Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Il Duomo di Pisa è un esempio di arte romanico-pisana, influenzando altre chiese in Toscana con la sua struttura basilicale a cinque navate.
  • La costruzione iniziata nel 1063 si caratterizza per una notevole unità stilistica, nonostante la lunga durata dei lavori.
  • La facciata in marmo bianco è decorata con fasce grigio-nere e presenta due piani con porte, pilastri e colonne, caratterizzati da archi ciechi e loggiati.
  • L'interno del Duomo è luminoso e solenne, con cinque navate e una cupola ellissoidale che accentua il senso di verticalità.
  • Il pergamo di Giovanni Pisano, una delle opere più importanti della scultura gotica italiana, è situato vicino alla cupola e presenta elementi allegorici e virtù teologali.

Indice

  1. Un capolavoro romanico-pisano
  2. Influenze e decorazioni esterne
  3. Dettagli della facciata
  4. Decorazioni laterali e transetto
  5. Interno del duomo e matronei
  6. Il pergamo di Giovanni Pisano
  7. Il lampadario di Galileo e il mosaico di Cimabue

Un capolavoro romanico-pisano

Si tratta di un capolavoro dell’arte romanico-pisana che ha servito da modello ad altre chiese costruite nello stesso tempo o posteriori sia nella città che in Toscana.
La costruzione è marmorea a pianta basilicale, a cinque navate, sullo schema della croce latina con un transetto arte navate, una cupola terminale e un abside ai bracci di ogni transetto.

Benché sia servito molto tempo per compiere l’opera, nell’insieme il Duomo presenta una notevole unità stilistica. La costruzione iniziò nel 1063 con i tesori ricavati dalla presa di Palermo su di un’area su cui esisteva una chiesa dedicata a S. Maria o forse a S. Reparata. Ai primi anni del XIV secolo, il capomastro fu Giovanni Pisano a cui sono attribuite le sculture presenti attorno al basamento e ora custodite in parte al Museo Nazionale.

Influenze e decorazioni esterne

Osservando l’esterno dell’edificio, si nota una sensibile diversità rispetto ad altre facciate di chiese dell’età romanica come s. Ambrogio di Milano, S. Zeno di Verona o le cattedrali di Modena, Parma e Piacenza Invece, le chiese di Lucca e di Pistoia rientrano nell’orbita dell’influsso stilistico pisano. Salta subito all’occhio lo sviluppo del transetto, l’elevarsi della cupola sul punto di incrocio dei bracci e soprattutto la varietà delle decorazioni.

Dettagli della facciata

Sulla facciata predomina il colore bianco del marmo, ma esistono anche fasce grigio-nere con decorazioni a forma di losanga, con pannelli musivi delle lunette e con le pietre colorate. La facciata è costituita da due piani:

• il piano inferiore in cui si aprono le porte affiancate da pilastri e da colonne che sorreggono archi ciechi. In questa parte, la parete marmorea è animata da incavi e da tarsie geometriche, da pietre e da tasselli di vetro smaltato e da decorazioni zoomorfe.

• il piano superiore in cui si sovrappongono quattro loggiati che digradano seguendo il profilo architettonico. Sono proprio queste colonnine e questi piccoli archi che conferiscono leggiadria alla facciata, come se si trattasse di un lavoro di traforo.

Decorazioni laterali e transetto

I fianchi del Duomo continuano le decorazioni della facciata: il fianco sinistro ripete in modo semplificato i motivi ornamentali del destro. Si notano delle alte e leggere arcature cieche a pieno centro, delle eleganti lesene che avanzano su di un fondo marmoreo, le arcature e le lesene sono intercalate da piccole finestre e da monofore. Vi ritroviamo i rosoni incavati, le tarsie, i mosaici i disegni decorativi a losanga. Nel transetto si protende una piccola abside suddivisa in due piani da archi sor da slanciate colonne, mentre su due lati del braccio si aprono due porte di cui, quella rivolta verso il campanile, viene chiamata porta di S. Ranieri, il patrono della città.

Interno del duomo e matronei

L’interno del Duomo è luminoso e solenne. È a cinque navate con transetto a tre navate; l’abside terminale è molto ampia e il soffitto è a cassettoni. Le arcate dei matronei sono sostenute da piccoli pilastri a strisce di marmo bianco e scuro. I matronei si apre sulla navata centrale con bifore a tutto sesto che,in corrispondenza dei bracci, si alternano con quadrifore. L’interno, nel suo complesso, pur nella sua impostazione romanico-orientale dà al visitatore un notevole senso di verticalità, accentuata dalle alte arcate e soprattutto dall’abside e dalla cupola a forma ellissoidale che sovrasta il presbiterio e che poggia su degli archi acuiti molto elevati.

Il pergamo di Giovanni Pisano

Vicino al primo pilastro della cupola è collocato il pergamo di Giovanni Pisano, una delle più importanti opere della scultura gotica italiana. È a pianta esagonale e poggia su undici sostegni. Quello centrale è costituito da un basamento che rappresenta le figure allegoriche delle arti del trivio e del quadrivio. IL piedistallo di sostegno porta scolpite le quattro virtù teologali. I due sostegni laterali sono costituiti da due leoni stilofori nell’atto di uccidere un cavallo, simbolo della vittoria del cristianesimo sul paganesimo. Molto interessante è il confronto di questo pergamo con quello collocato nel Battistero di Nicola Pisano, padre di Giovanni. Il pergamo del Battistero ispira quiete, serenità, dignità. in quello del Duomo abbiamo tensione, drammaticità ed azione, tutti aspetti del pàtos umano.

Il lampadario di Galileo e il mosaico di Cimabue

Al centro del Duomo abbiamo il lampadario chiamato, per tradizione, lampada di “Galileo”. Per tradizione,è assordando i movimenti oscillatori di questa lampada che Galileo scoprì dalla legge dell’isocronismo delle oscillazioni pendolari. Il catino dell’abside è occupato da un vivace e grande mosaico, opera di Cimabue e rappresentante Cristo in trono fra la Madonna e S. Giovanni.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza del Duomo di Pisa nell'arte romanico-pisana?
  2. Il Duomo di Pisa è un capolavoro dell'arte romanico-pisana e ha servito da modello per altre chiese costruite nello stesso periodo o successivamente, sia nella città che in Toscana.

  3. Quali sono le caratteristiche principali della facciata del Duomo di Pisa?
  4. La facciata del Duomo di Pisa è caratterizzata dal predominio del colore bianco del marmo, fasce grigio-nere, decorazioni a forma di losanga, pannelli musivi delle lunette e pietre colorate. È costituita da due piani con porte affiancate da pilastri e colonne che sorreggono archi ciechi.

  5. Chi è stato il capomastro del Duomo nei primi anni del XIV secolo e quali opere gli sono attribuite?
  6. Giovanni Pisano è stato il capomastro del Duomo nei primi anni del XIV secolo, e a lui sono attribuite le sculture presenti attorno al basamento, ora custodite in parte al Museo Nazionale.

  7. Quali elementi architettonici conferiscono un senso di verticalità all'interno del Duomo?
  8. All'interno del Duomo, il senso di verticalità è accentuato dalle alte arcate, dall'abside e dalla cupola a forma ellissoidale che sovrasta il presbiterio e poggia su archi acuiti molto elevati.

  9. Qual è la tradizione legata al lampadario al centro del Duomo?
  10. La tradizione vuole che il lampadario al centro del Duomo, chiamato lampada di "Galileo", abbia ispirato Galileo nella scoperta della legge dell'isocronismo delle oscillazioni pendolari osservando i suoi movimenti oscillatori.

Domande e risposte