Concetti Chiave
- Il Crocifisso di Cimabue ad Arezzo segna un passaggio dall'arte bizantina all'espressionismo naturalistico, anticipando Giotto.
- Cimabue rappresenta Cristo con occhi chiusi e capo reclinato, suscitando compassione rispetto al trionfante Cristo bizantino.
- La disposizione della Vergine Maria e di S. Giovanni enfatizza il sentimento di pietà, collocandoli in alto sul braccio della croce.
- Un drappo geometrico dietro Cristo sostituisce le tabelle istoriate precedenti, accentuando la centralità dell'immagine.
- Il chiaroscuro e la posizione dinamica del corpo rompono con la piattezza bizantina, rendendo il Cristo quasi tridimensionale.
Il crocifisso di Cimabue
Il Crocifisso di Cimabue, che si trova nella chiesa di S. Domenico ad Arezzo, costituisce un importante punto di passaggio fra la rappresentazione del Cristo secondo i canoni bizantini, caratterizzata da un rigido schematismo e la rappresentazione espressiva e naturalistica del crocifisso di Giotto collocato nella chiesa di S. Maria Novella.
Esso è stato dipinto fra il 1260 e il 1270.Iconografia e innovazione
Il Crocifisso di Cimabue riprende l’iconografia tradizionale del Cristo sofferenze, cioè del Cristo con gli occhi chiusi e col capo reclinato, come se fosse abbandonato al suo dolore. Esso è in netta contrapposizione con l’immagine del Cristo trionfante, con gli occhi aperti, con la testa dritta e il corpo ben aderente sulla croce. L’opera di Cimabue, invece, suscita compassione come se le sofferenze umane si volessero identificare con quelle divine. Lo stesso sentimento vuole essere creato anche dalla collocazione della Vergine Maria e di S. Giovanni all’estremità delle due parti terminali del braccio orizzontale della croce. Secondo il Vangelo, S. Giovanni e la Madonna si trovavano piangenti ai piedi della Croce, invece Cimabue, collocandoli in alto e lateralmente intende aumentare il sentimento di pietà e del sacrificio. Un altro elemento innovativo è dato dal drappo posto dietro il corpo del Cristo che sostituisce le tabelle istoriate delle opere precedenti. Le tabelle distoglievano un po’ l’attenzione dalla figura centrale, mentre la presenza di un telo decorato in modo geometrico contribuisce a sottolineare ancor più la centralità dell’ immagine.
Dettagli stilistici e comparazioni
Il corpo è rappresentato come voleva la tradizione: il ventre diviso in tre parti, il corpo che ha una posizione sinuosa a S per indicare la sofferenza, gli occhi appena segnati da un tratto curvo. Tuttavia, se paragoniamo l’opera di Cimabue con altre simili (es. Giunta Pisano, di pochi anni antecedente), il corpo non è più piatto come voleva lo stile bizantino; esso sembra quasi scattare in avanti ed i colori, grazie all’uso chiaroscuro lo staccano completamente dal fondo. Da notare che l’aureola segue l’inclinazione della testa e non è sempre e comunque centrata nel punto di intersezione dei due bracci della Croce. Tale mancanza di simmetria, per altro appena centrata, si nota anche che nella spalla destra del Cristo (sinistra per chi osserva) è leggermente più bassa rispetto all’altra perché deve sostenere il peso della testa reclinata e quindi è costretta a piegarsi.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza del Crocifisso di Cimabue nella transizione artistica tra lo stile bizantino e quello di Giotto?
- Come Cimabue ha innovato l'iconografia tradizionale del Crocifisso?
- Quali sono le caratteristiche distintive del corpo di Cristo nel Crocifisso di Cimabue rispetto allo stile bizantino?
Il Crocifisso di Cimabue rappresenta un punto di passaggio cruciale tra la rigida rappresentazione bizantina del Cristo e l'espressività naturalistica di Giotto, evidenziando un cambiamento verso una maggiore compassione e umanità nella rappresentazione delle sofferenze di Cristo.
Cimabue ha innovato l'iconografia tradizionale collocando la Vergine Maria e S. Giovanni in alto e lateralmente per aumentare il sentimento di pietà, e utilizzando un drappo decorato geometricamente dietro il corpo di Cristo per enfatizzare la centralità dell'immagine.
Il corpo di Cristo nel Crocifisso di Cimabue non è più piatto come nello stile bizantino, ma sembra scattare in avanti grazie all'uso del chiaroscuro, e presenta una posizione sinuosa a S per indicare la sofferenza, con dettagli come l'aureola inclinata e la spalla destra leggermente più bassa.