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Concetti Chiave

  • Jacopo della Quercia was a pivotal figure in 15th-century Sienese art, bridging the gap between traditional Gothic styles and emerging trends from Florence.
  • He likely trained in his father's prestigious goldsmith workshop before working with sculptors at the Porta della Mandorla in Florence's Santa Maria del Fiore.
  • Jacopo participated in the 1401 competition for the Second Door of the Baptistery of San Giovanni, although his entry has been lost.
  • He developed a progressive artistic language through diverse experiences in cities like Ferrara, Verona, Venice, Lucca, and Bologna, and exposure to Lombard linearism.
  • His work reflects the dynamic tension of Giovanni Pisano's style, softened by the classicism of Nicola Pisano and Arnolfo di Cambio, evident in his terracotta and polychrome wood pieces.

Indice

  1. Jacopo della Quercia e l'arte senese
  2. Formazione e influenze artistiche
  3. Opere e viaggi artistici
  4. Eredità e stile scultoreo

Jacopo della Quercia e l'arte senese

Jacopo della Quercia (Siena, 1371/74-1438) è la figura più originale dell’arte senese del Quattrocento; rappresenta l’anello di congiunzione tra la cultura della sua città, ancora arroccata su posizioni tardogotiche (anche per motivi identitari rispetto alla rivale Firenze), e i nuovi orientamenti che andavano maturando in quest’ultima.

Formazione e influenze artistiche

Quasi certamente, d’altra parte, dopo un apprendistato nella prestigiosa bottega orafa del padre, Jacopo si formò proprio tra gli scultori attivi alla Porta della Mandorla, nel Duomo fiorentino di Santa Maria del fiore; sappiamo che partecipò al concorso del 1401 per la Seconda Porta del Battistero di San Giovanni, ma il suo saggio è andato perduto.

Opere e viaggi artistici

Jacopo ha potuto sviluppare un linguaggio attento alle sperimentazioni più avanzate, operando in ambienti assai diversi tra loro: a Ferrara (dove lascia una delle prime opere documentate, La vergine del Melograno, 1403-1408, oggi al Museo della Cattedrale), a Verona, a Venezia, Lucca, Bologna; un viaggio in Lombardia lo ha posto a contatto con il linearismo della figurazione altomedioevale.

Eredità e stile scultoreo

Dall’ambiente senese lo scultore ha colto l’eredità di Giovanni Pisano, delle sue forme mosse da un’interna tensione dinamica, stemperata, tuttavia, dal classicismo di Nicola Pisano e di Arnolfo di Cambio. Questi caratteri si riscontrano anche nella produzione in terracotta e in legno policromo, che raggiunge un livello altissimo in opere come l’Annunciazione della Collegiata di Santa Maria Assunta a San Gimignano.

Domande e risposte