Concetti Chiave
- Simone Martini, nato a Siena nel 1284, è un pittore senese del 1300 noto per la sua sensibilità e raffinatezza, influenzato da artisti come Duccio e Giotto.
- Martini lavorò in diverse città italiane, tra cui Napoli, Pisa e Orvieto, e trascorse gli ultimi anni della sua vita ad Avignone, un importante centro culturale.
- La sua prima opera attribuita con certezza è la "Maestà" nella Sala del Gran Consiglio del Palazzo Pubblico di Siena, commissionata dai Nove, la magistratura cittadina.
- Questo dipinto murale a fresco, realizzato tra il 1312 e il 1315, presenta una cornice decorata con medaglioni di santi, profeti e stemmi senesi.
- La "Maestà" di Martini è innovativa per la sua chiara prospettiva, con un trono complesso e un baldacchino che conferiscono profondità e volume alla scena.
Simone Martini è, dopo Duccio di Buoninsegna, l’interprete più sensibile e raffinato della pittura senese del 1300.
Indice
Attività artistica in diverse città
Egli nacque probabilmente nel 1284 a Siena, ma fu anche attivo ad Assisi, dove partecipò a più riprese alla decorazione della Chiesa Inferiore della basilica di San Francesco.
Nel 1317 si trova a Napoli, chiamato da Roberto d’Angiò e, in seguito, a Pisa (1319) e a Orvieto ( 1320) dove realizza due polittici ( pala d’altare dipinta o scolpita divisa in più parti).Fama e trasferimento ad Avignone
Verso il 1336 raggiunge una tale fama che il papa lo invita ad Avignone, dove si trasferì nel 1340 e morì quattro anni dopo.
Avignone, infatti, a quel tempo era la sede provvisoria del papato e di conseguenza un centro artistico e culturale molto importante a livello europeo. Egli ha quindi modo di conoscere famosi artisti e letterati italiani, come ad esempio Petrarca che diventerà suo grande amico.
Formazione e influenze artistiche
La formazione di Simone Martini è complessa e in essa giocano un importante ruolo la pittura di Duccio, del quale sarebbe stato un allievo, sia le sculture di Giovanni Pisano, sia le opere di Giotto e della sua scuola. Inoltre la sua pittura risentì molto dell’influenza del gotico francese.
La maestà della Sala del Gran Consiglio
La prima opera che si può sicuramente attribuire a Martini e la Maestà della Sala del Gran Consiglio (oggi Sala del Mappamondo) nel Palazzo Pubblico di Siena. Quest’opera fu commissionata dai Nove, la potente e rispettata magistratura di cui membri , eletti fra le famiglie borghesi, esercitavano il governo della città.
Si tratta di un dipinto murale realizzato a fresco ( quasi 8 10) tra il 1312 e 1315 e poi restaurato e ritoccato dallo stesso maestro.
Il dipinto è inserito in una ricca cornice decorata con venti medaglioni raffiguranti santi e profeti, intervallati da venti clipei con stemmi senesi.
La Maestà di Martini si dimostra una novità rispetto all'omonima opera eseguita da Duccio pochi anni prima (1308 e 1311), in quanto quella di Simone dimostra una più chiara e solida impostazione prospettica. Ciò risulta evidente sia per la complessa geometria del trono della Vergine, sia dal baldacchino rosso, che sorretto da otto aste dorate, conferisce alla scena una maggiore profondità spaziale e un risalto volumetrico.
Domande da interrogazione
- Chi era Simone Martini e quale fu il suo contributo alla pittura senese del 1300?
- Qual è la prima opera attribuita a Simone Martini e quali sono le sue caratteristiche distintive?
- Quali influenze artistiche hanno contribuito alla formazione di Simone Martini?
Simone Martini, nato probabilmente nel 1284 a Siena, è considerato uno degli interpreti più sensibili e raffinati della pittura senese del 1300, influenzato da artisti come Duccio di Buoninsegna e Giovanni Pisano, e noto per la sua capacità di integrare elementi del gotico francese.
La prima opera attribuita a Simone Martini è la Maestà della Sala del Gran Consiglio nel Palazzo Pubblico di Siena, realizzata tra il 1312 e il 1315. Questa opera si distingue per la sua chiara impostazione prospettica e la complessa geometria del trono della Vergine, che conferisce profondità spaziale e risalto volumetrico.
La formazione di Simone Martini è stata influenzata dalla pittura di Duccio, le sculture di Giovanni Pisano, le opere di Giotto e della sua scuola, oltre all'influenza del gotico francese, che hanno contribuito a sviluppare il suo stile unico e raffinato.