Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • I mosaici di Ravenna, risalenti all'Impero Bizantino, celebrano la grandezza imperiale e cristiana con un nuovo stile artistico, distinto dall'arte romana.
  • Le immagini dell'Imperatore e figure religiose sono appiattite su sfondi dorati, senza prospettiva, esprimendo un'atmosfera fuori dal tempo e dallo spazio.
  • La frontalità e bidimensionalità dei Santi e angeli simboleggiano l'uguaglianza di tutti davanti a Dio, con sguardi che incutono rispetto e timore.
  • Ravenna ospita unici monumenti bizantini originali, tra cui la Chiesa di San Vitale, rinomata per i suoi ricchi mosaici e decorazioni policrome.
  • Altri importanti edifici a Ravenna includono la basilica di Sant’Apollinare in Classe, Sant’Apollinare Nuovo, il Battistero degli Ortodossi e il Mausoleo di Galla Placidia.

Indice

  1. La caduta dell'Impero romano d'Occidente
  2. Giustiniano e il suo programma di opere
  3. L'arte ravennate-bizantina e la sua unicità
  4. La rappresentazione dell'Imperatore e della religione
  5. Monumenti bizantini a Ravenna

La caduta dell'Impero romano d'Occidente

Circa 500 anni dopo la nascita di Cristo, la maggior parte dell’Impero romano d’Occidente era ormai caduto sotto il dominio dei popoli barbari Invece, l’’Impero romano d’Oriente riusciva ancora a resistere e Costantinopoli, la città che un tempo si chiamava Bisanzio.

Essa aveva conservato la propria potenza ed era governata da un sovrano col potere assoluto. Anche la penisola italiana era per circa i tre quarti sotto il dominio dell’imperatore d’Oriente.

Giustiniano e il suo programma di opere

Nel VI secolo, il trono passò a Giustiniano il quale previde la realizzazione di un enorme programma di opere pubbliche, religiose ed artistiche. L’esarcato di Ravenna, essendo sotto il dominio bizantino, fu coinvolto in tale progetto che avrebbero dovuto celebrare sia la grandezza imperiale che quella della religione cristiana.

L'arte ravennate-bizantina e la sua unicità

Nelle opere ravennati-bizantine si nota uno spirito nuovo che non aveva più alcun rapporto con l’arte romana. Infatti, poiché il potere politico e religioso era concentrato nelle mani di una sola persona, cioè l’Imperatore, la sua immagine veniva riprodotta in tutte le chiese, accanto all’altare, con la tecnica del mosaico.

La rappresentazione dell'Imperatore e della religione

Tale modalità di rappresentazione dava brillantezza alle superfici decorate, costituiva un elemento cromatico eccellente, ma non consentiva di modellare gli spazi ed i corpi; infatti, questi ultimi sono appiattiti contro un fondo d’oro e le figure, nella loro lucentezza è come se fossero collocati al di fuori di ogni spazio e di ogni tempo. I Santi e gli angeli sono frontali e bidimensionali, simili tutti fra di loro.

La loro frontalità accentua la posa ieratica di chi vive in una dimensione ultraterrena; la bidimensionalità, invece, esprime la similitudine negli atteggiamenti che corrisponde al concetto dell’uguaglianza di tutti gli uomini di fronte a Dio. Non esiste alcuna prospettiva; infatti, i piedi si sovrappongono; i personaggi guardano tutti nella stessa direzione, di solito verso l’osservatore, e gli occhi dilatati hanno lo scopo di incutere un rispetto misto a timore. Pertanto, l’Imperatore Giustiniano e la moglie Teodora si presentavano così ai loro sudditi: circondati da tanto splendore sia nell’abbigliamento che nei gioielli. La scultura come veniva intesa a Roma era molto rara e veniva sostituita da raffinati intagli nel legno, nel marmo o nell’avorio.

Monumenti bizantini a Ravenna

A Ravenna, si trovano gli unici monumenti bizantini conservati nelle loro forme originali e fra di essi il più importante è la Chiesa di San Vitale. All’interno di questo edificio vi una grande ricchezza di luce e di colori; le pareti sono decorate di mosaici che, su fondo dorato, rappresentano i simboli delle gerarchie celesti. In una cappella, interamente rivestita di marmi policromi, si può ammirare un mosaico che rappresenta Giustiniano con il suo seguito. Da segnalare anche le colonne il cui capitello è interamente traforato e sormontato da un tronco di cono rovesciato, anch’esso scolpito che serve a dare più slancio agli archi che sostiene. Sempre a Ravenna troviamo la basilica di Sant’Apollinare in classe, di Sant’Apollinare Nuovo, il Battistero degli Ortodossi e il Mausoleo di Galla Placidia.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato dei mosaici di Ravenna nell'arte bizantina?
  2. I mosaici di Ravenna rappresentano un nuovo spirito artistico, distinto dall'arte romana, che celebra la grandezza imperiale e religiosa attraverso immagini bidimensionali e frontali, simbolizzando l'uguaglianza di fronte a Dio.

  3. Come viene rappresentato l'Imperatore Giustiniano nei mosaici di Ravenna?
  4. L'Imperatore Giustiniano è raffigurato nei mosaici con una posa ieratica, circondato da splendore, abbigliamento e gioielli, trasmettendo rispetto e timore attraverso la frontalità e gli occhi dilatati.

  5. Quali sono le caratteristiche distintive dei mosaici ravennati-bizantini?
  6. I mosaici ravennati-bizantini sono caratterizzati da superfici brillanti, bidimensionalità, mancanza di prospettiva e figure appiattite su un fondo dorato, creando un effetto di atemporalità e spiritualità.

  7. Quali monumenti bizantini si trovano a Ravenna e quale è il più importante?
  8. A Ravenna si trovano monumenti bizantini come la Chiesa di San Vitale, la basilica di Sant’Apollinare in Classe, Sant’Apollinare Nuovo, il Battistero degli Ortodossi e il Mausoleo di Galla Placidia, con la Chiesa di San Vitale considerata la più importante.

Domande e risposte