Saragagl
Ominide
1 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • L'affresco rappresenta San Francesco inginocchiato davanti a una croce nella chiesa di San Damiano, vicino ad Assisi.
  • Secondo la Legenda Maior, San Francesco udì una voce dalla croce che gli chiedeva di riparare la chiesa.
  • La richiesta di "riparare la mia chiesa" ha un significato duplice: il restauro fisico della chiesa di San Damiano e la riforma dell'istituzione ecclesiastica.
  • Dopo l'episodio, San Francesco si recò dal Papa per ottenere l'approvazione della Regola Francescana.
  • Giotto utilizza una prospettiva empirica o intuitiva nell'affresco, con linee parallele anziché convergenti in un unico punto di fuga.

Indice

  1. Descrizione dell'affresco
  2. La voce della croce
  3. Doppia valenza della ricostruzione
  4. Prospettiva nelle opere di Giotto

Descrizione dell'affresco

Si trova nel primo spazio della seconda campata: è il quarto affresco.

La chiesa di San Damiano è una piccola chiesetta che si trova nei pressi di Assisi. Nell'affresco viene rappresentato San Francesco inginocchiato davanti a una croce stazionale.

La voce della croce

La Legenda Maior narra che San Francesco abbia sentito una voce attraverso la croce stazionale davanti a lui. Questo viene riportato all'interno della Legenda Maior: "Pregando il beato Francesco dinanzi all'immagine del Crocifisso, dalla croce venne una voce che disse tre volte: "Francesco, va', ripara la mia chiesa che tutta si distrugge".

Doppia valenza della ricostruzione

L'allusione alla ricostruzione della chiesa ha una lettura ambivalente:

1- ricostruire per davvero la chiesa di San Damiano (nonostante ai tempi di San Francesco non fosse stata così mal messa);

2- risollevare la chiesa come istituzione dal periodo di corruzione che stava vivendo.

Lo spaccato nel muro, quindi, ha una doppia valenza.

Dopo questo episodio San Francesco andrà dal Papa per chiedere il benestare per la REGOLA FRANCESCANA.

Prospettiva nelle opere di Giotto

All'interno della scena c'è un tentativo di prospettiva: la prospettiva che Giotto utilizza nelle sue opere è una prospettiva che possiamo definire empirica o intuitiva. Non è ancora la prospettiva che intendiamo noi ai tempi d'oggi: con Giotto le linee di profondità non convertono in un unico punto di fuga, sono tutte linee parallele.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community