonisti.

Evoluzione delle croci dipinte

In Italia centrale hanno grande diffusione le croci dipinte a tempera su tavola, generalmente appese nelle absidi delle chiese. Ne venne così prodotta una grande quantità. L’iconografia del Christus Triumphas si evolve poi in quella del Christus Patiens. La croce dipinta risalente al 1138, realizzata dal Maestro Guglielmo, si può osservare ancora oggi all’interno del Duomo di Sarzana nella provincia di La Spezia (Liguria). Il soggetto è Cristo trionfante, raffigurato come imperturbabile e impassibile, nell’atto di trionfare sulla sofferenza e sulla morte. Il corpo è appeso alla croce tramite 4 chiodi (2 per le mani e 2 per i piedi), mentre nel Gotico saranno raffigurati solo tre chiodi, con l’introduzione della tridimensionalità (due piedi sovrapposti => 1 solo chiodo => 3 chiodi). Gradualmente, la rappresentazione del Cristo Trionfante lascerà spazio alla manifestazione dei sentimenti e alla rappresentazione del Christus Patiens => Crocifisso di Giunta Pisano => Cristo malinconico, privo di vita e sofferente => ogni dettaglio teso ad enfatizzare l’espressione. Cristo subisce così un graduale processo di umanizzazione per coinvolgere il fedele nella sofferenza divina.

Mosaici e influenze bizantine

Nelle zone adriatiche si manifesta ancora l’utilizzo del mosaico (esempio più importante la Basilica di San Marco) => Cupola dell’Ascensione, affidata alla maestranza greca e collocata all’incrocio della navata centrale con il transetto; essa raffigura l’ascensione di Cristo al cielo, posto al centro della cupola, sedendo su uno sfondo stellato e sostenuto da quattro angelo in volo. Sotto Cristo si trova Maria, in posizione di preghiera, intorno sono disposti circolarmente gli apostoli. Le figure, elegantemente allungate, hanno complicati panneggi resi con un accentuato linearismo che conferisce loro grande dinamicità.

Mosaici nelle chiese siciliane

La ricca ornamentazione musiva delle più importanti chiese romaniche siciliane avviene sotto il Re normanno Ruggero d’Altavilla (l’assenza di una tradizione locale per quanto riguarda la tecnica del mosaico fa si che si renda necessario l’intervento di varie maestranze).

Nella cattedrale di Cefalù la grande figura del Cristo Pantocratore domina il catino absidale. In questo caso al figura del Cristo allude anche ai poteri assoluti del sovrano. Le tessere sono molto piccole e, nei mosaici della decorazione interna, sono presenti molti influssi bizantini. Ruggero II stima particolarmente il modello politico dell’Impero d’Oriente, concentrando in se potere temporale e spirituale (era il legato pontificio).

L’interno della Cattedrale di Monreale è completamente rivestito da mosaici (realizaati tra il 1180 e 1190 da squadre di mosaicisti bizantini). La narrazione prende avvio dalla navata centrale, dove si dispiegano le storie di Antico e Nuovo Testamento (nella zona presbiteriale); tutto è teso a focalizzare il catino absidale, dove si teova l’immagine del Cristo Pantocratore (anulare e mignolo toccano pollice => Trinità/ indice e medio distesi => doppia natura di Cristo) => Decorazione musica in stretto contatto con architettura.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali tecniche pittoriche utilizzate nell'arte romanica?
  2. Le principali tecniche pittoriche dell'arte romanica includono l'affresco, il mosaico e la tempera su tavola. L'affresco è una pittura eseguita sull'intonaco fresco, i mosaici sono particolarmente frequenti in Sicilia con influenze bizantine, e la tempera su tavola è usata per dipinti decorativi appesi alle pareti.

  3. Qual è l'influenza dell'arte bizantina sulla pittura romanica?
  4. L'arte bizantina ha influenzato la pittura romanica con forme rigide e simmetriche, contorni fortemente tracciati e figure senza volume. Questa influenza è evidente nei soggetti scelti, che mirano a educare i fedeli attraverso scene bibliche e rappresentazioni solenni.

  5. Quali sono le caratteristiche iconografiche della chiesa di San Michele Arcangelo a Sant'Angelo in Formis?
  6. La chiesa di San Michele Arcangelo presenta iconografie basate su episodi dell'Antico e del Nuovo Testamento, con la majestas domini. Il Giudizio universale è rappresentato sulla controfacciata, mentre le navate mostrano scene bibliche con geometrizzazione delle figure e colori contrastanti.

  7. Come si è evoluta l'iconografia del Cristo nelle croci dipinte a tempera su tavola?
  8. L'iconografia del Cristo è evoluta dal Christus Triumphas, raffigurato come trionfante e imperturbabile, al Christus Patiens, che mostra un Cristo malinconico e sofferente. Questo cambiamento riflette un processo di umanizzazione per coinvolgere i fedeli nella sofferenza divina.

  9. Qual è il ruolo dei mosaici nelle chiese romaniche siciliane sotto Ruggero d'Altavilla?
  10. Sotto Ruggero d'Altavilla, le chiese romaniche siciliane sono riccamente decorate con mosaici, spesso realizzati da maestranze bizantine. Questi mosaici, come quelli nella cattedrale di Cefalù e Monreale, mostrano influenze bizantine e rappresentano il potere assoluto del sovrano, con figure come il Cristo Pantocratore.

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