Concetti Chiave
- La versione ionica si distingue per le forme rientranti e sporgenti, come il trochilo e il toro, con scanalature che creano spigoli smussati.
- Il capitello ionico è caratterizzato dalla doppia voluta, un ricciolo che si ripete agli estremi di entrambi i lati.
- La trabeazione divide l'architrave in tre livelli, con un fregio a funzione narrativa e colonne non direttamente appoggiate sugli stilobati.
- I templi ionici raggiungono un'apparente perfezione attraverso l'uso di proporzioni che ingannano l'occhio umano, adattandosi alla sua percezione.
- Le colonne si restringono verso l'alto e non sono perfettamente perpendicolari al basamento, creando un equilibrio visivo e prevenendo l'impressione di instabilità.
Indice
Versione ionica
Stile e struttura
Nella versione dello stile ionico la base è formata da forme rientranti come il trochilo e sporgenti come il toro, le scanalature creano poi spigoli smussati a causa della loro alternanza, mentre il capitello è caratterizzato da una doppia voluta [una sorta di ricciolo che si ripete all’estremo di entrambi i lati finali]. La trabeazione permette di dividere l’architrave in tre livelli, in cui il fregio ha una funzione meramente narrativa e la colonna non risulta direttamente appoggiata sugli stilobati tra un fusto e stilobate.
I templi rappresentavano la perfezione, in armonia con la natura che l’uomo cerca di imitare, risulta infatti perfetto grazie alla proporzioni che gli occhi vedono, vuole apparire perfetto ma in realtà le misure non erano uguali, se no l’uomo avrebbe visto curvo a causa della conformazione dell’occhio.