Concetti Chiave
- La basilica di San Vitale a Ravenna presenta una pianta centrale con un perimetro ottogonale, creando uno spazio complesso e sfuggente illuminato da luce filtrata.
- La cupola della basilica è sostenuta da archi diagonali, e l'interno è arricchito da effetti policromi dei mosaici e lastre di marmo che conferiscono leggerezza visiva.
- I mosaici dell'abside rappresentano l'imperatrice Teodora e l'imperatore Giustiniano con il loro seguito, mostrando una forte influenza bizantina nelle posture e negli stili.
- La figura di Giustiniano, con simboli regali e religiosi, sottolinea il rapporto stretto tra Stato e Chiesa, mentre il mosaico di Teodora è ricco di dettagli e movimento.
- I mosaici sono simbolici, poiché né Giustiniano né Teodora visitarono realmente Ravenna, rappresentando una dimensione sovrumana e simbolica.
Le chiese di Giustiniano
Sotto il regno di Giustiniano furono costruite due grandi ed importanti chiese destinate ad accresce il prestigio imperiale nei confronti del popolo. Questi due edifici sono Santa Sofia a Costantinopoli e S. Vitale a Ravenna.
San Vitale ha una pianta centrale. Il perimetro ottogonale è ripetuto all’interno da un secondo ottagono, delimitato da otto grandi pilastri angolari; il entro è coperto da una cupola che poggia su archi diagonali.
Mosaici e iconografia
Fra le parti più interessanti della basilica dobbiamo citare i due mosaici con cui è decorata l’abside, posti uno di fronte all’altro e rappresentati, rispettivamente, l’imperatrice Teodora con il suo seguito e l’Imperatore Giustiniano con il suo seguito e l’arcivescovo Massimiano. Il lavoro fu commissionato a maestranze locali, ma per il significato iconografico delle scene, per la scelta dei temi e le soluzioni stilistiche adottate, l’influenza bizantina è molto evidente. L’imperatore e l’imperatrice, accompagnati dai personaggi di corte, seconda una dente nelle scelte stilistiche: posture rigide, immagini frontali, corpi appiattiti, privi di volume senza traccia dell’anatomia sottostante i drappeggi e gravità ieratica, simbolo dello status dei personaggi rappresenta
Simbolismo nei mosaici
Nel mosaico, con Giustiniano è rappresentato Massimiano, vescovo di Ravenna dal 546. Esso è collocato accanto all’Imperatore per mettere in evidenza lo stretto rapporto Stato-Chiesa. La figura di Giustiniano, che porta il pane per l’Eucarestia, occupa la posizione centrale ed corredata dai suoi simboli regali e religiosi, cioè la corona e l’aureola. La collocazione dei dignitari e dei prelati dà l’impressione allo spettatore che essi il corteo si stia muovendo verso l’abside. Nel mosaico di Teodora, notiamo una ricchezza di dettagli rispetto a quello precedente e la stessa Imperatrice, che porta il vino per la consacrazione, per il suo abbigliamento spicca sugli altri personaggi. Un servitore tiene alzata una tenda per farci capire la direzione verso la quale il corteo si sta muovendo.
Occorre anche segnalare che i due episodi rappresentati non trovano alcun riscontro nella realtà perché mai l’Imperatore e l’imperatrice si recarono a Ravenna e quindi la loro presenza è solo simbolica e attinente esclusivamente ad una dimensione sovrumana ed è questa la chiave di lettura dei due mosaici.
Domande da interrogazione
- Qual è la struttura architettonica della basilica di San Vitale?
- Quali sono le caratteristiche principali dei mosaici nell'abside della basilica?
- Qual è il significato simbolico della presenza di Giustiniano e Teodora nei mosaici?
- Come viene rappresentato il rapporto tra Stato e Chiesa nei mosaici?
La basilica di San Vitale ha una pianta centrale con un perimetro ottogonale, ripetuto all'interno da un secondo ottagono, e una cupola che poggia su archi diagonali.
I mosaici rappresentano l'imperatrice Teodora e l'imperatore Giustiniano con i loro seguiti, caratterizzati da posture rigide, immagini frontali e una forte influenza bizantina.
La presenza di Giustiniano e Teodora nei mosaici è simbolica, rappresentando una dimensione sovrumana, poiché non visitarono mai Ravenna.
Il rapporto tra Stato e Chiesa è evidenziato dalla figura di Massimiano accanto a Giustiniano, sottolineando la loro stretta relazione.