Concetti Chiave
- L'architettura "arabo-normanna" in Sicilia si distingue per la fusione di elementi architettonici diversi con un forte verticalismo, tipico dell'arte normanna.
- La Cappella Palatina rappresenta uno dei massimi esempi di questo stile, integrando influenze romaniche con caratteristiche architettoniche di varia provenienza.
- Nel duomo di Cefalù e Monreale, si evidenzia l'influenza nordica con torri campanarie imponenti e l'uso di archi acuti intrecciati nelle absidi.
- In Italia centrale, la pittura romanica si manifesta principalmente su tavole, con il Crocifisso come soggetto centrale, evolvendo nel "Christus patiens".
- Giunta Pisano emerge come uno dei principali pittori toscani, noto per i suoi crocifissi e l'uso di colori vivaci e dettagliati nelle sue tavole dipinte.
Indice
Arte arabo-normanna in Sicilia
In Sicilia, l’arte d’età romanica nasce in un clima culturale diverso da quello dell’Italia centro-settentrionale dando luogo a quella tendenza artistica che è detta “arabo- normanna”. Nell’arte normanna prevale il verticalismo delle masse, comune a tutta l’Europa settentrionale. La Cappella Palatina è un esempio fra i più alti della commissione di elementi architettonici di varia provenienza presenti nel romanico dell’Italia.
Influenza nordica nel duomo di Cefalù
Nel duomo di Cefalù l’influsso nordico è visibile nello slancio dei volumi e nelle alte torri campanarie che affiancano la facciata come nelle chiese della Normandia,secondo uno stilema.
Anche nel Duomo di Monreale la facciata avrebbe dovuto essere serrata fra due torri mentre le absidi si rivestono di archi acuti intrecciati. All’interno elementi caratteristici sono il velario di marmi che corre lungo le pareti e il piedritto degli archi sesto acuto. Sul lato destro del duomo è situato il chiostro, il più grande e pittoresco fra tutti quelli del XII secolo. I capitelli sono fortemente differenziati come le colonne che hanno le forme più varie.
Pittura romanica in Italia centrale
In Italia centrale la pittura romanica stenta ad affermarsi. In Toscana e Umbria la pittura si esprime attraverso tavole dipinte che non invadono le pareti. Una delle rappresentazioni più usate è il Crocifisso. Il legno della tavola nelle testate del braccio orizzontale, o al culmine di quello verticale, alcuni spazi per rappresentarvi Giovanni e Maria, o storie della vita di Gesù.
Evoluzione del crocifisso dipinto
La più antica croce dipinta giunta a noi è quella firmata nel 1139 da Guglielmo. Più tardi dalla fine del XII secolo, si afferma un altro tipo di Crocifisso che rappresenta Cristo con la testa reclinata nella morte, gli occhi chiusi, il corpo abbandonato, detto Christus patiens.
Fra i maggiori autori di crocifissi di questo genere ricordiamo Giunta Pisano, il più grande pittore toscano prima dell’avvento di Cimabue e Giotto. Il resto della croce è blu nei bracci verticale e orizzontale tassellato di rombi nelle strisce laterali.
Iconografia della Madonna e dei Santi
Oltre a quella del Cristo crocifisso, si dipingono su tavola le immagini della Madonna e dei Santi, spesso affiancate da piccoli riquadri che illustrano episodi della loro vita.
Domande da interrogazione
- Quali sono le caratteristiche distintive dell'architettura arabo-normanna in Sicilia?
- Come si esprime la pittura romanica in Italia centrale, in particolare in Toscana e Umbria?
- Chi è uno dei maggiori autori di crocifissi dipinti in Italia centrale e quale stile rappresenta?
L'architettura arabo-normanna in Sicilia si distingue per il verticalismo delle masse e la fusione di elementi architettonici di varia provenienza, come visibile nella Cappella Palatina e nel duomo di Cefalù, con influenze nordiche evidenti nelle alte torri campanarie.
In Toscana e Umbria, la pittura romanica si esprime principalmente attraverso tavole dipinte, con rappresentazioni frequenti del Crocifisso, come il Christus patiens, e immagini della Madonna e dei Santi, spesso accompagnate da piccoli riquadri illustrativi.
Giunta Pisano è uno dei maggiori autori di crocifissi dipinti in Italia centrale, noto per il suo stile che rappresenta il Christus patiens, caratterizzato da Cristo con la testa reclinata, occhi chiusi e corpo abbandonato.